William Marc Zanghi. Stratificazioni urbane

William Marc Zanghi, Untitle, 2021
Dal 20 Maggio 2021 al 23 Giugno 2021
Palermo
Luogo: Galleria Arte24
Indirizzo: Via XX Settembre 24
Orari: dal martedì al sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 e su appuntamento
Curatori: Silvia Tranchina
Sito ufficiale: http://www.arte24.net
La Galleria Arte24 è lieta di presentare “Stratificazioni urbane”,la mostra personale dell’artista William Marc Zanghi, a cura di Silvia Tranchina.
Nei lavori esposti, realizzati dal 2016 ad oggi, di medie e grandi dimensioni anche di formato circolare, si riflette la sua evoluzione artistica; da vernici industriali dai forti contrasti cromatici visivi e concettuali approda alla perlescenti stratificazioni cartografiche da lui definite mappature. Zanghi, nell’indagare la mente umana, fissa sulla tela, luoghi, scene, volti deformati che l’inconscio pensa di aver visto. Il pathos dei toni acidi, il glamour dato dalla presenza di Homer Simpson e da Pluto e il tema delle piscine di L.A, sono tutti elementi di tele anti-narrative, che non raccontano ma squarciano per un attimo il tempo, dentro ad una scena senza inizio né fine. Ci troviamo in un luogo non luogo in cui tutto è sospeso, in un inesorabile gioco tra paesaggi urbani e immaginazione.
Attraverso le mappature avviene la sua crescita: cinque strati di colore, in successione ma che dialogano in perfetto equilibrio tra loro. È un processo lento e costante come la stratificazione geologica: in ogni colore sovrapposto e materiale scelto, c’è una meticolosa ricerca. L’artista mira alla formazione e alla trasformazione attraverso sovrapposizioni di strati di colore ognuno dei quali permette a quello precedente di sedimentarsi ma senza farlo scomparire, facendogli acquisire una nuova caratterizzazione, un nuovo ruolo nella composizione. Ogni strato simboleggia una paura, una gioia, un dolore o una sorpresa con cui l’uomo si è dovuto misurare e da cui è stato forgiato.
Nei lavori esposti, realizzati dal 2016 ad oggi, di medie e grandi dimensioni anche di formato circolare, si riflette la sua evoluzione artistica; da vernici industriali dai forti contrasti cromatici visivi e concettuali approda alla perlescenti stratificazioni cartografiche da lui definite mappature. Zanghi, nell’indagare la mente umana, fissa sulla tela, luoghi, scene, volti deformati che l’inconscio pensa di aver visto. Il pathos dei toni acidi, il glamour dato dalla presenza di Homer Simpson e da Pluto e il tema delle piscine di L.A, sono tutti elementi di tele anti-narrative, che non raccontano ma squarciano per un attimo il tempo, dentro ad una scena senza inizio né fine. Ci troviamo in un luogo non luogo in cui tutto è sospeso, in un inesorabile gioco tra paesaggi urbani e immaginazione.
Attraverso le mappature avviene la sua crescita: cinque strati di colore, in successione ma che dialogano in perfetto equilibrio tra loro. È un processo lento e costante come la stratificazione geologica: in ogni colore sovrapposto e materiale scelto, c’è una meticolosa ricerca. L’artista mira alla formazione e alla trasformazione attraverso sovrapposizioni di strati di colore ognuno dei quali permette a quello precedente di sedimentarsi ma senza farlo scomparire, facendogli acquisire una nuova caratterizzazione, un nuovo ruolo nella composizione. Ogni strato simboleggia una paura, una gioia, un dolore o una sorpresa con cui l’uomo si è dovuto misurare e da cui è stato forgiato.
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