Perugia Social Photo Fest 2013
Dal 15 Novembre 2013 al 24 Novembre 2013
Perugia
Luogo: CERP - Centro Espositivo Rocca Paolina
Indirizzo: piazza Italia
Orari: da martedì a domenica 9-19
Enti promotori:
- Regione Umbria
- Provincia di Perugia
- Comune di Perugia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 075 3681218/ 329 4270417
E-Mail info: press@perugiasocialphotofest.org
Sito ufficiale: http://www.perugiasocialphotofest.org/?
Con il sostegno della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Perugia, organizzato dalla Associazione LuceGrigia, si inaugura il 15 novembre 2013 la seconda edizione del Perugia Social Photo Fest, il primo Festival di fotografia sociale e terapeutica in Europa.
Il Festival si sviluppa su due canali distinti: fotografia sociale e fotografia terapeutica.
Fotografia sociale come mezzo capace di coinvolgere l'osservatore in una presa di coscienza su tutto ciò che nella propria società appare come straordinario, anomalo, non comune e che proprio per questo, pur essendo sotto gli occhi di tutti, viene spesso ignorato. Strumento di denuncia e riflessione, di riscatto di identità individuali e collettive, mezzo per dar voce agli “esclusi”. Fotografia terapeutica intesa come mezzo di riattivazione di una spinta interiore personale soprattutto laddove c’è una difficoltà di comunicazione per attivare un processo di autocoscienza e di esplorazione del sé.
L’ edizione 2013 del Festival ruoterà intorno al concetto Dis-Umano dove, sebbene il prefisso Dis rimandi a DISuguaglianza, DISfunzione, DISabilità, DISinformazione, DISinteresse, DISobbedienza, DISillusione, il termine Umano vuole invece riportare l’attenzione su quelle realtà “ai margini” e ricollocarle all’interno d un contesto sociale, quotidiano, che ne permetta la comprensione e la fruizione.
Sono previste 30 mostre fotografiche (tra cui Fausto Podavini, Shoot4Change, Erik Messori, Collettivo Synap(see), PhotoVoice, Alessandro Imbriaco, Maurizio Gijivoich, etc); workshop di fotografia sociale e fotografia terapeutica; incontri con gli artisti, presentazione di libri; giornate di studio.
Verrà inoltre presentato il Progetto Cosmorama – paesaggi da un mondo plurale che vede protagoniste quattro città italiane (Perugia, Modena, Catania, Pesaro) impegnate in un progetto di fotografia terapeutica che indaga la relazione tra l’uomo e il suo paesaggio, come l’uno influisca e generi l’altro, con l’obiettivo quindi di favorire l’integrazione tra le diverse realtà territoriali e lo scambio di esperienze
Il Festival si sviluppa su due canali distinti: fotografia sociale e fotografia terapeutica.
Fotografia sociale come mezzo capace di coinvolgere l'osservatore in una presa di coscienza su tutto ciò che nella propria società appare come straordinario, anomalo, non comune e che proprio per questo, pur essendo sotto gli occhi di tutti, viene spesso ignorato. Strumento di denuncia e riflessione, di riscatto di identità individuali e collettive, mezzo per dar voce agli “esclusi”. Fotografia terapeutica intesa come mezzo di riattivazione di una spinta interiore personale soprattutto laddove c’è una difficoltà di comunicazione per attivare un processo di autocoscienza e di esplorazione del sé.
L’ edizione 2013 del Festival ruoterà intorno al concetto Dis-Umano dove, sebbene il prefisso Dis rimandi a DISuguaglianza, DISfunzione, DISabilità, DISinformazione, DISinteresse, DISobbedienza, DISillusione, il termine Umano vuole invece riportare l’attenzione su quelle realtà “ai margini” e ricollocarle all’interno d un contesto sociale, quotidiano, che ne permetta la comprensione e la fruizione.
Sono previste 30 mostre fotografiche (tra cui Fausto Podavini, Shoot4Change, Erik Messori, Collettivo Synap(see), PhotoVoice, Alessandro Imbriaco, Maurizio Gijivoich, etc); workshop di fotografia sociale e fotografia terapeutica; incontri con gli artisti, presentazione di libri; giornate di studio.
Verrà inoltre presentato il Progetto Cosmorama – paesaggi da un mondo plurale che vede protagoniste quattro città italiane (Perugia, Modena, Catania, Pesaro) impegnate in un progetto di fotografia terapeutica che indaga la relazione tra l’uomo e il suo paesaggio, come l’uno influisca e generi l’altro, con l’obiettivo quindi di favorire l’integrazione tra le diverse realtà territoriali e lo scambio di esperienze
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