Teatri di terra. Dialogo fra libri per ragazzi e opere d’arte
Dal 11 Aprile 2015 al 28 Giugno 2015
Parma
Luogo: Palazzo Pigorini
Indirizzo: Strada della Repubblica 29
Curatori: Gloria Bianchino
Telefono per informazioni: +39 0521 218967
E-Mail info: info@minimondi.com
Sito ufficiale: http://www.minimondi.com
Opere da leggere, libri da contemplare. La mostra “Teatri di terra. Dialogo fra libri per ragazzi e opere d’arte”, che sabato 11 aprile si inaugura a Palazzo Pigorini di Parma, è dedicata al tema della rappresentazione della natura nell’arte contemporanea e nell’illustrazione del libro per ragazzi. Curata da Gloria Bianchino, rimane aperta fino a domenica 28 giugno.
La mostra è anche il cuore di Minimondi 15, Festival di letteratura e illustrazione per ragazzi, la prima e più longeva manifestazione in Italia dedicata ai giovani lettori, nata da un’idea di Silvia Barbagallo, che lo dirige ora insieme a Paola Cantarelli, con l’obiettivo di promuovere e stimolare fra i giovani la lettura e l’arte in genere.
“Teatri del naturale, teatri di terra. Le opere propongono ciascuna un racconto diverso della natura - sottolinea la curatrice -, ma tutte insistono su un fatto: lo spazio della terra è ormai pura messa in scena, rappresentazione di un mondo irrimediabilmente perduto, ora nella memoria del passato ora nell’ideale – un universo immaginario e immaginato che solo l’arte riesce a esprimere. Dipingi, scolpisci, fotografi il naturale: dunque metti in scena; costruisci un racconto che come personaggi ha fiumi, monti e alberi, pianure e colline, o magari l’assenza di tutto questo. La natura è scomparsa dal nostro presente: è diventata un mito, una riserva – appunto – naturale; è stata manomessa, trasformata dalle macchine. (…) in mostra pittori che il naturale lo raccontano nella tradizione dell’Informale: Pompilio Mandelli, Goliardo Padova, Carlo Mattioli, Bruno Zoni, ma anche Luiso Sturla, Pier Luigi Lavagnino e Attilio Forgioli, artisti che raccontano il naturale scavando nella materia, dentro gli strati del colore, scoprendo che l’albero, il monte, il fiume sono ancora e sempre memoria, come ben racconta Tullio Pericoli con i suoi paesaggi immaginati. Altro modo di pensare la natura è documentarne la distanza (l’alienazione) come nelle opere di Concetto Pozzati: forme specchiate, ritagliate, frutti, foglie, piante – la natura diventa macchina perché mediata dalle immagini del consumo. Lo stesso si può dire per la scultura di Alik Cavaliere, che mette a confronto proprio macchina e natura. Una natura apparentemente giocosa è quella raccontata da Enzo Bioli. La natura è poi resto, frammento, ancora scrittura per Piero Gilardi il quale propone un modo per imitare, ma anche alienarsi la natura. Sottile è poi il discorso di Alberto Reggianini con i suoi insetti mostruosamente dilatati: il piccolo, quello che non vediamo mai nei dettagli, adesso incombe pericolosamente. Sogna il naturale, ma quello della fiaba, Giosetta Fioroni. Sempre attraverso il racconto letterario propone il naturale Davide Benati, che stratifica sottili carte orientali al posto degli strati del colore. I fotografi suggeriscono orizzonti in parte diversi. Giuseppe Morandi racconta un naturale fatto di persone: documento del lavoro e della sua fatica. Lo stesso intento documentario anima anche l’opera di Simone Aprile, che – in Sicilia – scopre una coppia di anziani che la terra la lavorano ancora come un secolo fa. Giovanni Chiaramonte rappresenta uno spazio nuovo, una visione in qualche modo sublimata di un naturale”.
Per “raccontare” la rappresentazione contemporanea del naturale, sono stati scelti i lavori di tre fotografi e di diciassette artisti che espongono sessanta opere.
Cinquanta i volumi illustrati in mostra–tutti provenienti dal Fondo Librario della Biblioteca di Busseto della Fondazione Cariparma –opera di numerosi e importanti autori/illustratori, tra i quali ricordiamo: Dino Buzzati (La famosa invasione degli orsi in Sicilia, Martello-Giunti, 1974), Chiara Carminati (L’acqua e il mistero di Maripura, Fatatrac, 2013), Mauro Evangelista (Raccontare gli alberi, Rizzoli, 2012), Roberto Piumini- Roberto Innocenti (Casa del tempo, La Margherita, 2010), Yayoi Kusama (Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, Orecchio Acerbo, 2013), Leo Lionni (Federico, Babalibri, 2005; L’albero Alfabeto, Babalibri, 2013), Iela e Enzo Mari (La mela e la farfalla, Babalibri, 2004), Bruno Munari (ABC, Corraini, 2003; Alfabetiere. Facciamo insieme un libro da leggere, Corraini, 1998; La favola delle favole, Corraini, 1998; Un fiore con amore, Corraini, 2007; Da lontano era un’isola, Einaudi, 1984; Filastrocche in cielo e in terra, Einaudi, 1960; Cappuccetto Rosso Verde Giallo Blu e Bianco, Einaudi Ragazzi, 1997; Disegnare un albero, Zanichelli, 1978; Nella nebbia di Milano, Emme Edizioni, 1968), Fabian Negrin (In riva al fiume, Gallucci, 2010), Arianna Papini (Amica terra, Fatatrac, 2015), Daniel Pennac (Il giro del cielo. Dodici quadri raccontano una storia, Salani, 1997), Alessandro Sanna (Fiume lento. Un viaggio lungo il Po, Rizzoli, 2013), Gek Tessaro (Il salto di città in città, Artebambini, 2005; Il viaggetto del ragnetto, Lapis, 2015; Manifesti. Le case sono bosco, le strade sono fiume, i giardini pelliccia, i manifesti piume, Franco Cosimo Panini, 2011), Bruno Tognolini - Antonella Abbatiello (Alfabeto delle fiabe, Topipittori, 2011), Pia Valentinis (Raccontare gli alberi, Rizzoli, 2012).
Il confronto fra opera d’arte e libro illustrato per ragazzi verrà analizzato e approfondito, partendo dalla mostra e all’interno della stessa, attraverso laboratori e narrazioni condotti da diversi esperti per far conoscere le opere esposte, gli artisti e il loro percorso
“Nel percorso espositivo della Mostra le opere entrano in dialogo con i libri - dichiara Paola Cantarelli, direttrice del Festival Minimondi con Silvia Barbagallo - e vengono aperte alcune pagine esemplari dei volumi presenti che ne simboleggiano il messaggio intrinseco ed estrinseco. Con questo accoppiamento non si vuole descrivere l’opera d’arte, né la natura e non ci si propone di ottenere risposte. Si cerca di stimolare l’osservatore, soprattutto il più piccolo, a farsi domande e a leggere il libro come se fosse un’opera e a osservare un’opera d’arte come se fosse un libro. Comune denominatore è la natura, che li accomuna e li fa risuonare uno con l’altro”.
Il Festival Minimondi è realizzato da Associazione Minimondi insieme a Libreria Libri e Formiche in collaborazione con il Comune di Parma, con il contributo di Regione Emilia Romagna e Provincia di Parma e il sostegno di Chiesi Farmaceutici S.p.A., Barilla Center Parma.
Anche a Fondazione Cariparma è stato richiesto un contributo per sostenere l’iniziativa.
Fino al 31 maggio: dal martedì al giovedì 10-17; dal venerdì alla domenica 10-20.
Dal 1° al 28 giugno: dal martedì alla domenica 16-22.
La mostra è anche il cuore di Minimondi 15, Festival di letteratura e illustrazione per ragazzi, la prima e più longeva manifestazione in Italia dedicata ai giovani lettori, nata da un’idea di Silvia Barbagallo, che lo dirige ora insieme a Paola Cantarelli, con l’obiettivo di promuovere e stimolare fra i giovani la lettura e l’arte in genere.
“Teatri del naturale, teatri di terra. Le opere propongono ciascuna un racconto diverso della natura - sottolinea la curatrice -, ma tutte insistono su un fatto: lo spazio della terra è ormai pura messa in scena, rappresentazione di un mondo irrimediabilmente perduto, ora nella memoria del passato ora nell’ideale – un universo immaginario e immaginato che solo l’arte riesce a esprimere. Dipingi, scolpisci, fotografi il naturale: dunque metti in scena; costruisci un racconto che come personaggi ha fiumi, monti e alberi, pianure e colline, o magari l’assenza di tutto questo. La natura è scomparsa dal nostro presente: è diventata un mito, una riserva – appunto – naturale; è stata manomessa, trasformata dalle macchine. (…) in mostra pittori che il naturale lo raccontano nella tradizione dell’Informale: Pompilio Mandelli, Goliardo Padova, Carlo Mattioli, Bruno Zoni, ma anche Luiso Sturla, Pier Luigi Lavagnino e Attilio Forgioli, artisti che raccontano il naturale scavando nella materia, dentro gli strati del colore, scoprendo che l’albero, il monte, il fiume sono ancora e sempre memoria, come ben racconta Tullio Pericoli con i suoi paesaggi immaginati. Altro modo di pensare la natura è documentarne la distanza (l’alienazione) come nelle opere di Concetto Pozzati: forme specchiate, ritagliate, frutti, foglie, piante – la natura diventa macchina perché mediata dalle immagini del consumo. Lo stesso si può dire per la scultura di Alik Cavaliere, che mette a confronto proprio macchina e natura. Una natura apparentemente giocosa è quella raccontata da Enzo Bioli. La natura è poi resto, frammento, ancora scrittura per Piero Gilardi il quale propone un modo per imitare, ma anche alienarsi la natura. Sottile è poi il discorso di Alberto Reggianini con i suoi insetti mostruosamente dilatati: il piccolo, quello che non vediamo mai nei dettagli, adesso incombe pericolosamente. Sogna il naturale, ma quello della fiaba, Giosetta Fioroni. Sempre attraverso il racconto letterario propone il naturale Davide Benati, che stratifica sottili carte orientali al posto degli strati del colore. I fotografi suggeriscono orizzonti in parte diversi. Giuseppe Morandi racconta un naturale fatto di persone: documento del lavoro e della sua fatica. Lo stesso intento documentario anima anche l’opera di Simone Aprile, che – in Sicilia – scopre una coppia di anziani che la terra la lavorano ancora come un secolo fa. Giovanni Chiaramonte rappresenta uno spazio nuovo, una visione in qualche modo sublimata di un naturale”.
Per “raccontare” la rappresentazione contemporanea del naturale, sono stati scelti i lavori di tre fotografi e di diciassette artisti che espongono sessanta opere.
Cinquanta i volumi illustrati in mostra–tutti provenienti dal Fondo Librario della Biblioteca di Busseto della Fondazione Cariparma –opera di numerosi e importanti autori/illustratori, tra i quali ricordiamo: Dino Buzzati (La famosa invasione degli orsi in Sicilia, Martello-Giunti, 1974), Chiara Carminati (L’acqua e il mistero di Maripura, Fatatrac, 2013), Mauro Evangelista (Raccontare gli alberi, Rizzoli, 2012), Roberto Piumini- Roberto Innocenti (Casa del tempo, La Margherita, 2010), Yayoi Kusama (Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, Orecchio Acerbo, 2013), Leo Lionni (Federico, Babalibri, 2005; L’albero Alfabeto, Babalibri, 2013), Iela e Enzo Mari (La mela e la farfalla, Babalibri, 2004), Bruno Munari (ABC, Corraini, 2003; Alfabetiere. Facciamo insieme un libro da leggere, Corraini, 1998; La favola delle favole, Corraini, 1998; Un fiore con amore, Corraini, 2007; Da lontano era un’isola, Einaudi, 1984; Filastrocche in cielo e in terra, Einaudi, 1960; Cappuccetto Rosso Verde Giallo Blu e Bianco, Einaudi Ragazzi, 1997; Disegnare un albero, Zanichelli, 1978; Nella nebbia di Milano, Emme Edizioni, 1968), Fabian Negrin (In riva al fiume, Gallucci, 2010), Arianna Papini (Amica terra, Fatatrac, 2015), Daniel Pennac (Il giro del cielo. Dodici quadri raccontano una storia, Salani, 1997), Alessandro Sanna (Fiume lento. Un viaggio lungo il Po, Rizzoli, 2013), Gek Tessaro (Il salto di città in città, Artebambini, 2005; Il viaggetto del ragnetto, Lapis, 2015; Manifesti. Le case sono bosco, le strade sono fiume, i giardini pelliccia, i manifesti piume, Franco Cosimo Panini, 2011), Bruno Tognolini - Antonella Abbatiello (Alfabeto delle fiabe, Topipittori, 2011), Pia Valentinis (Raccontare gli alberi, Rizzoli, 2012).
Il confronto fra opera d’arte e libro illustrato per ragazzi verrà analizzato e approfondito, partendo dalla mostra e all’interno della stessa, attraverso laboratori e narrazioni condotti da diversi esperti per far conoscere le opere esposte, gli artisti e il loro percorso
“Nel percorso espositivo della Mostra le opere entrano in dialogo con i libri - dichiara Paola Cantarelli, direttrice del Festival Minimondi con Silvia Barbagallo - e vengono aperte alcune pagine esemplari dei volumi presenti che ne simboleggiano il messaggio intrinseco ed estrinseco. Con questo accoppiamento non si vuole descrivere l’opera d’arte, né la natura e non ci si propone di ottenere risposte. Si cerca di stimolare l’osservatore, soprattutto il più piccolo, a farsi domande e a leggere il libro come se fosse un’opera e a osservare un’opera d’arte come se fosse un libro. Comune denominatore è la natura, che li accomuna e li fa risuonare uno con l’altro”.
Il Festival Minimondi è realizzato da Associazione Minimondi insieme a Libreria Libri e Formiche in collaborazione con il Comune di Parma, con il contributo di Regione Emilia Romagna e Provincia di Parma e il sostegno di Chiesi Farmaceutici S.p.A., Barilla Center Parma.
Anche a Fondazione Cariparma è stato richiesto un contributo per sostenere l’iniziativa.
Fino al 31 maggio: dal martedì al giovedì 10-17; dal venerdì alla domenica 10-20.
Dal 1° al 28 giugno: dal martedì alla domenica 16-22.
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