Womanhood. Eros, Power, Morality, and Death Around 1500

Lucas Cranach d.Ä, Giuditta con la Testa di Oloferne, um 1526/1530 Mischtechnik auf Lindenholz , 87,3 x 57,4 cm  ©Museumslandschaft Hessen Kassel, Gemäldegalerie Alte Meister

 

Dal 07 Ottobre 2017 al 07 Gennaio 2017

Basilea | Mondo

Luogo: Kunstmuseum Basilea

Indirizzo: St. Alban-Graben 8

Orari: Da martedì a domenica: dalle 10 alle 18. Giovedì aperto fino alle 20. Lunedì chiuso

Curatori: Ariane Mensger

Costo del biglietto: Intero 26 CHF, ridotto per studenti 10 CHF

Telefono per informazioni: +41 61 206 62 62

Sito ufficiale: http://https://kunstmuseumbasel.ch



Le immagini sensuali di donne, anche completamente nude, sono comuni al giorno d'oggi. Ma non è sempre stato  così, come rivela uno sguardo al Medio Evo, quando la rappresentazione della nudità femminile era inconcepibile al di fuori di un contesto strettamente circoscritto definito dall'iconografia religiosa. Fu solo  alla fioritura dell'arte secolare nel Rinascimento che la rappresentazione delle donne e dei loro corpi si stabilì come un tema popolare e versatile, anche se ancora vincolato da regole specifiche.

I primi decenni del Cinquecento rappresentano un punto di svolta nell'evoluzione della rappresentazione della femminilità nell'arte: il numero delle rappresentazioni delle donne cresce rapidamente e numerosi nuovi temi emergono. La mostra "Womanhood. Eros, Power, Morality and Death, around 1500", riflette su questo periodo chiave, presentando circa 100 opere di artisti tra cui Albrecht Dürer, Hans Baldung Grien, Urs Graf, Niklaus Manuel Deutsch e Lucas Cranach - soprattutto disegni e stampe ma anche dipinti e piccole figurine. Alcuni di questi tesori raramente sono stati mostrati al pubblico.

In queste opere, la donna appare a volte come Venus seducente, eroina virtuosa dell'antico mito, o esortatrice al peccato. Altri personaggi includono la versione donna-dominatrice dell'uomo, donna-devota e la strega. Questi motivi sono generalmente rivestiti da temi legati alla moralità e riflettono i valori e gli ideali di quel tempo, spesso influenzati da stereotipi negativi. Le donne sono state viste come forme di realizzazione della sensualità e della bellezza, ma queste qualità le hanno associate ai peccati e alla mortalità. Si temeva che il fascino femminile avrebbero dato alle donne n potere sui cuori e sulle menti degli uomini.

La mostra ha lo scopo di raccontare la donna in tutte le sue sfacettature. Il soggetto non solo merita lo studio storico-artistico, ma è anche interessante in una prospettiva più ampia della storia culturale e dei legami con molte questioni in discussione oggi. Le opere sono inquadrate nel contesto di discorsi sulla moralità e sulla virtù con scritti di Erasmo di Rotterdam, Heinrich Cornelius Agrippa von Nettesheim e altri.

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI