La nuova xilografia di Gianfranco Schialvino & Gianni Verna e la rivista Smens

Gianfranco Schialvino, Alberi, 2003

 

Dal 26 Febbraio 2016 al 10 Aprile 2016

Milano

Luogo: Castello Sforzesco

Indirizzo: piazza Castello

Orari: da martedì a domenica 9-17.30

Enti promotori:

  • Comune di Milano
  • Castello Sforzesco
  • Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”
  • Archivio Storico Civico Biblioteca Trivulziana

Telefono per informazioni: +39 02 884.63696 – 63660

Sito ufficiale: http://www.milanocastello.it



Trent’anni di lavoro di due artisti xilografi - Gianfranco Schialvino e Gianni Verna - dal 1987 insieme sotto l’egida di Nuova Xilografia. Anni ricchi di mostre, corsi di incisioni, una rivista unica e fortunata, Smens, trovano in questa mostra nella Sala del Tesoro della Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco, il luogo ideale e privilegiato, l’hortus conclusus per eccellenza, per dimostrare che la più antica forma di stampa, quella con matrici intagliate su legno, è ancora attuale nella sua forza espressiva e nel suo messaggio universale.
Questa esposizione, organizzata dalla Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” in collaborazione con la Biblioteca Trivulziana, intende raccontare, attraverso i testi e le opere originali in mostra, i temi che hanno accompagnato, nei trent’anni di attività di Nuova Xilografia, il lavoro artistico di Gianfranco Schialvino e Gianni Verna: la poesia di Montale e di D’Annunzio, le vigne della Langa e le montagne alpine, gli animali del mito e quelli selvatici del paesaggio italiano – un ‘bestiario’ continuamente variato e arricchito a ogni riproposta.
In mostra saranno allestite 16 grandi xilografie che, a fine esposizione, verranno donate dagli autori alla Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” dove andranno ad incrementare il cospicuo e variegato patrimonio iconografico dell’Istituto.
Le incisioni coprono un arco di tempo che va dal 1991 al 2011 e rinviano ai temi illustrati nei pannelli di sala, nei quali le immagini di altre opere affini per soggetto si accompagnano ad ampi stralci di recensioni e testi di cataloghi pubblicati in occasione di precedenti mostre, in un gioco di continui rimandi tra attività presente e passata, a riprova di una poetica di grande coerenza coniugata a una incessante ricerca tecnica e formale. Ne racconta la storia il Prof. Paolo Bellini (per oltre trent’anni docente di Storia dell’Incisione all’Università Cattolica di Milano) nella sua presentazione:
«Per certi versi si può dire che i due protagonisti di questa avventura lavorino in parallelo, quasi in simbiosi, pur essendo per vari aspetti diversi fra loro. Ciò che però li ha accomunati e ancora li tiene tenacemente insieme è la passione per la xilografia e uno sforzo comune per mostrare quanto attuale possa essere ancora oggi questa tecnica, per la quale – non si sa perché – ciclicamente si parla di ‘rinascita’, sebbene non sia mai morta».
Nel 1997, per festeggiare il decennale dalla sua fondazione, Nuova Xilografia fonda Smens, una rivista di arte e lettere stampata dai due autori con i procedimenti della tradizione: torchio ‘a braccia’, caratteri di piombo e figure incise su matrici a rilievo.
Ogni numero di Smens si basa sulla contrapposizione fra due tesi, che sono anche due valori: bene e male, bianco e nero, sacro e profano, verità e menzogna e così via. Questo poter esprimere liberamente un proprio concetto ha riunito i pensieri e le culture più disparate in una raccolta che ha la cadenza di una suite, dove le pagine scorrono da una visione letteraria a una filosofica, da una proiezione laica a una cattolica, o ebraica, o di partito, addirittura di setta, magari agnostica. Vi partecipano i più prestigiosi e abili xilografi di tutto il mondo, a commento dei testi di più di cento autori, da Elena Loewenthal a Federico Zeri.

GIANFRANCO SCHIALVINO, pittore e incisore, nasce a Pont Canavese nel 1948.
Si laurea in Storia della musica all’Università di Torino con Massimo Mila. Studia disegno con Tullio Alemanni. Espone dal 1971. Partecipa alle esposizioni collettive L’incisione del Novecento in Piemonte (Torino, Circolo degli artisti, 1985) e The artist and the book in 28th Century in Italy (New York, MoMA, 1992). Partecipa all’estero a più di cinquanta mostre personali: Stoccolma, Edimburgo, Montevideo, Buenos Aires, Montréal, Ankara. Con Gianni Verna dà vita nel 1987 all’associazione artistico culturale Nuova Xilografia e nel 1997 fonda la rivista Smens. Vive a Rivarolo Canavese, in provincia di Torino, dove stampa libri d’arte. Scrive d’arte sul quotidiano La Stampa.

GIANNI VERNA nasce a Torino nel 1942.
Si diploma all’Accademia Albertina di Torino, allievo per la grafica di Francesco Franco e per la pittura di Francesco Casorati. Espone dal 1965. Partecipa alla XVIII Biennale di arti grafiche (Lubiana, 1989) e all’esposizione De Bonnard à Baselitz. Estampes et livres d’artistes: dix ans d’enrichissements du Cabinet des estampes, 1978-1988 (Parigi, Bibliothèque Nationale de France, 1992). Partecipa a molte mostre personali in Italia e all’estero: Praga, Marsiglia, Lione, Firenze, Milano, Copenaghen, Ulm, Montréal, Madrid. Ha tenuto corsi di xilografia presso la Scuola Internazionale di Specializzazione per l’Arte Grafica Il Bisonte di Firenze. Con Gianfranco Schialvino dà vita nel 1987 all’associazione artistico culturale Nuova Xilografia e nel 1997 fonda la rivista Smens. Vive a Quagliuzzo, in provincia di Torino. 
Inaugurazione venerdì 26 febbraio 2016 alle ore 18.00 in Sala Weil Weiss 

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