Mondo Novo

Dorsoduro

Mondo Novo
Il Mondo Novo Giandomenico Tiepolo raffigura una folla che si accalca, richiamata dal ciarlatano attorno al casotto della lanterna magica detta, appunto, Mondo Novo. Nell’affresco, Giandomenico opera un capovolgimento della concezione classica della rappresentazione: la scena non si mostra allo spettatore ma paradossalmente si nega al suo sguardo Nella frenesia dei personaggi è racchiusa una sensazione di profonda inquietudine e la fine imminente di un’epoca. Quando Tiepolo lo realizza nel 1791 la Rivoluzione francese ha spazzato via ogni cosa, di lì a poco Venezia sarebbe stata invasa dalle truppe napoleoniche per poi essere ceduta all'Austria. La folla di spalle, senza volto, accalcata, sembra rappresentare l’intera città col suo passato glorioso e il suo avvenire incerto. Quella del pittore è una metafora lucida e al tempo stesso amara dei propri tempi, la derisione di un’umanità cieca, ignara delle tempeste che incombono sulla fine del secolo.