Piena di te è la curva del silenzio

Giovanni Maranghi, Morbido Enigma, Kristal morbido, 133 x 150 cm | Courtesy of Giovanni Maranghi

 

Dal 12 Marzo 2019 al 31 Marzo 2019

Milano

Luogo: Mondadori Megastore - Spazio Eventi 3° piano

Indirizzo: Piazza Duomo 1

Orari: 14 Mar h 19 | 31 Mar h 22 | Lun - Mer 9 - 22 | Gio - Dom 9 - 23

Curatori: Ivan Quaroni

Enti promotori:

  • st art - l'arte per tutti
  • Mondadori Store
  • Atelier Arte Ipogeo Matera
  • Casa d'Arte San Lorenzo
  • KunstGalerieBech

Costo del biglietto: Ingresso libero

Telefono per informazioni: +39 02 454411

Sito ufficiale: http://https://eventi.mondadoristore.it/it/event/2019/03/14/giovanni-maranghi-espone-la-mostra-piena-di-te-e-la-curva-del-silenzio/7275/




Esposizione opere dal 12 marzo al 31 marzo
Inaugurazione 14 marzo ore 19.00
Opere esposte presso lo Spazio eventi, Piano 3, del Mondadori Megastore Piazza Duomo
Mostra inserita nel Progetto st art - l'arte per tutti
 
Giovanni Maranghi è una delle grandi voci della pittura italiana. Educato alla scuola del Rinascimento toscano a cui egli si abbevera per nascita e residenza, ha saputo aprirsi alla contemporaneità senza snaturare l’essenza della grande arte. La passione per il disegno e una straordinaria capacità coloristica gli hanno permesso di confrontarsi con l’international style senza timori di sorta, fortificando negli anni uno stile che lo rende stra-ordinario nel panorama italiano. Le sue donne, sinuose e seducenti, che si accampano su accese campiture di colore, oppure che superano il brusio di sottofondo di altri segni, insieme memoria e sostanza, sono emblemi dell’amore per il mondo femminile, un amore che spesso coincide nei grandi artisti con l’ossessione. Le donne raffigurate da Maranghi non sono reali (quand’anche lo siano), bensì somigliano a idealtipi, più forme che corpi perfino quando l’artista tende a sovraesporne la corporeità, esse a ben guardare si appalesano allo sguardo dello spettatore solo nel profilo; è il contorno che le definisce e ci permette di appuntarle al muro e mandarle a futura memoria, non hanno carne né pelle, sono incorporee, fantasmi, esiste solo l’involucro esterno, memoria del dentro, stampiglio che permette di riprodurne all’infinito una serie, in un delirio d’amorosi sensi tra creatore e creatura.

E questo amore si coglie anche nella serie scelta per questa mostra, in cui si sono privilegiati i crystal (opere super contemporanee realizzate su di una pellicola trasparente in PVC), che anticipano la mostra dall’omonimo titolo Piena di te è la curva del silenzio a cura di Ivan Quaroni, che si terrà a Matera dal 13 aprile all’11 maggio, in occasione dell’anno della cultura, organizzata da Atelier Arte, Ipogeo, (Vico S.Agostino, 24/25, Sasso Barisano - Matera), in collaborazione con Casa d'Arte San Lorenzo e KunstGalerieBech e che ha avuto il patrocinio del Comune di Matera, Città dell'UNESCO e Capitale Europea della Cultura 2019 e dalla Fondazione Matera - Basilicata, Capitale della Cultura 2019.

Giovanni Maranghi nasce nel 1955 a Lastra a Signa (FI). Svolge i suoi studi nella vicina Firenze, si diploma al Liceo Artistico “Leon Battista Alberti” per poi iscriversi alla Facoltà di Architettura dell’ateneo fiorentino. Alterna gli studi da universitario con la frequentazione dei corsi di nudo libero presso l’Accademia delle Belle Arti. Frequenta in quegli anni artisti del calibro di Primo Conti, Lucio Venna e Paulo Ghiglia. A vent’anni, presenta una personale alla Galleria San Ferdinando di Bari.
Fra gli appuntamenti di maggior rilievo di questi primi anni, si ricorda: Galleria d’Arte Spinetti di Firenze (1982), Galleria Dalders ad Amsterdam (1985), Galleria Diva di Bruxelles (1987).

Gli anni ’90 si aprono con un’importante personale La poltrona dei sogni alla Galleria Nuovo Sagittario di Milano. Sempre in questi anni sarà protagonista negli Stati Uniti, a Carmel in California con una personale alla Medici Gallery e ancora allo Studio 205 di Chicago e nel 1997 con una personale a New Orleans.

Il nuovo secolo si apre con Gnacchi e Timparlini all’Hotel Excelsior di Firenze; una mostra ispirata alle “poesie metasemantiche” di Fosco Maraini. Nel 2001, Mondadori Editore, gli dedicherà un redazionale e uno special sul periodico Arte. Espone per la prima volta a Parigi nel 2003, con Illusiones coscientes alla Galleria Nichido. Fra il 2005 e la fine del 2007 altri importanti appuntamenti, Siena, Pietrasanta (LU), Matera, Firenze (all’interno delle Palazzine Lorenesi in occasione di Pitti Immagine) e Forte dei Marmi (LU). Contemporaneamente espone in Olanda, Francia, Russia e Stati Uniti. In questi anni, Maranghi, oltre all’Encausto, tecnica da lui a fondo indagata, sperimenta altre soluzioni, che vanno dal “collage”, alle più attuali “resine”.

Il 2008 è l’anno di Extra – Large Barocco, mostra di particolare interesse e grande fascino all’interno della Basilica della SS. Vergine del Carmelo a Piacenza, dove il tema della donna si confronta con quello della clausura.
Di lì a poco, altri due appuntamenti non meno importanti: Donne, trenta opere che ancora indagano il mondo femminile, esposte alla Galleria Brunetti di Ponsacco (PI) e Colazione da Maranghi, originale evento, all’interno dell’Antico Spedale degli Innocenti a Firenze, in occasione del quale presenta il calendario Mukki Latte per l’anno 2009. Anno che avrà quattro importanti appuntamenti, a Palm Beach alla Galleria Faustini, alla Chetkin Gallery di New York, alla De Freo Gallery di Goteborg (Svezia) e a Parigi in occasione dell’inaugurazione della nuova galleria Art Comparaison di Tatiana Tournemine. Nel 2010 Maranghi è ancora protagonista in Svezia, a Simrishamn, nella nuova sede della De Freo Gallery e poi alla Faustini Arte al Forte dei Marmi. Particolare la mostra curata dalla De Freo Gallery a Monte Carlo (Principato di Monaco) nel 2011, durante il 69° Gran Premio di Formula 1, sullo yacht Planet 125 Euro Choo-Choo e la performance organizzata all’interno dei grandi magazzini NK di Goteborg, dove Maranghi ha dipinto davanti ad un folto pubblico.

Il tenore Andrea Bocelli lo invita ad allestire una mostra a Lajatico (PI), Art Food – cibo per la mente in occasione del Teatro del Silenzio 2011. Di seguito, espone alla De Freo Gallery di Berlino e alla Galerie Tatiana Tournemine di Parigi insieme alla designer di gioielli Jade Jagger. Nel 2013 espone le sue opere nella Gallery Plexus in Montreux (Svizzera), a seguito espone, presentata dal prof. Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, la mostra Casta Diva nella Sala delle Colonne del Comune di Pontassieve (FI). Nel 2014, tale mostra è stata presentata a Stoccarda (Germania), nella Sala degli Specchi dello Schoss Solitude, ai membri del Business Club Stuttgart.

Con la mostra Sono quella che sono, patrocinata dalla De Freo Gallery, Maranghi torna a Goteborg per presentare una serie di nuove opere all’interno del prestigioso Sankt Jörgen Park Resort, poi presentata da Antonio Natali e con un saggio critico di Ivan Quaroni, espone a Palazzo Medici Riccardi (sede della Provincia di Firenze) Una storia in bianco a cura di Filippo Lotti e Roberto Milani in collaborazione con Casa d’Arte San Lorenzo, successivamente, presso Unico Ovunque Arte a Firenze presenta la mostra dal titolo Una firma in rosso. Ha realizzato per Toscana Energia il calendario 2015.

Nel 2015, in compagnia di altri quattro artisti italiani, inaugura lo Spazio Italia per Milano EXPO 2015 a Pechino con la mostra Capriccio Italiano, in seguito, presenta una sua personale a Berlino da De Freo Gallery, in maggio è nuovamente a Stoccarda con la APB Kunstgalerie, presso la sede generale della Bethmann Bank con Highlights, fino ad arrivare a Trasfigurazione, presso il Museo di Arte Sacra di San Piero in Bossolo (FI). Nei primi mesi del 2016 Buon segno non mente, personale presso la Fornace Pasquinucci di Capraia Fiorentina, in qualità di Ospite d’Onore e un ulteriore presenza presso la sede della Bethnmann Bank di Stuttgart.

In giugno e luglio è presente a Castiadas per uno Special alla Settimana dell’Arte, organizzata da Casa d’Arte San Lorenzo e a Schwabisch Gmund, nel Museo Villa Seiz, insieme allo sculture tedesco Max Seiz. In ottobre a Stuttgart, Angel & Wolkers insieme a Kunstgalerie Bech, lo invitano per una personale.

Numerose anche le partecipazioni ad alcune delle maggiori mostre mercato d’arte: Bergamo, Ginevra, Bari, Bologna, Genova, Istanbul, in Francia e in Olanda. Hanno scritto di lui, tra gli altri: Cristina Acidini, Romano Battaglia, Giuseppe Bilotta, Fabrizio Borghini, Luciano Caprile, Roberto Ciabani, Alessandro Coppellotti, Maria Vittoria Corti, Francoise de Céligny, Giovanni Faccenda, Alessandra Gaeta, Silvano Granchi, Thibaud Josset, Filippo Lotti, Ilario Luperini, Albert Manstembrock, Fosco Maraini, Alessandro Marini, Nicola Micieli, Roberto Milani, Antonio Natali, Nicola Nuti, Tommaso Paloscia, Patrice de la Perrierè, Giulio Pisani, Stéphanie Portal, Daniela Pronestì, Ivan Quaroni, Leonardo Romanelli, Gregorio Rossi, Alessandro Sarti, Maurizio Vanni.

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