Il Giappone di Luchino Dal Verme. Capolavori fotografici dell’Ottocento
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Il Giappone di Luchino Dal Verme. Capolavori fotografici dell’Ottocento, Museo del Castello di Zavattarello
Dal 17 Luglio 2021 al 12 Settembre 2021
Zavattarello | Pavia
Luogo: Museo del Castello di Zavattarello
Indirizzo: Via Carlo dal Verme 4
Orari: Sabato e Domenica dalle 10 alle 19
Curatori: Ornella Civardi
Enti promotori:
- Comune di Zavattarello
- Con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone di Milano e della Fondazione Matalon
E-Mail info: castello@zavattarello.org
Sito ufficiale: http://www.fondazionematalon.org
Il Comune di Zavattarello, con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone di Milano e della Fondazione Matalon organizza al Castello Dal Verme di Zavattarello – PV) la mostra “Il Giappone di Luchino Dal Verme. Capolavori fotografici dell’Ottocento”
In esposizione una sessantina di foto d’arte giapponesi provenienti dagli album del conte Luchino Dal Verme (1838 – 1911).
Le foto, poetiche e di grande raffinatezza, appartengono alla cosiddetta Scuola di Yokohama (Yokohama shashin), un genere fiorito tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta dell’Ottocento, e sono quasi tutte opera del principale esponente del filone, il fotografo italo-inglese Felice Beato. La tecnica applicata da Felice Beato nel suo atelier di Yokohama era lunga e decisamente elaborata. Le foto venivano stampate su una speciale carta all’albumina, poi erano acquerellate a mano da un esercito di coloristi che operavano in sinergia con i fotografi.
Il repertorio dei temi è vastissimo e comprende usi e costumi locali, interni con gruppi famigliari, mestieri (dal samurai alla geisha, al barbiere, al portatore di risciò), luoghi di interesse storico o di culto, giardini e paesaggi celebri. Nell’inquadratura e nel trattamento dei soggetti è chiara l’influenza delle xilografie giapponesi del periodo Edo. Lo scopo era enfatizzare e divulgare l’immagine di quel Giappone esotico e idealizzato che alimentava il japonisme europeo e che avrebbe in seguito suggerito a Puccini il tema della Madama Butterfly. Queste foto, infatti, erano destinate ai viaggiatori occidentali di passaggio, che le acquistavano sciolte o raccolte in appositi album decorati, con didascalie scritte a mano.
Due di questi album finiscono anche nei bagagli di Luchino Dal Verme, che tra il 1879 e il 1880 è fra i primi a sbarcare sulle coste del Giappone, appena aperto all’Occidente dopo due secoli e mezzo di chiusura. Ci arriva in missione ufficiale al seguito del principe Tommaso di Savoia, a bordo di una corvetta della Marina, ma ha già deciso che ritornerà via terra attraverso la Siberia e scriverà un libro su quel viaggio così “originale”. I due album gli serviranno proprio a questo. Alcune delle foto, trasformate in incisioni, andranno a illustrare il libro Giappone e Siberia, pubblicato nel 1882 da Hoepli e poi, dato il grande successo editoriale, nel 1885 dai Fratelli Treves.
Il libro è in mostra insieme alle foto giapponesi e ad alcuni ricordi di viaggio portati da Luchino, al Castello Dal Verme di Zavattarello, che per molti secoli è appartenuto alla sua famiglia.
Inaugurazione:
Sabato 17 luglio, ore 17: presentazione della mostra
Dalle ore 19.00
concerto Il Giappone in musica fra canzoni popolari e Madama Butterfly
(In collaborazione con Fondazione Luciana Matalon, a cura di Notturno Associazione Musicale di Milano)
Dopo il concerto: degustazione enogastronomica dei prodotti del territorio.
Per l’occasione, il Castello Dal Verme e le sale della mostra saranno aperti fino alla mezzanotte.
Serata a pagamento con prenotazione obbligatoria: tel. 3332782743, mail: castello@zavattarello.org
In esposizione una sessantina di foto d’arte giapponesi provenienti dagli album del conte Luchino Dal Verme (1838 – 1911).
Le foto, poetiche e di grande raffinatezza, appartengono alla cosiddetta Scuola di Yokohama (Yokohama shashin), un genere fiorito tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta dell’Ottocento, e sono quasi tutte opera del principale esponente del filone, il fotografo italo-inglese Felice Beato. La tecnica applicata da Felice Beato nel suo atelier di Yokohama era lunga e decisamente elaborata. Le foto venivano stampate su una speciale carta all’albumina, poi erano acquerellate a mano da un esercito di coloristi che operavano in sinergia con i fotografi.
Il repertorio dei temi è vastissimo e comprende usi e costumi locali, interni con gruppi famigliari, mestieri (dal samurai alla geisha, al barbiere, al portatore di risciò), luoghi di interesse storico o di culto, giardini e paesaggi celebri. Nell’inquadratura e nel trattamento dei soggetti è chiara l’influenza delle xilografie giapponesi del periodo Edo. Lo scopo era enfatizzare e divulgare l’immagine di quel Giappone esotico e idealizzato che alimentava il japonisme europeo e che avrebbe in seguito suggerito a Puccini il tema della Madama Butterfly. Queste foto, infatti, erano destinate ai viaggiatori occidentali di passaggio, che le acquistavano sciolte o raccolte in appositi album decorati, con didascalie scritte a mano.
Due di questi album finiscono anche nei bagagli di Luchino Dal Verme, che tra il 1879 e il 1880 è fra i primi a sbarcare sulle coste del Giappone, appena aperto all’Occidente dopo due secoli e mezzo di chiusura. Ci arriva in missione ufficiale al seguito del principe Tommaso di Savoia, a bordo di una corvetta della Marina, ma ha già deciso che ritornerà via terra attraverso la Siberia e scriverà un libro su quel viaggio così “originale”. I due album gli serviranno proprio a questo. Alcune delle foto, trasformate in incisioni, andranno a illustrare il libro Giappone e Siberia, pubblicato nel 1882 da Hoepli e poi, dato il grande successo editoriale, nel 1885 dai Fratelli Treves.
Il libro è in mostra insieme alle foto giapponesi e ad alcuni ricordi di viaggio portati da Luchino, al Castello Dal Verme di Zavattarello, che per molti secoli è appartenuto alla sua famiglia.
Inaugurazione:
Sabato 17 luglio, ore 17: presentazione della mostra
Dalle ore 19.00
concerto Il Giappone in musica fra canzoni popolari e Madama Butterfly
(In collaborazione con Fondazione Luciana Matalon, a cura di Notturno Associazione Musicale di Milano)
Dopo il concerto: degustazione enogastronomica dei prodotti del territorio.
Per l’occasione, il Castello Dal Verme e le sale della mostra saranno aperti fino alla mezzanotte.
Serata a pagamento con prenotazione obbligatoria: tel. 3332782743, mail: castello@zavattarello.org
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