Non abbandonarmi! Mostra-appello del Maestro Franco Mazzucchelli
Dal 17 Novembre 2015 al 06 Dicembre 2015
Milano
Luogo: Studio Museo Francesco Messina
Indirizzo: via San Sisto 4/a
Orari: dal martedì alla domenica dalle 9 alle 17.30
Curatori: Sabino Maria Frassà
Enti promotori:
- Comune di Milano
- Fondazione Giorgio Pardi
- Associazione cramum
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.cramum.org/
Il Comune di Milano, la Fondazione Giorgio Pardi e all’associazione cramum presentano la mostra-appello site-specific di Franco Mazzucchelli “NON ABBANDONARMI!”, curata da Sabino Maria Frassà.
La Mostra che avrà luogo allo Studio Museo Francesco Messina di Via San Sisto 4/ a Milano dal 18 novembre al 6 dicembre, offre a Franco Mazzucchelli e ai sui gonfiabili dalle forme geometriche lo spunto per una interessante riflessione sul ruolo dell'arte nella società contemporanea ed è un appello al pubblico affinché non abbandoni l’arte e la curiosità di scoprire il nuovo e il diverso. Non mancherà di stupire l’opera “Appello gonfiato per l’arte contemporanea”: un gonfiabile di 2 mq sul quale i visitatori saranno invitati ad a scrivere ciò che pensano sull’arte contemporanea perché come ricorda il curatore, Sabino Maria Frassà “Se all’inizio l’obiettivo era la documentazione delle reazioni e l’avvicinare l’arte alla gente, oggi Franco Mazzucchelli vuole che tutti noi diventiamo arte a tu per tu con le opere.”
La mostra si inserisce all’interno della collaborazione “cramum” tra lo Studio Museo e i due enti non-profit milanesi, noti per il proprio impegno a favore della cultura e dell’arte contemporanea in Italia. Cramum è un termine latino che significa “la parte migliore”: obiettivo della collaborazione è infatti individuare e valorizzare le eccellenze artistico-culturali presenti sul territorio italiano. Nei prossimi mesi, da tale collaborazione nasceranno anche le personali di Andi Kacziba, Eracle Dartizio e Paolo Peroni.
Il forte riferimento-confronto-scontro con il maestro russo Melevich, a cento anni dal Quadrato Nero (15 dicembre 1915), è chiaro. Franco Mazzucchelli rifiuta con forza ogni deriva nichilista o messianica. L'artista è un uomo comune e l'uomo comune è sempre al centro dell’arte e della "teoria dell'arte". Imperativo categorico dell’artista è parlare in modo semplice e attuale della vita, delle sue contrapposizioni, del pieno e del vuoto, che non è mai vuoto. Conclude il curatore della mostra, Sabino Maria Frassà: “Per Franco Mazzucchelli l’arte per l’arte non esiste, esiste l’arte per l’uomo.”
Franco Mazzucchelli è uno dei Maestri dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, collabora dal 2013 con il progetto cramum. Nato a Milano il 24 gennaio 1939, si diploma nel 1963 in pittura e nel 1966 in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove da quell’anno ricopre il ruolo della cattedra. Nel 1976 partecipa alla Biennale di Venezia. Per oltre 30 anni Franco Mazzucchelli porta avanti il suo progetto di portare l’arte alle persone: dopo il ciclo di Abbandoni, arrivano i gonfiabili di "Sostituzioni" e "Riappropriazioni". A partire dagli ultimi anni ‘90 qualcosa però si inceppa: la popolazione non è più la massa di lavoratori che non ha accesso all'arte e alla cultura. L’artista constata come il crescente benessere, la comunicazione di massa e le sempre più veloci forme di socializzazione non hanno né elevato le persone all'arte, né avvicinato la cultura alle persone. Franco Mazzucchelli percepisce anzi un generale allontanamento, che si esprime attraverso il disinteresse generale ad ascoltare e capire il messaggio dell'arte contemporanea, sempre più autoreferenziale. Agli abbandoni si affiancano (anni 2000) il ciclo di opere ART ON ART: i graffiti che da sempre il pubblico fa sui gonfiabili, diventano essi stessi opere d’arte. L'artista diventa sempre più veicolatore, stimolatore e interprete di un sentimento collettivo più o meno consapevole.
La Mostra che avrà luogo allo Studio Museo Francesco Messina di Via San Sisto 4/ a Milano dal 18 novembre al 6 dicembre, offre a Franco Mazzucchelli e ai sui gonfiabili dalle forme geometriche lo spunto per una interessante riflessione sul ruolo dell'arte nella società contemporanea ed è un appello al pubblico affinché non abbandoni l’arte e la curiosità di scoprire il nuovo e il diverso. Non mancherà di stupire l’opera “Appello gonfiato per l’arte contemporanea”: un gonfiabile di 2 mq sul quale i visitatori saranno invitati ad a scrivere ciò che pensano sull’arte contemporanea perché come ricorda il curatore, Sabino Maria Frassà “Se all’inizio l’obiettivo era la documentazione delle reazioni e l’avvicinare l’arte alla gente, oggi Franco Mazzucchelli vuole che tutti noi diventiamo arte a tu per tu con le opere.”
La mostra si inserisce all’interno della collaborazione “cramum” tra lo Studio Museo e i due enti non-profit milanesi, noti per il proprio impegno a favore della cultura e dell’arte contemporanea in Italia. Cramum è un termine latino che significa “la parte migliore”: obiettivo della collaborazione è infatti individuare e valorizzare le eccellenze artistico-culturali presenti sul territorio italiano. Nei prossimi mesi, da tale collaborazione nasceranno anche le personali di Andi Kacziba, Eracle Dartizio e Paolo Peroni.
Il forte riferimento-confronto-scontro con il maestro russo Melevich, a cento anni dal Quadrato Nero (15 dicembre 1915), è chiaro. Franco Mazzucchelli rifiuta con forza ogni deriva nichilista o messianica. L'artista è un uomo comune e l'uomo comune è sempre al centro dell’arte e della "teoria dell'arte". Imperativo categorico dell’artista è parlare in modo semplice e attuale della vita, delle sue contrapposizioni, del pieno e del vuoto, che non è mai vuoto. Conclude il curatore della mostra, Sabino Maria Frassà: “Per Franco Mazzucchelli l’arte per l’arte non esiste, esiste l’arte per l’uomo.”
Franco Mazzucchelli è uno dei Maestri dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, collabora dal 2013 con il progetto cramum. Nato a Milano il 24 gennaio 1939, si diploma nel 1963 in pittura e nel 1966 in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove da quell’anno ricopre il ruolo della cattedra. Nel 1976 partecipa alla Biennale di Venezia. Per oltre 30 anni Franco Mazzucchelli porta avanti il suo progetto di portare l’arte alle persone: dopo il ciclo di Abbandoni, arrivano i gonfiabili di "Sostituzioni" e "Riappropriazioni". A partire dagli ultimi anni ‘90 qualcosa però si inceppa: la popolazione non è più la massa di lavoratori che non ha accesso all'arte e alla cultura. L’artista constata come il crescente benessere, la comunicazione di massa e le sempre più veloci forme di socializzazione non hanno né elevato le persone all'arte, né avvicinato la cultura alle persone. Franco Mazzucchelli percepisce anzi un generale allontanamento, che si esprime attraverso il disinteresse generale ad ascoltare e capire il messaggio dell'arte contemporanea, sempre più autoreferenziale. Agli abbandoni si affiancano (anni 2000) il ciclo di opere ART ON ART: i graffiti che da sempre il pubblico fa sui gonfiabili, diventano essi stessi opere d’arte. L'artista diventa sempre più veicolatore, stimolatore e interprete di un sentimento collettivo più o meno consapevole.
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