Ugo La Pietra. Interno Esterno

Ugo La Pietra. Interno Esterno, Antonia Jannone. Disegni di Architettura, Milano
Dal 11 Marzo 2014 al 05 Aprile 2014
Milano
Luogo: Antonia Jannone. Disegni di Architettura
Indirizzo: c.so Garibaldi 125
Orari: da martedì a sabato 15.30-19.30; mattina su appuntamento
Curatori: Marco Meneguzzo
Telefono per informazioni: +39 02 29002930
E-Mail info: info@antoniajannone.it
Sito ufficiale: http://www.antoniajannone.it
“L’interno verso l’esterno diventa così, oltre che uno slogan a cui rimandare sinteticamente tutte le mie ricerche tese al superamento della barriera, che ancora esiste, tra spazio privato e spazio pubblico, anche un metodo progettuale per la buona salute di un’architettura che sembra cercare con scarsi risultati nuovi modelli a cui fare riferimento.”
U.L.P., dal libro “Promemoria”, ed. Kata, 1979/80
Con questa mostra Ugo La Pietra ha voluto ripercorrere un momento storicamente importante: il passaggio dagli anni Settanta agli anni Ottanta, attraverso il recupero della concettualità e anticipando, attraverso aspetti ironici e spettacolari, il grande ritorno verso la cultura del fare e il neo eclettismo degli anni Ottanta. Tuttavia, non si tratta solo di un’operazione “archeologica” o storica, ma di una vera e propria verifica di un metodo d’analisi della stratigrafia sociale dell’odierno abitare. In mostra saranno presenti 41 opere tra casette di ceramica, tele, disegni e acquarelli.
“La casa comunica ancora!
Portiamo sulle facciate le tende, i vasi da fiori, le poltrone, le abat-jour, le sedie,
i tavoli e le credenze, le bottiglie…
L’interno che va all’esterno.
Si rompe il muro tra spazio privato e spazio pubblico”
ULP
Le “Casette” Interno / Esterno di Ugo La Pietra nei disegni, nelle tele e con le ceramiche realizzate da Fusella (Faenza) verso la fine degli anni Settanta, e più recentemente da Sandro Da Boit (Sesto Fiorentino), indicano: una strada per dare valore e significato all’architettura (l’architettura comunicava senza fare riferimento agli stilemi del postmoderno!) un modo allusivo per rompere le barriere tra spazio privato e spazio pubblico (oggetti domestici escono dall’interno verso l’esterno) il recupero dell’artigianato, la decorazione (verso la cultura del fare).
In occasione della mostra verrà presentato il volume Interno Esterno
a cura di Marco Meneguzzo, Corraini Edizioni.
U.L.P., dal libro “Promemoria”, ed. Kata, 1979/80
Con questa mostra Ugo La Pietra ha voluto ripercorrere un momento storicamente importante: il passaggio dagli anni Settanta agli anni Ottanta, attraverso il recupero della concettualità e anticipando, attraverso aspetti ironici e spettacolari, il grande ritorno verso la cultura del fare e il neo eclettismo degli anni Ottanta. Tuttavia, non si tratta solo di un’operazione “archeologica” o storica, ma di una vera e propria verifica di un metodo d’analisi della stratigrafia sociale dell’odierno abitare. In mostra saranno presenti 41 opere tra casette di ceramica, tele, disegni e acquarelli.
“La casa comunica ancora!
Portiamo sulle facciate le tende, i vasi da fiori, le poltrone, le abat-jour, le sedie,
i tavoli e le credenze, le bottiglie…
L’interno che va all’esterno.
Si rompe il muro tra spazio privato e spazio pubblico”
ULP
Le “Casette” Interno / Esterno di Ugo La Pietra nei disegni, nelle tele e con le ceramiche realizzate da Fusella (Faenza) verso la fine degli anni Settanta, e più recentemente da Sandro Da Boit (Sesto Fiorentino), indicano: una strada per dare valore e significato all’architettura (l’architettura comunicava senza fare riferimento agli stilemi del postmoderno!) un modo allusivo per rompere le barriere tra spazio privato e spazio pubblico (oggetti domestici escono dall’interno verso l’esterno) il recupero dell’artigianato, la decorazione (verso la cultura del fare).
In occasione della mostra verrà presentato il volume Interno Esterno
a cura di Marco Meneguzzo, Corraini Edizioni.
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