Andrea Panarelli. Naos
![© Andrea Panarelli (part.) © Andrea Panarelli (part.)](http://www.arte.it/foto/600x450/37/44111-immagine_occlusione_panarelli_media_misura.jpg)
© Andrea Panarelli (part.)
Dal 13 Febbraio 2016 al 13 Marzo 2016
Trevi | Perugia
Luogo: Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary
Indirizzo: via B. Placido Riccardi 11
Curatori: Maurizio Coccia, Domenico Spinosa
Enti promotori:
- Con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
- Con il patrocinio del Comune di Trevi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0742 381.021
E-Mail info: info@officinedellumbria.it
Sito ufficiale: http://www.palazzolucarini.it
Sabato 13 febbraio, alle ore 18:30 prende il via la programmazione 2016 del Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary con l’inaugurazione della mostra Naos di Andrea Panarelli.
Innovativa nel procedimento e certo sorprendente nei risultati, la mostra nasce come esempio radicale di “residenza artistica”. Panarelli, infatti, ha messo in atto una sorta di quarantena creativa che, dai primi giorni del 2016, lo vede lavorare in reclusione nelle sale di Palazzo Lucarini.
Ispirandosi al termine Naos (cella, parte centrale del tempio greco), Panarelli si è fatto rinchiudere e ha scelto la deprivazione sociale quale materia inorganica di partenza per la produzione artistica.
Troncando tutti i contatti sociali e familiari. Scomparendo dai vari social network. Accettando il corpo a corpo esclusivo con Palazzo Lucarini. Affrontando in totale solitudine la sua spazialità, la sua storia, e i conseguenti condizionamenti fisici ed emotivi.
Naos è una sfida all’egocentrismo dell’artista. E al contempo, la sua esaltazione mediante la (momentanea) scomparsa. Naos è anche la messa in discussione della figura del curatore, relegato ai margini dell’evento espositivo e ininfluente sul processo allestitivo. Perché Naos rappresenta la crisi dei procedimenti di controllo ideologico tradizionalmente adottati dall’istituzione artistica, di fatto estromessa dalla gestione delle attività e senza il privilegio della visione anticipata. Le opere, infatti, saranno scoperte solo il giorno dell’inaugurazione.
Naos, in conclusione, è un progetto artistico estremamente critico, che riporta l’arte a contatto con le tensioni e le contraddizioni che hanno segnato le avanguardie, e oggi un po’ appannati. Richiamo quanto mai opportuno, nell’anno del centenario dadaista, da parte di un’artista che, proprio a Zurigo, ha vissuto la sua formazione.
Andrea Panarelli (Zurigo, 1975. Vive a L’Aquila). Dopo gli studi alla Florence Academy of Art, si dedica alla pittura affiancandola in seguito a installazioni e video. Il paesaggio – fisico, mentale ed emozionale – il cinema, la società, la propria storia personale e familiare diventano nelle sue mani elementi da modificare per rileggere la realtà.
Principali mostre personali.
Atto nullo / Null&Void, Museo Laboratorio, Città Sant’Angelo (2014). Ventinovegiorni, Spazio Menexa Roma (2014). Art In Act 001, Roseto degli Abruzzi (2013). Ioliquido, L’Aquila (2010).
Orario
dal venerdì alla domenica dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento.
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