Marialba Russo. Confine
Dal 01 Dicembre 2015 al 01 Dicembre 2015
Milano
Luogo: Fondazione Mudima
Indirizzo: via Tadino 26
Orari: h 18.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02.29409633
E-Mail info: info@mudima.net
Sito ufficiale: http://www.mudima.net
Confine è il nuovo lavoro dell’artista napoletana Marialba Russo (il secondo di una trilogia in fieri), frutto di un solitario e tenace lavoro di ricerca maturato nel tempo e realizzato fra il 2000 e il 2010 in Italia centro meridionale.
Nel bianco e nero di questa narrazione fotografica, – che si dispiega tra recinti, reti, prati, montagna, terra, cielo, vento, e che ha come protagonisti una capra, un cane, delle galline, – intuiamo un discorso sulla libertà e sulla violenza. Ciò che vediamo, organizzata in forma metaforica, è la lotta di un essere vivente per ottenere la libertà della quale viene privato. È, forse, un’intera società quella che vediamo nelle fotografie di Marialba Russo, con i suoi stridori e le sue dinamiche complesse, ingiuste, crudeli.
Il volume è accompagnato dai testi di Roberta Valtorta, Luciana Castellina, Marina Giaveri e Marialba Russo per le edizioni di Silvana Editoriale.
Marialba Russo, napoletana, vive a Roma dal 1987. Studia pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, si avvicina alla fotografia alla fine degli anni Sessanta e la sua attenzione è rivolta alle rappresentazioni religiose e alle feste popolari dell’Italia centromeridionale. Tra il 1972 e il 1976 collabora con il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma. Negli anni 1976 e 1977 pubblica “Al ristorante il 29 settembre 1974” e “Giornale Spray” nella collana “I Quaderni dello sguardo” da lei ideata. Accanto alla ricerca personale e all’attività espositiva collabora con “Vogue Italia” e altre testate italiane e straniere. Nel 1979 con la sequenza fotografica Il parto, Marialba Russo rappresenta l’Italia in “Venezia ‘79 la fo- tografia” nella sezione “Fotografia Europea Contemporanea” curata da Daniela Palazzoli, Sue Davis e Jean-Claude Lemagny. Un aspetto significativo del suo lavoro degli anni settanta sarà colto da Arturo Carlo Quintavalle nella mostra da lui curata nel 1999 “Il rosso e il nero. Figure e ideologie in Italia 1945- 1980 nelle raccolte del CSAC”. Nel decennio successivo è presente in diverse manifestazioni e iniziative dedicate alla fotografia in Europa e negli Stati Uniti, mentre continua a collaborare con alcune Università Italiane dove tiene corsi di fotografia. Prosegue le sue sperimentazioni sul linguaggio fotografico con i lavori “Della serie delle centotrenta figure di spalle del 1981” e “1929 Ritratto di mio padre e mia madre” del 1982. Nel 1989 la Galleria d’Arte Moderna Giorgio Morandi di Bologna propone una sua retrospettiva e la monografia Marialba Russo – “Fotografie 1980-1987” accompagnata da una lettera di Alberto Mo- ravia. Negli anni Novanta l’autrice muove la sua ricerca in una riflessione più intima e analitica, dove il paesaggio è metafora di un tempo interiore. È del 1993, edito da Mudima Milano, Roma, “Fasti Moderni – il disordine del tempo”, un racconto fotografico sulla Roma archeologica costruito nel ritmo di una se- quenza filmica. “Epifanie” del 1997 è una raccolta di fotografie di viaggio, a cui faranno seguito gli intimi racconti per immagini di “Famosa” del 1998 e del “Il ritratto di me” del 1999. Nell’ultimo decennio il Museo della Fotografia di Salonicco e il Jin Tai Art Museum di Pechino propongono in anteprima un’espo- sizione de “L’Incanto” il volume è edito da Skirà Milano nel 2004. Espone con i lavori come una pietra su un ramo alla Certosa di Padula nella mostra “ Vanitas le opere e i giorni “ ideata da Achille Bonito Oliva, e con il “Cantico della farfalla” al Maxxi Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo per “Fotografia le Collezioni” a cura di Francesca Fabiani. Nel 2010 Camera Obscura di Salonicco edita la plaquette “Worlds of Glamour and Banality” a cura di Aris Georgiou . Collabora alla mostra “Alterazioni la materia della fotografia tra analogico e digitale” a cura di Roberta Valtorta e “Storie dal Sud dell’Italia” dalle col- lezioni del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo Milano. “ Confine” è il secondo vo- lume di una trilogia iniziata con “L’Incanto” e dedicata al tema della ricerca che il soggetto – umano, animale, reale, simbolico – compie dentro e oltre se stesso; il terzo volume è di prossima pubblicazione. Presentazione:
martedì 1 dicembre 2015 ore 18.30
Interverranno:
Gino Di Maggio Roberta Valtorta Ferdinando Scianna Gigliola Foschi
Edito da Silvana Editoriale
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