Aurelien Mauplot. Desillusions
Dal 05 Aprile 2014 al 04 Maggio 2014
Trevi | Perugia
Luogo: Palazzo Lucarini Contemporary
Indirizzo: via Beato Placido Riccardi
Orari: da giovedì a domenica 15.30-18.30
Curatori: Carla Capodimonti
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0742 381021
E-Mail info: info@palazzolucarini.it
Sito ufficiale: http://www.palazzolucarini.it
Il secondo appuntamento della stagione 2014 della programmazione riservata ai giovani artisti e giovani curatori di Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi, apre le porte all’artista francese Aurélien Mauplot dal titolo Desillusions, a cura di Carla Capodimonti.
Dopo le prime otto mostre che hanno visto come protagonisti Diego Petroso, Diego Miguel Mirabella e Mauro Vitturini, cloro cloro cloro & lelimane, Melissa Giacchi, Francesco Ciavaglioli, Nicole Voltan, Amedeo Abello e Cinzia Delnevo, Lara Pacilio, prosegue la programmazione di Galleria Cinica, progetto ideato da Maurizio Coccia e Mara Predicatori per Palazzo Lucarini Contemporary (Trevi, PG) – ex Flash Art Museum, con la personale di Aurélien Mauplot dal titolo Desillusions, a cura di Carla Capodimonti.
Per l’occasione Aurélien Mauplot, classe ’83, presenta un progetto basato su riflessioni di carattere filosofico e scientifico riguardo ai limiti della percezione umana in relazione al proprio ambiente naturale e sociale.
L’artista francese sviluppa la sua ricerca partendo dall’approfondimento dell’opera La Repubblica di Platone - nella quale l’autore analizza il celebre “mito della caverna” - rimodellandone il contenuto e mettendo alla prova lo sguardo e la percezione che l’uomo ha del mondo circostante.
I limiti fisici vengono inoltre esplorati e svelati - nello scalare la vetta più alta della terra - nel libro di Maurice Herzog, Annapurna. Il primo 8000, al quale l’artista fa riferimento per rivelarne un altro punto di vista, o identificare la parte superiore, in direzione inversa. Mauplot restituisce alle pagine del libro le cime, o i confini, del mondo utilizzando la linea di Karman, fisico ungherese, scomparso nel 1963, che definisce il profilo della terra dallo spazio.
Aurélien Mauplot (1983) espone in varie occasioni in Francia e collabora da anni con l’associazione Appelboom – La Pommerie (Saint Setiers – FR), centro di residenze d’artista nell’entroterra francese che ospita progetti interdisciplinari e linguaggi eterogenei.
Dopo le prime otto mostre che hanno visto come protagonisti Diego Petroso, Diego Miguel Mirabella e Mauro Vitturini, cloro cloro cloro & lelimane, Melissa Giacchi, Francesco Ciavaglioli, Nicole Voltan, Amedeo Abello e Cinzia Delnevo, Lara Pacilio, prosegue la programmazione di Galleria Cinica, progetto ideato da Maurizio Coccia e Mara Predicatori per Palazzo Lucarini Contemporary (Trevi, PG) – ex Flash Art Museum, con la personale di Aurélien Mauplot dal titolo Desillusions, a cura di Carla Capodimonti.
Per l’occasione Aurélien Mauplot, classe ’83, presenta un progetto basato su riflessioni di carattere filosofico e scientifico riguardo ai limiti della percezione umana in relazione al proprio ambiente naturale e sociale.
L’artista francese sviluppa la sua ricerca partendo dall’approfondimento dell’opera La Repubblica di Platone - nella quale l’autore analizza il celebre “mito della caverna” - rimodellandone il contenuto e mettendo alla prova lo sguardo e la percezione che l’uomo ha del mondo circostante.
I limiti fisici vengono inoltre esplorati e svelati - nello scalare la vetta più alta della terra - nel libro di Maurice Herzog, Annapurna. Il primo 8000, al quale l’artista fa riferimento per rivelarne un altro punto di vista, o identificare la parte superiore, in direzione inversa. Mauplot restituisce alle pagine del libro le cime, o i confini, del mondo utilizzando la linea di Karman, fisico ungherese, scomparso nel 1963, che definisce il profilo della terra dallo spazio.
Aurélien Mauplot (1983) espone in varie occasioni in Francia e collabora da anni con l’associazione Appelboom – La Pommerie (Saint Setiers – FR), centro di residenze d’artista nell’entroterra francese che ospita progetti interdisciplinari e linguaggi eterogenei.
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