Lorenza Rizzo. Memorie urbane
Dal 14 Marzo 2013 al 11 Maggio 2013
Padova
Luogo: Spazio Tindaci
Indirizzo: via Dante 17/19
Orari: 9.30-12.30/ 15.40-19.30; chiuso domenica e lunedì mattina
Curatori: Diletta Biondani
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 049 8751094
E-Mail info: spaziotindaci@tindaci.com
Sito ufficiale: http://www.tindaci.com
Spazio Tindaci presenta “Memorie urbane”, un progetto che raccoglie 35 fotografie realizzate con scatto digitale e tecnica foto-giornalistica dell’artista Lorenza Rizzo durante i suoi viaggi intorno al mondo. Da questa globale panoramica sono nati tre filoni di ricerca distinti , “panchine”, “scultura vivente”, “architettarte”, che rappresentano le diverse componenti della riflessione sull’arte, di sapore squisitamente internazionale, della giovane artista.
“Panchine” è uno sguardo sull’umanità, l’artista osserva ed esamina minuziosamente le persone che si prendono una pausa e si siedono a riposare, a chiacchierare, a bere un caffè o semplicemente a scrutare cosa succede intorno. L’arredo urbano “panchina” diventa spunto narrativo per raccontare un pezzo di storia della gente che l’artista cattura.
“Scultura vivente” è un lavoro a quattro mani che coinvolge anche la sorella dell’artista Federica, danzatrice professionista. Una prima serie di fotografie ha per soggetti corpi di danzatori e danzatrici colti nel momento della performance. L’altro gruppo di soggetti, che con il primo colloquia e si confronta , è costituito da parti di sculture di corpi in bronzo o in marmo rappresentate nell’ impegno della lotta o nel gesto del moto. La visione dell’artista calibra sapientemente la composizione, in maniera tale da creare, in complicità con lo spettatore, un gioco di rimandi in cui i corpi dei danzatori si fondono e si confondono con quelli delle sculture.
“Architettarte” vede protagonisti gli edifici abbandonati dove si fanno evidenti i segni del tempo, del naturale declino che consegue il loro non-uso, e contemporaneamente le tracce dell’uomo che si riappropria di questi muri attraverso i graffiti, espressione di vitalità, passione, voglia di comunicare e affermazione di sé.
“Memorie urbane”, è la prima mostra di Lorenza Rizzo in Italia, dopo le esperienze museali in Venezuela ed espositive in Francia. L’artista, padovana di origine, perfeziona la sua formazione a Parigi dove frequenta il Paris Photographic Institute, SPÉOS, conseguendo il master in fotogiornalismo, e in Francia matura professionalmente grazie anche a incontri con importanti maestri quali Gianni Berengo Gardin, Francesco Cito, Guy Le Querrec, Tony Thorimbert, Reza, Jane Evelyn Atwood.
La mostra è inserita all’interno del circuito Padova Fotografia Festival.
“Panchine” è uno sguardo sull’umanità, l’artista osserva ed esamina minuziosamente le persone che si prendono una pausa e si siedono a riposare, a chiacchierare, a bere un caffè o semplicemente a scrutare cosa succede intorno. L’arredo urbano “panchina” diventa spunto narrativo per raccontare un pezzo di storia della gente che l’artista cattura.
“Scultura vivente” è un lavoro a quattro mani che coinvolge anche la sorella dell’artista Federica, danzatrice professionista. Una prima serie di fotografie ha per soggetti corpi di danzatori e danzatrici colti nel momento della performance. L’altro gruppo di soggetti, che con il primo colloquia e si confronta , è costituito da parti di sculture di corpi in bronzo o in marmo rappresentate nell’ impegno della lotta o nel gesto del moto. La visione dell’artista calibra sapientemente la composizione, in maniera tale da creare, in complicità con lo spettatore, un gioco di rimandi in cui i corpi dei danzatori si fondono e si confondono con quelli delle sculture.
“Architettarte” vede protagonisti gli edifici abbandonati dove si fanno evidenti i segni del tempo, del naturale declino che consegue il loro non-uso, e contemporaneamente le tracce dell’uomo che si riappropria di questi muri attraverso i graffiti, espressione di vitalità, passione, voglia di comunicare e affermazione di sé.
“Memorie urbane”, è la prima mostra di Lorenza Rizzo in Italia, dopo le esperienze museali in Venezuela ed espositive in Francia. L’artista, padovana di origine, perfeziona la sua formazione a Parigi dove frequenta il Paris Photographic Institute, SPÉOS, conseguendo il master in fotogiornalismo, e in Francia matura professionalmente grazie anche a incontri con importanti maestri quali Gianni Berengo Gardin, Francesco Cito, Guy Le Querrec, Tony Thorimbert, Reza, Jane Evelyn Atwood.
La mostra è inserita all’interno del circuito Padova Fotografia Festival.
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