Opere di Pierre Peyrolle: la profondità dell'artiifizio

Opere di Pierre Peyrolle: la profondità dell'artiifizio

 

Dal 11 Giugno 2018 al 01 Settembre 2018

Napoli

Luogo: Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Indirizzo: piazza Museo 19



L’avventura creativa di Pierre Peyrolle aprirà nuova finestra sull’arte contemporanea al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: dall’11 giugno (vernissage ore 17.30) al 1° settembre, l’artista francese, classe 1945, racconterà i multiformi significati del paesaggio, inteso come realtà geografica, dimensione umana, sfondo metafisico della vita di ogni giorno.
Interprete di una pittura colta, che rielabora suggestioni provenienti dalla storia dell’architettura e dell’archeologia europee, Peyrolle indaga “la profondità dell’artifizio”, quasi “fotografando” la complessità svelata dalla finzione pittorica.

“Nel viaggio culturale del MANN, è centrale l'idea di contaminare, con rigore e sapienza, arti diverse, epoche diverse, culture diverse: la personale di Peyrolle è un'altra (e felicissima) occasione per ribadire che l'arte è una via fantastica per guardare il mondo con originalità e personalità. Chiunque condivida tale percorso è non solo ospite, ma protagonista della vita del nostro Museo”, afferma il Direttore del MANN, Paolo Giulierini.

La raffinata ricerca immaginifica di Peyrolle si concentrerà su alcune componenti essenziali: lo studio del paesaggio, che è costellato di presenze-simbolo (elementi architettonici, vestigia archeologiche, personaggi reali e fantastici, spesso soli nel confronto/scontro con  la natura circostante); l’armonica combinazione dei colori nella pittura, con una preferenza per le tonalità calde; la rielaborazione di suggestioni colte, capaci di immergere il quadro in una dimensione sospesa e metafisica.
Interprete europeo, che fonde, nella propria opera, i retaggi della cultura continentale e le suggestioni provenienti dal milieu mediterraneo, Peyrolle ritroverà, nelle sale del MANN, uno scenario d’eccezione, in bilico tra la bellezza del passato e la policromia creativa del presente.

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