Adrian Paci. Merging Bodies

Adrian Paci, Merging Bodies, 2024

 

Dal 25 Ottobre 2024 al 06 Novembre 2024

Napoli

Luogo: Museo Madre

Indirizzo: Via Settembrini 79

Orari: Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle ore 10.00 alle ore 19.30 Domenica: dalle ore 10.00 alle ore 20.00 Martedì: chiuso

Curatori: Andrea Viliani

Enti promotori:

  • Regione Campania

E-Mail info: segreteria@madrenapoli.it

Sito ufficiale: http://madrenapoli.it


Il Madre, museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli è lieto di presentare in anteprima mondiale Merging Bodies (2024), la nuova opera video di Adrian Paci (nato a Scutari, Albania, nel 1969; vive e lavora tra Milano e Scutari).  L’opera sarà proiettata al Museo, e l'8 novembre andrà in scena andrà in scena Sofër, una performance dal vivo accompagnata da una composizione da camera di Admir Shkurtaj, autore della colonna sonora del video.   Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, ed Eva Fabbris, Direttrice del Museo Madre, dichiarano: "Il Madre è felice di accogliere la presentazione in anteprima mondiale dell'opera di Adrian Paci, un artista che da sempre interpreta con profondità la riflessione sul rapporto tra essere umano e materia. Grazie ad un'importante committenza privata, la sua vocazione di narratore è messa a confronto con il tema della fabbrica, che Paci, in evocative immagini in movimento, coniuga con un approccio umanistico alla rappresentazione del lavoro. Merging Bodies si inscrive così con autorevolezza nel novero delle opere prodotte da artisti di rilevanza internazionale che esprimono attenzione estetica e politica nei confronti del territorio campano."   L’opera si inserisce nel percorso del Madre, da sempre impegnato a sostenere progetti artistici di rilevanza internazionale, in dialogo con la realtà sociale e culturale contemporanea, con una particolare attenzione al territorio campano.   Commissionata in occasione del centenario del Gruppo Laminazione Sottile, fondato a Napoli nel 1923 dalla famiglia Moschini, Merging Bodies esplora le connessioni tra industria, lavoro e arte. L’opera reimmagina la fabbrica non solo come luogo di produzione, ma come uno spazio di trasformazione, dove il metallo e chi lo lavora riflettono su sé stessi, suggerendo nuove possibilità che superano i limiti del ciclo industriale tradizionale.   Al centro di Merging Bodies c'è una profonda riflessione sul rapporto tra l'uomo e il suo ambiente lavorativo. In questa visione, la fabbrica si trasforma in un corpo vivente e complesso, in cui i confini tra uomo e macchina, tra natura e artificio, diventano fluidi. Il corpo umano e quello industriale si intrecciano in un dialogo continuo, creando un organismo unico, essenziale per la realizzazione dell'opera.   Come afferma Adrian Paci: “L’opera cerca di esplorare una dimensione in continuo divenire e trasformazione. La fusione dei corpi (merging bodies) non è solo il tema dell’opera, ma ne diventa l’elemento fondante, manifestandosi attraverso l’unione di immagini, ritmi di montaggio ed elaborazione sonora.”   Questa visione capovolge l'immagine tradizionale della fabbrica come luogo di alienazione, proponendola invece come uno spazio di collaborazione e rigenerazione. L’alluminio, lavorato con cura umana, assume nuove forme e significati che vanno oltre la sua funzione originaria. Paci esplora l’idea della fabbrica come luogo in cui si forgiano identità e relazioni, in un processo che amplifica le sfide e le possibilità della condizione umana nell’era contemporanea.   Andrea Viliani, nel saggio critico, evidenzia: “Merging Bodies non si limita a osservare materia, volti e gesti di chi lavora in fabbrica, ma trasforma questo lavoro collettivo in un atto creativo, dove ogni gesto, pensiero e suono si uniscono per dare vita a qualcosa di unico e profondo.”   Per Paci, la fabbrica diventa un corpo collaborativo, in cui lavoratori e materia riflettono e condividono un destino comune. La fabbrica non è più solo un luogo di lavoro, ma uno spazio di partecipazione consapevole e di trasformazione reciproca, dove prodotto e produttore si influenzano a vicenda. Con Merging Bodies, Paci offre una visione della fabbrica come un organismo multi specie e mobile, dove materiali e lavoratori si fondono in una sinergia creativa.   “La fabbrica di Paci – continua Andrea Viliani - produce bellezza proprio perché ci invita a guardare con nuovi occhi ciò che davamo per scontato, e a scoprire nuove possibilità. Il corpo collettivo di questa fabbrica non è solo quello degli operai specializzati ripresi dalla telecamera, ma include tutti coloro che sono coinvolti nel processo produttivo dell’opera.”   Massimo Moschini, presidente di Laminazione Sottile S.p.A., infine sottolinea: "In occasione del centenario, abbiamo scelto di affidarci all'arte per raccontare l'evoluzione dell'azienda e del territorio in cui operiamo. Merging Bodies, commissionata ad Adrian Paci, riflette il nostro impegno verso la comunità e l'industria, valorizzando il lavoro umano e la nostra costante tensione verso il progresso. L’opera, dedicata a tutti coloro che in questi cento anni hanno contribuito e contribuiscono alla crescita dell'azienda, crea un ponte tra arte, industria e lavoro, offrendo un momento di riflessione sul nostro percorso e sulle sfide future.”     L’opera video Merging Bodies sarà presentata il 2 novembre 2024 alle Gallerie d’Italia -Torino, museo di Intesa Sanpaolo, in occasione di Artissima 2024. Per l’occasione l’ingresso in Sala Turinetti e per l’intero piano nobile del museo di Piazza San Carlo sarà gratuito con orario esteso fino alle 23.30.

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