Joel-Peter Witkin. Il Maestro dei suoi Maestri
Dal 28 Giugno 2013 al 20 Ottobre 2013
Napoli
Luogo: PAN - Palazzo delle Arti Napoli
Indirizzo: via dei Mille 60
Orari: da lunedì a sabato (escluso il martedì) 9.30-19.30; domenica 9.30-14.30
Curatori: Baudoin Lebon
Enti promotori:
- Regione Campania
- Comune di Napoli
- Assessorato alla Cultura e Turismo
- Consolato Generale degli Stati Uniti d’America Napoli
Costo del biglietto: intero € 9, ridotto € 7.50, convenzioni € 6, scuole 4, gratis bambini fino a 5 anni
Telefono per informazioni: +39 055 2395207/ 081 7958604
E-Mail info: rispoli@alinari.it
Sito ufficiale: http://www.palazzoartinapoli.net
La Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia, in collaborazione con la Galleria Baudoin Lebon di Parigi, presenta al PAN | Palazzo delle Arti di Napoli giovedì 27 giugno alle ore 19.00 l’opera fotografica unica e provocatoria di Joel-Peter Witkin (New York, 1939).
La mostra patrocinata dalla Regione Campania è realizzata con il patrocinio ed il sostegno del Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura e Turismo e con il contributo del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, Napoli.
L’artista sarà presente per la prima volta nella città partenopea e terrà il giorno dell’opening alle ore 17.00 anche un open lecture per il pubblico napoletano.
In mostra una selezione dei lavori del fotografo americano, noto per le sue immagini enigmatiche in cui la gloria del corpo umano si confonde con la miseria e la ricerca spirituale con l’inquietudine religiosa. Nel suo lavoro Witkin applica la metodologia compositiva tipica del pittore, rivisitando i temi della mitologia occidentale, i capolavori della tradizione artistica europea e la rappresentazione canonica del corpo umano. Le sue opere sono dense di citazioni formali in cui mescola insieme i grandi nomi della storia della fotografia, come Muybridge, Rejlander e HollandDay, con la scultura greca e romana, l’arte barocca, neoclassica e moderna. Il lavoro di Witkin è dominato dal tema della rappresentazione della nudità, i suoi legami con l’erotismo, la sofferenza e il piacere, ma anche con il deterioramento e la morte.
Il percorso espositivo composto da 55 opere, offre l’occasione di apprezzare l’aspetto creativo e interpretativo di Witkin. Nella sua sperimentazione fotografica, ogni opera è il risultato di una lunga e complessa elaborazione formale che riguarda sia i soggetti ritratti che il processo di stampa. Le fotografie sono frutto di una serie di passaggi manuali in cui Witkin sperimenta le tecniche più diverse dal graffio allo strappo dei negativi, dall’utilizzo di filtri a varie tipologie di ostacoli posti tra il supporto e l'ingranditore. Le sue composizioni sono ampiamente studiate e create con la massima cura per i dettagli. Le scene sono ricche di rimandi, più o meno espliciti, ai grandi maestri dell’arte da Velasquez a Manet. Witkin affronta le stesse problematiche plastiche e gli stessi ambiti iconografici di questi capolavori, ritraendo e celebrando in atmosfere sublimi i corpi di soggetti ritenuti storicamente non rappresentabili come nani e storpi, androgini ed ermafroditi.
Alla conferenza stampa che si terrà al PAN| Palazzo delle Arti Napoli giovedì 27 giugno alle ore 12.00, alla presenza dell’artista, interverranno: Gaetano Daniele, Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli, Claudio de Polo Saibanti, Presidente della Fondazione Alinari; Maria Savarese, organizzatrice e promotrice per la Fondazione Alinari della tappa napoletana della mostra. Si prevede inoltre la presenza di un rappresentante del Consolato Americano di Napoli.
La mostra patrocinata dalla Regione Campania è realizzata con il patrocinio ed il sostegno del Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura e Turismo e con il contributo del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, Napoli.
L’artista sarà presente per la prima volta nella città partenopea e terrà il giorno dell’opening alle ore 17.00 anche un open lecture per il pubblico napoletano.
In mostra una selezione dei lavori del fotografo americano, noto per le sue immagini enigmatiche in cui la gloria del corpo umano si confonde con la miseria e la ricerca spirituale con l’inquietudine religiosa. Nel suo lavoro Witkin applica la metodologia compositiva tipica del pittore, rivisitando i temi della mitologia occidentale, i capolavori della tradizione artistica europea e la rappresentazione canonica del corpo umano. Le sue opere sono dense di citazioni formali in cui mescola insieme i grandi nomi della storia della fotografia, come Muybridge, Rejlander e HollandDay, con la scultura greca e romana, l’arte barocca, neoclassica e moderna. Il lavoro di Witkin è dominato dal tema della rappresentazione della nudità, i suoi legami con l’erotismo, la sofferenza e il piacere, ma anche con il deterioramento e la morte.
Il percorso espositivo composto da 55 opere, offre l’occasione di apprezzare l’aspetto creativo e interpretativo di Witkin. Nella sua sperimentazione fotografica, ogni opera è il risultato di una lunga e complessa elaborazione formale che riguarda sia i soggetti ritratti che il processo di stampa. Le fotografie sono frutto di una serie di passaggi manuali in cui Witkin sperimenta le tecniche più diverse dal graffio allo strappo dei negativi, dall’utilizzo di filtri a varie tipologie di ostacoli posti tra il supporto e l'ingranditore. Le sue composizioni sono ampiamente studiate e create con la massima cura per i dettagli. Le scene sono ricche di rimandi, più o meno espliciti, ai grandi maestri dell’arte da Velasquez a Manet. Witkin affronta le stesse problematiche plastiche e gli stessi ambiti iconografici di questi capolavori, ritraendo e celebrando in atmosfere sublimi i corpi di soggetti ritenuti storicamente non rappresentabili come nani e storpi, androgini ed ermafroditi.
Alla conferenza stampa che si terrà al PAN| Palazzo delle Arti Napoli giovedì 27 giugno alle ore 12.00, alla presenza dell’artista, interverranno: Gaetano Daniele, Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli, Claudio de Polo Saibanti, Presidente della Fondazione Alinari; Maria Savarese, organizzatrice e promotrice per la Fondazione Alinari della tappa napoletana della mostra. Si prevede inoltre la presenza di un rappresentante del Consolato Americano di Napoli.
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