L’ ALTRO GIAPPONE | SATELLITES OF LOVE 2022
Dal 04 Ottobre 2022 al 09 Ottobre 2022
Napoli
Luogo: MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Indirizzo: Piazza Museo 19
Costo del biglietto: viene messo a disposizione un pass saltafila, ingresso libero e senza prenotazione fino ad esaurimento posti. Per gli eventi speciali è necessaria la prenotazione
Sito ufficiale: http://www.laltrogiappone.it
Una serie di cambiamenti ampi negli ultimi decenni ha causato mutazioni nelle strutture familiari, una nuova comprensione dei ruoli di genere e nuovi atteggiamenti nei confronti del lavoro. Nel percorso del 2022, attraversato ora anche dagli spettri della guerra, dopo un lungo periodo di isolamento forzato dell’individuo a causa del covid19, e con il conseguente aggravarsi di stati di alienazione e disgregazione sociale, L’ALTRO GIAPPONE ritiene quanto mai attuale e opportuno ripercorrere gli aspetti che hanno anticipato e accelerato questi processi, partendo dall’evoluzione del sistema-famiglia ‘convenzionale’: “crisi di autorevolezza delle figure genitoriali, casi di adolescenti sempre più chiusi in se stessi, tassi di nascita sempre più bassi, anziani sempre più longevi”, ha scritto Giorgio Amitrano in un suo intervento sul cinema per l’edizione di The Passenger dedicata al Giappone. “Problemi che le famiglie preferiscono non affrontare, nascondendosi dietro una facciata di rispettabilità, e godendosi gli aspetti gratificanti del benessere.” Alcuni fenomeni peculiari del Giappone attuale (otaku, hikikomori, evaporati, morti solitarie) non sono in realtà così lontani da noi e necessitano di percorsi di comprensione e di healing più efficaci di quelli proposti dallo Stato o dalla società.
Come il singolo affronta questi aspetti sociali? Quali alternative sperimenta? In che nuove comunità trova conforto? E come i cineasti a loro volta rappresentano tali realtà sulla scena nazionale e internazionale? Questi sono i quesiti al centro della Rassegna 2022, che si sviluppa come di consueto attraverso generi diversi – dal dramma alla commedia pop, dall’ ero-guro al documentario – per condurci a ragionare di riflesso anche sulla nostra realtà attuale.
In ARISTOCRATS di Yukiko SODE, 2020, si cerca di costruire una famiglia perfetta, o quella che si vorrebbe fosse agli occhi del mondo, sullo sfondo di un conflitto di classe, mentre in BLOOD AND BONES di Yoichi SAI, 2004, grandissimo affresco di una comunità di immigrati sudcoreani, il clan diventa un luogo di torture fisiche e psicologiche, che solo la memoria saprà spiegare e forse guarire. Il passato che viene a turbare gli equilibri di una famiglia ‘normale’ è un tema nuovamente al centro dell’ultimo film di Kōji FUKADA, appena presentato a Venezia, LOVE LIFE; il passato che invece è interlacciato al presente e deve operare un adattamento all’ arrivo di una nuova vita costituisce l’ordito di DEAR ETRANGER, di Yukiko MISHIMA, 2017.
All’interno del percorso di ricerca di equilibri alternativi possibili (che si traduce dal punto di vista autoriale anche in alternativi linguaggi) lo spazio maggiore è dedicato alle relazioni di coppia, siano esse delicate, dolorose, estreme, spesso chiuse in una sorta di barriera contro le esigenze di una società che non ammette fallimenti o debolezze. Così la protagonista in RADIANCE di Naomi KAWASE, 2017, cerca di scardinare le resistenze di un artista apparentemente destinato ad un declino senza speranza, e il marito premuroso in WHEN I GET HOME MY WIFE ALWAYS PRETENDS TO BE DEAD, commedia di Toshio LEE, 2018, tenta in ogni modo di sconfiggere i demoni della bizzarra moglie. Le relazioni estreme, al limite dell’horror, narrate dai 4 registi dell’elegantissimo RAMPO NOIR (Hisayasu SATŌ, Akio JISSŌJI, Atsushi KANEKO, Suguru TAKEUCHI), 2005, fanno da contrappeso alle oniriche visioni di Leos CARAX, Michel GONDRY, Boon-Ho BONG, nell’altro film ad episodi della Rassegna, TOKYO! del 2008: i 3 autori, nessuno dei quali è giapponese, affondano le loro lame nella piaga dell’alienazione.
Nell’ analisi dei fenomeni sociali del Giappone contemporaneo la parte del leone è rappresentata da OTAKU, monumentale documentario del 1994 diretto da Jackie BASTIDE e Jean-Jacques BEINEIX (scomparso lo scorso gennaio), basato sull’inchiesta del giornalista indipendente Etienne Barral, in cui si analizza l’ossessiva società urbana che preferisce la realtà virtuale al mondo esterno, e in cui per la prima volta viene attribuito il termine otaku ai fruitori delle sottoculture giapponesi.
La riflessione di questi decenni di cambiamento arriva infine ai giorni nostri, dove vediamo rafforzarsi la ricerca di soluzioni alternative, estranee al proprio ambiente, con una speranza di healing. Ci si rivolge a qualcuno che impersoni un compagno o un familiare, per non sentirsi soli o apparire tali, come ci racconta Werner HERZOG in FAMILY ROMANCE, LLC, 2019; o si ricorre al supporto di un monaco quando la vita appare definitivamente insopportabile, come illustra il bel docufilm di Lana WILSON, THE DEPARTURE, 2017.
La soluzione migliore è sempre quella di mettersi all’opera, di superare la stagnazione. Ci riusciranno i piccoli protagonisti di WE ARE LITTLE ZOMBIES di Nagahisa MAKOTO, 2019, conosciutisi in un crematorio e decisi a ribellarsi ad una comunità di adulti che non li capisce e li ignora, mettendo in piedi un gruppo punk? Ci riuscirà il ragazzo in cerca dell’amore eterno nel delicato film corale LITTLE NIGHTS, LITTLE LOVE, 2019, di Rikiya IMAIZUMI? Nella vita reale sicuramente coloro che si sono costruiti una solida, riconoscibile e orgogliosa identità sono i personaggi incontrati da Graham KOLBEINS in varie parti del Giappone, e che il regista ci presenta in QUEER JAPAN, 2019. La soluzione migliore è anche quella di mettersi in viaggio e ritrovare le radici profonde e terapeutiche di quella tradizione giapponese che tanto ci appassiona tutti. Questo ci racconta IGORT nel poetico documentario di Domenico DISTILO, MANGA DŌ, IGORT E LA VIA DEL MANGA, 2018.
Infine, anche quest’anno una cura attenta è stata riservata agli Eventi Speciali, alcuni dei quali in collaborazione congiunta con il MANN perché tra gli obiettivi fondanti dell’Associazione L’ALTRO GIAPPONE c’è il rafforzamento delle relazioni tra il nostro territorio e il Giappone. La conferenza sulle mostre del Museo in tour nell’Arcipelago, condotta dal Direttore Paolo GIULIERINI il 5 ottobre, sarà preceduta dalla ‘riscoperta’ del Mosaico con testa di Medusa che ha ispirato quello dedicato alla memoria di John Lennon a Central Park voluto da Yoko Ono, e da un interessante ed istruttivo incontro con il travel influencer Marco FERRARI centrato sul turismo in Giappone e non solo. Sempre al MANN 5 mattinate dedicate alle ZEN EXPERIENCE (ad accesso libero e gratuito come tutti gli eventi presso il Museo) guidate dai membri del Tempio TENSHIN.
All’Istituto Grenoble il 4 ottobre alle 16.30 tavola rotonda multidisciplinare su principi di alimentazione e percorsi di cura, iniziativa unica nel suo genere coordinata da Chiara GHIDINI dell’Università L’Orientale, che ritroveremo insieme a Yosuke TAKI e al fotografo Paolo PATRIZI anche nel photo-talk al MANN dedicato ai temi centrali della Rassegna, il pomeriggio del 6 ottobre. Nella stessa serata, atteso incontro con il maestro del graphic novel, IGORT, e il ‘suo’ Giappone, al quale ha dedicato ben 4 lavori editoriali. Chiude la Japan Week il concerto live all’ Istituto Pontano del duo pop-punk VAIWATT con il 100.000 WATT TOUR.
Barbara Waschimps, Direttore Artistico
PROGRAMMA
MARTEDI 4 OTTOBRE – ISTITUTO GRENOBLE
h.16.30 convegno Food & Healing ‘IL NIRVANA DELLE VERDURE – principi di alimentazione e percorsi di cura’
con Gennaro Crispo, Daniela M. Di Perna, Felice Farina, Yoshie Mizushima, Yosuke Taki, modera Chiara Ghidini
h. 19.00 DIARY OF A NUN’S ABUNDANT KITCHEN (49’)
h. 20.30 INAUGURAZIONE SEZIONE CINEMA – LOVE LIFE (2022) Kōji Fukada (123’) presentato da Giorgio Amitrano
TUTTE LE MATTINE DAL 5 AL 9 OTTOBRE – ZEN EXPERIENCE AL MANN A CURA DEL TEMPIO TENSHIN
9.15/9.30 Accoglienza
9.30/10.15 Tecniche di respirazione/Esercizi sui Meridiani
10.30/11.15 ZAZEN – Introduzione alla postura e Pratica di meditazione
11.30/12.15 Passeggiata contemplativa nelle sale del Museo – ogni giorno una sala diversa
12.30/13.30 SHODŌ – Arte Zen della scrittura
MERCOLEDI 5 OTTOBRE – MANN
h.10.00 ‘Il Mosaico con testa di Medusa al MANN: un nuovo allestimento che racconta John Lennon’ con Paolo Giulierini, Michelangelo Iossa
h. 10.30 ‘Viaggiare in Giappone. Corridoi Turistici Tra Campania E Giappone. Dalla Golden Route Alle Aree Interne’ con Marco Ferrari, Mizue Inami, Roberto De Pascale e Gabriele de Risi
h.12.00 talk “Nel segno dei vulcani: il Mann e Pompei in Giappone. Curiosità, spunti e riflessioni di tre archeologi” con Paolo Giulierini, Rosaria Ciardiello, Marialucia Giacco, Luca Prosdocimo
Gli eventi del 5 ore 10.30 e 12.00 sono con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti
h.15.00 FAMILY ROMANCE LLC (2019), Werner Herzog (90’)
h. 16.30 BLOOD AND BONES (2004) Yōichi Sai (140’)
ISTITUTO GRENOBLE
h.20.30 RADIANCE (2017) Naomi Kawase (101’) presentato da Stefania Viti con Barbara Cangiano
GIOVEDI 6 OTTOBRE – MANN
h.15.00 THE DEPARTURE (2017) Lana Wilson (87′)
h.16.30 photo talk “Satellites of love in a lonely society”, con Chiara Ghidini, Paolo Patrizi, Yosuke Taki
h.17.30 BREAK
h.18.00 MANGA DŌ, IGORT E LA VIA DEL MANGA (2018) Domenico Distilo (59’) in presenza del regista
h.19.00 incontro ‘il Giappone di IGORT da Matsuo Bashō a Jirō Taniguchi‘ con IGORT e Sergio Brancato
h. 20.00 RAMPO NOIR (2005) Hisayasu Satō, Suguru Takeuchi, Atsushi Kaneko, Akio Jissōji (135’)
VENERDI 7 OTTOBRE – MANN
h.15.00 LITTLE NIGHTS, LITTLE LOVE (2019), Rikiya Imaizumi (120’) In collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma
h. 17.00 WHEN I GET HOME MY WIFE ALWAYS PRETENDS TO BE DEAD (2018) Toshio Lee (115‘)
ISTITUTO GRENOBLE
h.20.00 OTAKU (1994) Jackie Bastide, Jean-Jacques Beineix (168′) presentato da Massimiliano Griner e Luca Prosdocimo
SABATO 8 OTTOBRE – MANN
h.15.00 QUEER JAPAN (2019) Graham Kolbeins (100‘) preceduta da un’ intervista al regista
h.17.00 DEAR ETRANGER (2017), Yukiko Mishima (127’)
ISTITUTO GRENOBLE
h.20.30 Tokyo! (2008) Boon-ho Bong, Leos Carax e Michel Gondry (112′) presentato da Sergio Brancato con Gabriele de Risi e Barbara Waschimps
DOMENICA 9 OTTOBRE – MANN
h.15.00 WE ARE LITTLE ZOMBIES (2019), Nagahisa Makoto (120′) presentato dai VAIWATT
h.17.00 ARISTOCRATS (2020) Yukiko Sode (124′) In collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma
ISTITUTO PONTANO
h.20.00 live concert dei VAIWATT, 100.000 watt tour
Come il singolo affronta questi aspetti sociali? Quali alternative sperimenta? In che nuove comunità trova conforto? E come i cineasti a loro volta rappresentano tali realtà sulla scena nazionale e internazionale? Questi sono i quesiti al centro della Rassegna 2022, che si sviluppa come di consueto attraverso generi diversi – dal dramma alla commedia pop, dall’ ero-guro al documentario – per condurci a ragionare di riflesso anche sulla nostra realtà attuale.
In ARISTOCRATS di Yukiko SODE, 2020, si cerca di costruire una famiglia perfetta, o quella che si vorrebbe fosse agli occhi del mondo, sullo sfondo di un conflitto di classe, mentre in BLOOD AND BONES di Yoichi SAI, 2004, grandissimo affresco di una comunità di immigrati sudcoreani, il clan diventa un luogo di torture fisiche e psicologiche, che solo la memoria saprà spiegare e forse guarire. Il passato che viene a turbare gli equilibri di una famiglia ‘normale’ è un tema nuovamente al centro dell’ultimo film di Kōji FUKADA, appena presentato a Venezia, LOVE LIFE; il passato che invece è interlacciato al presente e deve operare un adattamento all’ arrivo di una nuova vita costituisce l’ordito di DEAR ETRANGER, di Yukiko MISHIMA, 2017.
All’interno del percorso di ricerca di equilibri alternativi possibili (che si traduce dal punto di vista autoriale anche in alternativi linguaggi) lo spazio maggiore è dedicato alle relazioni di coppia, siano esse delicate, dolorose, estreme, spesso chiuse in una sorta di barriera contro le esigenze di una società che non ammette fallimenti o debolezze. Così la protagonista in RADIANCE di Naomi KAWASE, 2017, cerca di scardinare le resistenze di un artista apparentemente destinato ad un declino senza speranza, e il marito premuroso in WHEN I GET HOME MY WIFE ALWAYS PRETENDS TO BE DEAD, commedia di Toshio LEE, 2018, tenta in ogni modo di sconfiggere i demoni della bizzarra moglie. Le relazioni estreme, al limite dell’horror, narrate dai 4 registi dell’elegantissimo RAMPO NOIR (Hisayasu SATŌ, Akio JISSŌJI, Atsushi KANEKO, Suguru TAKEUCHI), 2005, fanno da contrappeso alle oniriche visioni di Leos CARAX, Michel GONDRY, Boon-Ho BONG, nell’altro film ad episodi della Rassegna, TOKYO! del 2008: i 3 autori, nessuno dei quali è giapponese, affondano le loro lame nella piaga dell’alienazione.
Nell’ analisi dei fenomeni sociali del Giappone contemporaneo la parte del leone è rappresentata da OTAKU, monumentale documentario del 1994 diretto da Jackie BASTIDE e Jean-Jacques BEINEIX (scomparso lo scorso gennaio), basato sull’inchiesta del giornalista indipendente Etienne Barral, in cui si analizza l’ossessiva società urbana che preferisce la realtà virtuale al mondo esterno, e in cui per la prima volta viene attribuito il termine otaku ai fruitori delle sottoculture giapponesi.
La riflessione di questi decenni di cambiamento arriva infine ai giorni nostri, dove vediamo rafforzarsi la ricerca di soluzioni alternative, estranee al proprio ambiente, con una speranza di healing. Ci si rivolge a qualcuno che impersoni un compagno o un familiare, per non sentirsi soli o apparire tali, come ci racconta Werner HERZOG in FAMILY ROMANCE, LLC, 2019; o si ricorre al supporto di un monaco quando la vita appare definitivamente insopportabile, come illustra il bel docufilm di Lana WILSON, THE DEPARTURE, 2017.
La soluzione migliore è sempre quella di mettersi all’opera, di superare la stagnazione. Ci riusciranno i piccoli protagonisti di WE ARE LITTLE ZOMBIES di Nagahisa MAKOTO, 2019, conosciutisi in un crematorio e decisi a ribellarsi ad una comunità di adulti che non li capisce e li ignora, mettendo in piedi un gruppo punk? Ci riuscirà il ragazzo in cerca dell’amore eterno nel delicato film corale LITTLE NIGHTS, LITTLE LOVE, 2019, di Rikiya IMAIZUMI? Nella vita reale sicuramente coloro che si sono costruiti una solida, riconoscibile e orgogliosa identità sono i personaggi incontrati da Graham KOLBEINS in varie parti del Giappone, e che il regista ci presenta in QUEER JAPAN, 2019. La soluzione migliore è anche quella di mettersi in viaggio e ritrovare le radici profonde e terapeutiche di quella tradizione giapponese che tanto ci appassiona tutti. Questo ci racconta IGORT nel poetico documentario di Domenico DISTILO, MANGA DŌ, IGORT E LA VIA DEL MANGA, 2018.
Infine, anche quest’anno una cura attenta è stata riservata agli Eventi Speciali, alcuni dei quali in collaborazione congiunta con il MANN perché tra gli obiettivi fondanti dell’Associazione L’ALTRO GIAPPONE c’è il rafforzamento delle relazioni tra il nostro territorio e il Giappone. La conferenza sulle mostre del Museo in tour nell’Arcipelago, condotta dal Direttore Paolo GIULIERINI il 5 ottobre, sarà preceduta dalla ‘riscoperta’ del Mosaico con testa di Medusa che ha ispirato quello dedicato alla memoria di John Lennon a Central Park voluto da Yoko Ono, e da un interessante ed istruttivo incontro con il travel influencer Marco FERRARI centrato sul turismo in Giappone e non solo. Sempre al MANN 5 mattinate dedicate alle ZEN EXPERIENCE (ad accesso libero e gratuito come tutti gli eventi presso il Museo) guidate dai membri del Tempio TENSHIN.
All’Istituto Grenoble il 4 ottobre alle 16.30 tavola rotonda multidisciplinare su principi di alimentazione e percorsi di cura, iniziativa unica nel suo genere coordinata da Chiara GHIDINI dell’Università L’Orientale, che ritroveremo insieme a Yosuke TAKI e al fotografo Paolo PATRIZI anche nel photo-talk al MANN dedicato ai temi centrali della Rassegna, il pomeriggio del 6 ottobre. Nella stessa serata, atteso incontro con il maestro del graphic novel, IGORT, e il ‘suo’ Giappone, al quale ha dedicato ben 4 lavori editoriali. Chiude la Japan Week il concerto live all’ Istituto Pontano del duo pop-punk VAIWATT con il 100.000 WATT TOUR.
Barbara Waschimps, Direttore Artistico
PROGRAMMA
MARTEDI 4 OTTOBRE – ISTITUTO GRENOBLE
h.16.30 convegno Food & Healing ‘IL NIRVANA DELLE VERDURE – principi di alimentazione e percorsi di cura’
con Gennaro Crispo, Daniela M. Di Perna, Felice Farina, Yoshie Mizushima, Yosuke Taki, modera Chiara Ghidini
h. 19.00 DIARY OF A NUN’S ABUNDANT KITCHEN (49’)
h. 20.30 INAUGURAZIONE SEZIONE CINEMA – LOVE LIFE (2022) Kōji Fukada (123’) presentato da Giorgio Amitrano
TUTTE LE MATTINE DAL 5 AL 9 OTTOBRE – ZEN EXPERIENCE AL MANN A CURA DEL TEMPIO TENSHIN
9.15/9.30 Accoglienza
9.30/10.15 Tecniche di respirazione/Esercizi sui Meridiani
10.30/11.15 ZAZEN – Introduzione alla postura e Pratica di meditazione
11.30/12.15 Passeggiata contemplativa nelle sale del Museo – ogni giorno una sala diversa
12.30/13.30 SHODŌ – Arte Zen della scrittura
MERCOLEDI 5 OTTOBRE – MANN
h.10.00 ‘Il Mosaico con testa di Medusa al MANN: un nuovo allestimento che racconta John Lennon’ con Paolo Giulierini, Michelangelo Iossa
h. 10.30 ‘Viaggiare in Giappone. Corridoi Turistici Tra Campania E Giappone. Dalla Golden Route Alle Aree Interne’ con Marco Ferrari, Mizue Inami, Roberto De Pascale e Gabriele de Risi
h.12.00 talk “Nel segno dei vulcani: il Mann e Pompei in Giappone. Curiosità, spunti e riflessioni di tre archeologi” con Paolo Giulierini, Rosaria Ciardiello, Marialucia Giacco, Luca Prosdocimo
Gli eventi del 5 ore 10.30 e 12.00 sono con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti
h.15.00 FAMILY ROMANCE LLC (2019), Werner Herzog (90’)
h. 16.30 BLOOD AND BONES (2004) Yōichi Sai (140’)
ISTITUTO GRENOBLE
h.20.30 RADIANCE (2017) Naomi Kawase (101’) presentato da Stefania Viti con Barbara Cangiano
GIOVEDI 6 OTTOBRE – MANN
h.15.00 THE DEPARTURE (2017) Lana Wilson (87′)
h.16.30 photo talk “Satellites of love in a lonely society”, con Chiara Ghidini, Paolo Patrizi, Yosuke Taki
h.17.30 BREAK
h.18.00 MANGA DŌ, IGORT E LA VIA DEL MANGA (2018) Domenico Distilo (59’) in presenza del regista
h.19.00 incontro ‘il Giappone di IGORT da Matsuo Bashō a Jirō Taniguchi‘ con IGORT e Sergio Brancato
h. 20.00 RAMPO NOIR (2005) Hisayasu Satō, Suguru Takeuchi, Atsushi Kaneko, Akio Jissōji (135’)
VENERDI 7 OTTOBRE – MANN
h.15.00 LITTLE NIGHTS, LITTLE LOVE (2019), Rikiya Imaizumi (120’) In collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma
h. 17.00 WHEN I GET HOME MY WIFE ALWAYS PRETENDS TO BE DEAD (2018) Toshio Lee (115‘)
ISTITUTO GRENOBLE
h.20.00 OTAKU (1994) Jackie Bastide, Jean-Jacques Beineix (168′) presentato da Massimiliano Griner e Luca Prosdocimo
SABATO 8 OTTOBRE – MANN
h.15.00 QUEER JAPAN (2019) Graham Kolbeins (100‘) preceduta da un’ intervista al regista
h.17.00 DEAR ETRANGER (2017), Yukiko Mishima (127’)
ISTITUTO GRENOBLE
h.20.30 Tokyo! (2008) Boon-ho Bong, Leos Carax e Michel Gondry (112′) presentato da Sergio Brancato con Gabriele de Risi e Barbara Waschimps
DOMENICA 9 OTTOBRE – MANN
h.15.00 WE ARE LITTLE ZOMBIES (2019), Nagahisa Makoto (120′) presentato dai VAIWATT
h.17.00 ARISTOCRATS (2020) Yukiko Sode (124′) In collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma
ISTITUTO PONTANO
h.20.00 live concert dei VAIWATT, 100.000 watt tour
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