Leonardo e l’acqua
Leonardo e l’acqua, Acquario Civico, Milano
Dal 22 May 2015 al 6 September 2015
Milano
Luogo: Acquario Civico
Indirizzo: viale G. B. Gadio 2
Curatori: Claudio Calì, Rita Capurro
Enti promotori:
- Comune di Milano - Cultura - Acquario civico
Costo del biglietto: intero 5 €, ridotto 3 €
Telefono per informazioni: +39 02 8846 5750
E-Mail info: info@expoincitta.com
Sito ufficiale: http://www.acquariocivicomilano.eu
In occasione di EXPO Milano 2015, l’Acquario Civico di Milano – con sede nell’unico edificio rimasto alla città come eredità di EXPO Milano 1906 – realizza la mostra Leonardo e l’acqua. Tra scienza e pratica a Milano dal 23 maggio al 6 settembre 2015.
L’esposizione, dedicata agli studi di Leonardo da Vinci sull’acqua, è promossa e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, Acquario Civico di Milano e Silvana Editoriale, ed è a cura di Claudio Calì e Rita Capurro, con la supervisione scientifica di Pietro C. Marani, Domenico Piraina, Stefano Zuffi, Claudio Giorgione, Giovanna Mori, Elisabetta Polezzo e Nicoletta Ancona. La mostra fa parte di Expo in città, il palinsesto di iniziative che accompagnerà la vita culturale della città durante il semestre dell’Esposizione Universale.
Nelle sale dell’Acquario milanese, che nel corso del tempo sempre più si è qualificato come centro di studio e riflessione sull’acqua in tutte le sue declinazioni, Il visitatore sarà accompagnato in un racconto alla scoperta dell’opera del maestro seguendo il fil-rouge dell’acqua, mettendo in luce i tanti aspetti della personalità di Leonardo che appare, di volta in volta, in veste di studioso, scienziato o ingegnere.
Un approfondimento specifico è dedicato al periodo milanese di Leonardo, ai suoi studi sulle acque e sui navigli e all’influenza dei suoi progetti per favorire la navigazione fluviale sul territorio milanese. L’esposizione si articola in tre sezioni: la prima e più ampia è dedicata agli studi di Leonardo sul territorio lombardo, dal raffronto con il sistema delle vie d’acqua preesistenti il suo arrivo, all’evoluzione, non solo dei tracciati ma anche delle tecnologie a essi applicate.
Il percorso si sviluppa con l’esposizione di un nucleo significativo di mappe storiche provenienti dalla Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” di Milano che, insieme a una serie di rilievi conservati presso il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano, ricavati dai disegni di Francesco di Giorgio Martini e Giuliano da Sangallo e realizzati negli anni cinquanta del Novecento dalla Soprintendenza di Urbino, illustrano il contesto urbanistico e le conoscenze tecnologiche della cultura in cui operò il maestro. Il raccordo narrativo è dato da una proiezione che dinamicamente mostra l’evolversi delle vie d’acqua milanesi fino agli anni dell’arrivo di Leonardo.
La mostra prosegue con il racconto dell’azione di Leonardo nel territorio milanese e dell’eredità del suo operato, con un focus specifico sull’intervento progettato per rendere navigabile l’Adda nel tratto di fiume tra Brivio e Trezzo. La narrazione è impreziosita dall’esposizione dei modelli storici del Museo della Scienza e Tecnologia e di alcune copie di fogli del Codice Atlantico provenienti dall’Ente Raccolta Vinciana. Alla mitizzazione della figura di Leonardo “inventore dei Navigli” rimanda un delizioso dipinto di Cherubino Cornienti, proveniente dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano. La sezione termina con un omaggio ai Navigli milanesi e alla città di Milano, tanto cara a Leonardo: due bellissime stampe storiche del Cinquecento dalla Raccolta Bertarelli e un’animazione video di fotografie provenienti dall’Archivio Arnaldo Chierichetti che illustrano le vie d’acqua milanesi nel primo trentennio del Novecento.
Nel piano interrato, il racconto prosegue offrendo, in chiave antologica, un’idea della vastità delle ricerche di Leonardo sull’elemento fluido, dagli studi fisici e idrodinamici, all’applicazione progettuale per la realtà e l’utopia. La sezione mostra alcuni modelli storici del Museo della Scienza e della Tecnologia e un modello della città ideale creato per l’esposizione, oltre che una riproduzione del Codice Leicester, il manoscritto leonardesco dedicato quasi integralmente all’acqua. La visita della sezione si completa con un’ambientazione videoproiettata e sonora che, evocando alcuni scritti di Leonardo, contribuisce emozionalmente all’esperienza di visita.
Il percorso si estende quindi nella suggestiva area delle vasche dove sono esposti, tra l’altro, due spettacolari esemplari di pesci fossili provenienti da Bolca (Verona) dove poco più di 50 milioni di anni fa esisteva una laguna tropicale sul cui fondo si sono conservate centinaia di specie diverse di pesci. Questi, insieme ad altri fossili provenienti dal Civico Museo di Storia Naturale, offrono lo spunto per raccontare le osservazioni e le idee di Leonardo che fu tra i primi a intuire che essi fossero resti di antichi organismi, un fatto che diverrà comunemente accettato solo all’inizio del Seicento. L’esposizione è accompagnata da un catalogo, edito da Silvana Editoriale, a cura di Claudio Calì e Rita Capurro.
L’esposizione, dedicata agli studi di Leonardo da Vinci sull’acqua, è promossa e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, Acquario Civico di Milano e Silvana Editoriale, ed è a cura di Claudio Calì e Rita Capurro, con la supervisione scientifica di Pietro C. Marani, Domenico Piraina, Stefano Zuffi, Claudio Giorgione, Giovanna Mori, Elisabetta Polezzo e Nicoletta Ancona. La mostra fa parte di Expo in città, il palinsesto di iniziative che accompagnerà la vita culturale della città durante il semestre dell’Esposizione Universale.
Nelle sale dell’Acquario milanese, che nel corso del tempo sempre più si è qualificato come centro di studio e riflessione sull’acqua in tutte le sue declinazioni, Il visitatore sarà accompagnato in un racconto alla scoperta dell’opera del maestro seguendo il fil-rouge dell’acqua, mettendo in luce i tanti aspetti della personalità di Leonardo che appare, di volta in volta, in veste di studioso, scienziato o ingegnere.
Un approfondimento specifico è dedicato al periodo milanese di Leonardo, ai suoi studi sulle acque e sui navigli e all’influenza dei suoi progetti per favorire la navigazione fluviale sul territorio milanese. L’esposizione si articola in tre sezioni: la prima e più ampia è dedicata agli studi di Leonardo sul territorio lombardo, dal raffronto con il sistema delle vie d’acqua preesistenti il suo arrivo, all’evoluzione, non solo dei tracciati ma anche delle tecnologie a essi applicate.
Il percorso si sviluppa con l’esposizione di un nucleo significativo di mappe storiche provenienti dalla Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” di Milano che, insieme a una serie di rilievi conservati presso il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano, ricavati dai disegni di Francesco di Giorgio Martini e Giuliano da Sangallo e realizzati negli anni cinquanta del Novecento dalla Soprintendenza di Urbino, illustrano il contesto urbanistico e le conoscenze tecnologiche della cultura in cui operò il maestro. Il raccordo narrativo è dato da una proiezione che dinamicamente mostra l’evolversi delle vie d’acqua milanesi fino agli anni dell’arrivo di Leonardo.
La mostra prosegue con il racconto dell’azione di Leonardo nel territorio milanese e dell’eredità del suo operato, con un focus specifico sull’intervento progettato per rendere navigabile l’Adda nel tratto di fiume tra Brivio e Trezzo. La narrazione è impreziosita dall’esposizione dei modelli storici del Museo della Scienza e Tecnologia e di alcune copie di fogli del Codice Atlantico provenienti dall’Ente Raccolta Vinciana. Alla mitizzazione della figura di Leonardo “inventore dei Navigli” rimanda un delizioso dipinto di Cherubino Cornienti, proveniente dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano. La sezione termina con un omaggio ai Navigli milanesi e alla città di Milano, tanto cara a Leonardo: due bellissime stampe storiche del Cinquecento dalla Raccolta Bertarelli e un’animazione video di fotografie provenienti dall’Archivio Arnaldo Chierichetti che illustrano le vie d’acqua milanesi nel primo trentennio del Novecento.
Nel piano interrato, il racconto prosegue offrendo, in chiave antologica, un’idea della vastità delle ricerche di Leonardo sull’elemento fluido, dagli studi fisici e idrodinamici, all’applicazione progettuale per la realtà e l’utopia. La sezione mostra alcuni modelli storici del Museo della Scienza e della Tecnologia e un modello della città ideale creato per l’esposizione, oltre che una riproduzione del Codice Leicester, il manoscritto leonardesco dedicato quasi integralmente all’acqua. La visita della sezione si completa con un’ambientazione videoproiettata e sonora che, evocando alcuni scritti di Leonardo, contribuisce emozionalmente all’esperienza di visita.
Il percorso si estende quindi nella suggestiva area delle vasche dove sono esposti, tra l’altro, due spettacolari esemplari di pesci fossili provenienti da Bolca (Verona) dove poco più di 50 milioni di anni fa esisteva una laguna tropicale sul cui fondo si sono conservate centinaia di specie diverse di pesci. Questi, insieme ad altri fossili provenienti dal Civico Museo di Storia Naturale, offrono lo spunto per raccontare le osservazioni e le idee di Leonardo che fu tra i primi a intuire che essi fossero resti di antichi organismi, un fatto che diverrà comunemente accettato solo all’inizio del Seicento. L’esposizione è accompagnata da un catalogo, edito da Silvana Editoriale, a cura di Claudio Calì e Rita Capurro.
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