La Pigotta Afgana di Lady Be per Unicef

Lady Be, Pigotta Afgana, 2021, oggetti di plastica di recupero e resina su Pigotta imbottita, 37x20 cm.
Dal 18 Dicembre 2021 al 19 Dicembre 2021
Milano
Luogo: Casetta della Pigotta
Indirizzo: Piazza Cordusio
Orari: dalle 10,30 alle 18,30
E-Mail info: comitato.milano@unicef.it
La Pigotta Afgana di Lady Be si accende di colori con la protesta delle donne Afgane
All’alba del ritorno dei talebani al potere in Afghanistan, Lady Be sceglie, come sempre di stare dalla parte delle donne e di far sentire la loro voce anche attraverso un'opera di forte impatto mediatico.
La Pigotta Afgana di Lady Be, di dimensioni 37 x 20 cm, indossa un vestito di molteplici colori brillanti e luminosi, proprio come quelli che sono stati protagonisti della protesta delle donne afgane, che hanno deciso di indossarli e postare foto sui social per sfidare l’imposizione del burqua, con gli hashtag #DoNotTouchMyClothes e #AfghanistanCulture.
Come in tutte le opere di Lady Be, l’intervento artistico non è realizzato in stoffa ma con pezzetti di plastica di varia provenienza (tappi di bottiglie, involucri di make up, bigiotteria, penne, bottoni, giocattoli vecchi, tubi, cavi elettrici e molto altro) raccolta sulle spiagge, dalle scuole e da mercatini dell’usato. Gli oggetti vengono consegnati inconsapevolmente dal popolo, e divengono tasselli del suo speciale mosaico.
Il progetto vede la partecipazione di diversi artisti di fama internazionale, tra cui AdalgisArt, Bani Bruno, Bonaventura Marta, Boni Paola, Brindisi Bruno, Chimajarno di Chiara Trentin, De Vincenzi Cinzia, Gallo Milena, Grieco Partizia, I BROS Francesco Margiotta e Ginevra Margiotta, Omodei Zorini, Roberta, Petrini Gianluca, Quaranta Lucia, Sogni d’Arte, Turiaco Tecla, Sere Ku di Serena Ciliberti, Zoja Angela e con la partecipazione del gruppo Neri per Caso – Ciro Carvano- Mimi Caravano- Daniele Blaquier- Mario Crescenzo- Massino de Divitiis, e consiste nella realizzazione di un’opera dipinta sulla sagoma della famosa bambola di pezza dell’UNICEF.
Le opere si possono visionare sulla pagine facebook del Comitato UNICEF di Milano.
Si tratta di una speciale iniziativa ideata e organizzata da AdalgisArt, volontaria del Comitato UNICEF di Salerno.
La Pigotta sarà una vera e propria opera d’arte, un pezzo unico firmato dall’artista, sarà esposta il 18 e 19 dicembre 2021 presso la Casetta della Pigotta di Milano e come ogni Pigotta potrà essere adottata.
Lady Be, ha in corso diverse esposizioni; la sua Mostra Personale presso il Terminal 1 dell'Aeroporto di Milano Malpensa, l'esposizione presso il Monastero di Cairate (VA), e una speciale mostra presso Glo Flaghsip Store in Viale Gorizia 34 a Milano, zona Naviglio Grande.
Il pubblico di grandi e piccoli da sempre apprezza molto le opere di Lady Be. L’artista porta avanti questa attività da più di 10 anni e lo fa per sostenere il suo importante messaggio per l’ambiente, non sprecare ma trovare risorse e alternative per utilizzare e smaltire correttamente tutti i materiali, in particolare la plastica che è ciò che attualmente provoca più problemi di inquinamento in particolare di mari e oceani, andando a stravolgere l’intero eco-sistema.
Anche il critico d'arte Vittorio Sgarbi che conosce da anni l’arte di Lady Be apprezza molto anche i suoi mosaici, che nelle sue recensioni ha definito “formidabili”; “sorprendenti figurazioni”.
All’alba del ritorno dei talebani al potere in Afghanistan, Lady Be sceglie, come sempre di stare dalla parte delle donne e di far sentire la loro voce anche attraverso un'opera di forte impatto mediatico.
La Pigotta Afgana di Lady Be, di dimensioni 37 x 20 cm, indossa un vestito di molteplici colori brillanti e luminosi, proprio come quelli che sono stati protagonisti della protesta delle donne afgane, che hanno deciso di indossarli e postare foto sui social per sfidare l’imposizione del burqua, con gli hashtag #DoNotTouchMyClothes e #AfghanistanCulture.
Come in tutte le opere di Lady Be, l’intervento artistico non è realizzato in stoffa ma con pezzetti di plastica di varia provenienza (tappi di bottiglie, involucri di make up, bigiotteria, penne, bottoni, giocattoli vecchi, tubi, cavi elettrici e molto altro) raccolta sulle spiagge, dalle scuole e da mercatini dell’usato. Gli oggetti vengono consegnati inconsapevolmente dal popolo, e divengono tasselli del suo speciale mosaico.
Il progetto vede la partecipazione di diversi artisti di fama internazionale, tra cui AdalgisArt, Bani Bruno, Bonaventura Marta, Boni Paola, Brindisi Bruno, Chimajarno di Chiara Trentin, De Vincenzi Cinzia, Gallo Milena, Grieco Partizia, I BROS Francesco Margiotta e Ginevra Margiotta, Omodei Zorini, Roberta, Petrini Gianluca, Quaranta Lucia, Sogni d’Arte, Turiaco Tecla, Sere Ku di Serena Ciliberti, Zoja Angela e con la partecipazione del gruppo Neri per Caso – Ciro Carvano- Mimi Caravano- Daniele Blaquier- Mario Crescenzo- Massino de Divitiis, e consiste nella realizzazione di un’opera dipinta sulla sagoma della famosa bambola di pezza dell’UNICEF.
Le opere si possono visionare sulla pagine facebook del Comitato UNICEF di Milano.
Si tratta di una speciale iniziativa ideata e organizzata da AdalgisArt, volontaria del Comitato UNICEF di Salerno.
La Pigotta sarà una vera e propria opera d’arte, un pezzo unico firmato dall’artista, sarà esposta il 18 e 19 dicembre 2021 presso la Casetta della Pigotta di Milano e come ogni Pigotta potrà essere adottata.
Lady Be, ha in corso diverse esposizioni; la sua Mostra Personale presso il Terminal 1 dell'Aeroporto di Milano Malpensa, l'esposizione presso il Monastero di Cairate (VA), e una speciale mostra presso Glo Flaghsip Store in Viale Gorizia 34 a Milano, zona Naviglio Grande.
Il pubblico di grandi e piccoli da sempre apprezza molto le opere di Lady Be. L’artista porta avanti questa attività da più di 10 anni e lo fa per sostenere il suo importante messaggio per l’ambiente, non sprecare ma trovare risorse e alternative per utilizzare e smaltire correttamente tutti i materiali, in particolare la plastica che è ciò che attualmente provoca più problemi di inquinamento in particolare di mari e oceani, andando a stravolgere l’intero eco-sistema.
Anche il critico d'arte Vittorio Sgarbi che conosce da anni l’arte di Lady Be apprezza molto anche i suoi mosaici, che nelle sue recensioni ha definito “formidabili”; “sorprendenti figurazioni”.
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