Paul Klee

© Collezione di foto: Robert Bayer, Basilea | Paul Klee, Segno in giallo, 1937, 210 (U 10). Pastello su cotone e pasta colorata su tela, 83,5 x 50,3 cm. Fondation Beyeler, Riehen / Basilea, Beyeler

 

Dal 01 Ottobre 2017 al 21 Gennaio 2018

Basilea | Mondo

Luogo: Beyeler Museum

Indirizzo: Baselstrasse 77, CH-4125 Riehen

Orari: ogni giorno 10-18; mercoledì fino alle 20

E-Mail info: gatmata@libero.it

Sito ufficiale: http://https://www.fondationbeyeler.ch



Paul Klee è annoverato tra i pittori più originali e influenti dell'arte moderna europea. Già quando era ancora in vita ottenne riconoscimenti attraverso una serie di mostre personali e collettive – mostre che sono state proposte in numero sempre crescente dopo la sua morte. Anche oggi in tutto il mondo ogni anno si tengono esposizioni di Klee che indagano gli aspetti più diversi della sua opera.
Sorprendentemente nessuna mostra si è finora occupata in modo esteso del rapporto di Klee con l'astrattismo, che si può ritenere una conquista fondamentale della pittura moderna. Nella prima metà del Novecento l'abbandono della rappresentazione mimetica e l'elaborazione di un'arte astratta furono la prassi seguita da molti pittori europei. Protagonisti delle avanguardie storiche di primo Novecento quali Pablo Picasso, Vasilij Kandinskij, Robert Delaunay, Kazimir Malevič o Piet Mondrian offrirono altrettante soluzioni artistiche alla questione della nuova realtà pittorica. Anche Paul Klee raccolse questa sfida: dai primi lavori fino alle realizzazioni più tarde, si possono osservare in un corpus di quasi 10'000 opere esempi assai emblematici di processi d'astrazione e sviluppo di un universo di immagini astratte in pittura. Mentre i suoi colleghi pittori in parte trattavano il tema in maniera radicale e letteralmente intimidivano il pubblico con le loro opere prive di oggetti, Klee cercava di gettare un ponte tra l'astratto e il figurativo. Egli ha dotato molte composizioni astratte di elementi naturalistici oppure di titoli che suggeriscono possibili chiavi di lettura e interpretazione. Forse in ciò risiede una ragione del suo grande successo. “Astrazione. Il freddo romanticismo di questo stile senza pathos è inaudito”, scriveva Klee nel 1915. Un'altra sua annotazione dello stesso anno sull'astratto nell'arte appare più attuale che mai ai nostri giorni e può essere intesa come metafora della vita moderna: “Quanto più spaventoso è questo mondo (come oggi), tanto più astratta è l'arte, mentre un mondo felice produce un'arte dell'aldiquà.”
Gli aspetti più significativi nelle opere astratte di Klee rivestono un'importanza centrale nell'intera sua produzione: la natura, l'architettura, la musica e i segni grafici. Da questi ambiti di riflessione e di riferimento, fin dal principio rilevanti per la pittura europea, l'artista enuclea e libera la pura essenza pittorica. Gli elementi portanti della sua arte, la linea e il colore, si declinano in una miriade di forme rivelando inesauribili possibilità di trasposizione: l'astrattismo vivacemente colorato dei paesaggi incantati di Hammamet e Kairouan, frutto del viaggio in Tunisia nel 1914, cede il passo alle composizioni “esplosive” e come guizzanti di folgori dei giardini realizzati durante la prima guerra mondiale. La pittura a campi di colore degli anni al Bauhaus evoca alberi in fiore, i tratti scuri nei dipinti degli ultimi anni presentano cupe analogie con creature vegetali o ideogrammi. Le immagini segniche evidenziano l'interesse di Klee per i processi creativi in natura e in arte, e al contempo rinviano all'altra sua passione, il linguaggio e la scrittura, giacché egli era scrittore oltre che pittore. I richiami architettonici a città europee e arabe nei primi acquerelli subiscono al tempo del Bauhaus una drastica riduzione alle forme geometriche elementari, per poi lasciar riaffiorare davanti ai nostri occhi le costruzioni dell'antico Egitto nei luminosi dipinti a strisce di colore degli anni 1930. In quanto finissimo musicista, a Klee risultava facile creare composizioni astratte in sempre nuove variazioni ritmiche. Gli alberi a palla dei suoi giardini degli anni 1920 si allineano come note di uno spartito. Toni musicali e melodie sono letteralmente “udibili” in molte opere: Fuga in rosso, 1921, 69, Ouverture, 1922, 142, Armonia della flora nordica, 1924, 74 e Risonanza della flora meridionale, 1927, 227.   Una tale ricchezza di quadri sia semi-figurativi sia completamente astratti consente di esaminare da prospettive inedite l'opera di questo poliedrico maestro e di acquisire conoscenze approfondite sulla sua ricerca astrattista. Ne scaturiscono anche interessanti corrispondenze con diversi altri artisti della sua cerchia e delle generazioni successive. Paul Klee appare più coraggioso, più aperto, più innovativo e più influente che mai.   La mostra a carattere retrospettivo raccoglie 109 opere di ogni stagione creativa dell'artista – a cominciare dal 1912 – e si avvale di preziosi prestiti da numerose e rinomate istituzioni e collezioni private europee e d'oltreoceano. Nei lavori proposti si riverberano le tappe cruciali del percorso di Paul Klee nella vita e nell'arte, dal dialogo fruttuoso con i compagni artisti a Parigi e Monaco di Baviera negli anni 1910 attraverso il famoso viaggio a Tunisi nel 1914 fino al servizio militare nella prima guerra mondiale, al decennio presso il Bauhaus dal 1921 al 1931, ai viaggi in Egitto e in Italia nei tardi anni 1920, per giungere infine all'opulenta opera matura degli anni 1930. Accanto ai capolavori figurano opere solo raramente esposte e ancora poco note, che gettano una sorprendente luce nuova su Paul Klee.    

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