Joan Mirò. Istinto e poesia

Joan Mirò, 1972

 

Dal 03 Dicembre 2017 al 24 Dicembre 2017

Ponte Tresa | Mondo

Luogo: Galleria Alter Ego

Indirizzo: via Lugano 1

Orari: Da martedì a sabato: 11.00-17.00 Domenica: 10:30-13.00

Curatori: Presentazione a cura di Emanuela Rindi

Telefono per informazioni: (+41) 793572548

E-Mail info: contatti@alteregogallery.com

Sito ufficiale: http://www.alteregogallery.com



Domenica 3 dicembre, alle 18.00, la Galleria Alter Ego di Ponte Tresa-Svizzera inaugurerà “Istinto e poesia”, una mostra interamente dedicata alle opere grafiche del maestro spagnolo Joan Mirò. Le litografie, attentamente selezionate dal gallerista Andrea Scacciotti, appartengono a diverse raccolte degli anni Settanta realizzate ad arte da celebri tipografie del tempo. Tutte in ottime condizioni, racchiudono quella vivacità coloristica, quella forza segnica e quel lirismo solare e intenso che hanno trovato la massima espressione nell'opera del maestro proprio negli anni della maturità, rendendo la sua espressività unica e inimitabile e collocandolo tra i più celebri (e più amati) pittori del Novecento.

Una serie del 1972 (stampata da Ediciones Poligrafa di Barcellona per la Galleria Maeght di Parigi) raffigura gli elementi celesti tanto cari all'artista catalano: il sole rosso, la stella blu e la luna verde sono rispettivamente i soggetti principali di un trittico raffinato che riesce a trasportarci in una dimensione poetica di rara delicatezza. Di maggiore forza espressiva sono invece le dodici opere tratte dal catalogo spagnolo “Litografo” (pubblicato nel 1972 e ripubblicato tre anni più tardi) in cui il segno e il colore si fronteggiano in un acceso contrasto che imprime alla composizione un dinamismo impetuoso e appassionato. Molto diverse nella scelta stilistica ma altrettanto suggestive,  le litografie realizzate da Graphis Arte Livorno per la Galleria Toninelli di Milano nel 1975: i “classici” personaggi stilizzati, vagamente antropomorfi, originati da pochi elementi essenziali estremamente caratterizzanti, che Mirò ha indagato e riproposto a più riprese, rendendoli protagonisti di una sua personalissima narrazione dal sapore mitologico.

La sperimentazione grafica ha rappresentato per Mirò un campo d'indagine non meno importante della pittura e della scultura; la sua vocazione per la sperimentazione, la sua inesauribile curiosità per le possibilità tecniche della pratica artistica e soprattutto il suo impegno etico nel rendere l'Arte il più possibile democratica, accessibile ad un grande pubblico, l'hanno spinto ad indagare con passione la litografia e l'acquaforte ponendo attenzione alle peculiarità artigianali dei mezzi impiegati senza per questo rinunciare all'originalità e alla libertà espressiva delle sue opere principali, presenti in tutti i principali musei del mondo, capaci di elevare il nostro spirito ad una dimensione tanto poetica quanto vitale ed istintiva.

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