Simone Pellegrini. Lacruna
Dal 18 Febbraio 2014 al 15 Marzo 2014
Urbino | Pesaro e Urbino
Luogo: Casa Natale di Raffaello
Indirizzo: via Raffaello 57
Orari: da lunedì a sabato 9-14; domenica e festivi 10-13
Curatori: Umberto Palestini
Telefono per informazioni: +39 0722 320105
E-Mail info: segreteria@accademiaraffaello.it
Sito ufficiale: http://www.accademiaraffaello.it
Lacruna è il titolo della personale di Simone Pellegrini, curata da Umberto Palestini all’interno del progetto Factory che l’Accademia Raffaello, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Urbino, dedica agli artisti formati dall’istituzione urbinate e che hanno ricevuto particolari riconoscimenti artistici e critici. La mostra è allestita nella Bottega Giovanni Santi, all’interno della casa natale di Raffaello, uno spazio museale di grande prestigio e di significativo valore storico- culturale.
Simone Pellegrini, nato ad Ancona nel 1972, è uno dei più originali artisti contemporanei italiani. Nel 1999 si diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino; nel 2003, con la personale Rovi da far calce, inizia la sua collaborazione con la galleria Cardelli & Fontana. Con I muschi del sentiero nel 2004, espone per la prima volta alla Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia. Nel 2006 inaugura la sua prima personale, Stille, presso la galleria Hachmeister di Münster, che diviene il suo spazio espositivo di riferimento in Germania. Attualmente è docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove vive e lavora. Le sue opere si trovano in prestigiose collezioni private e istituzioni pubbliche, come il Museo di Palazzo Forti di Verona e il MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna. La sua rigorosa ricerca ha sempre affrontato il fertile linguaggio di un segno molto personale, declinato con forte valenza concettuale e con una potente carica narrativa sulla carta da spolvero. Le opere di Pellegrini sono delle cartografie visionarie, una sorta di topografia d’invenzione in cui diverse culture, l’islamica e l’occidentale, si confrontano incessantemente dentro un complesso impianto iconografico costruito sul tema di una defigurazione tormentata e di un’ornamentazione di grande fascino formale.
Per l’occasione sarà edito un catalogo che, oltre a riprodurre una cospicua selezione di opere principalmente realizzate nell’ultimo triennio, contiene interventi critici di Umberto Palestini, Walter Guadagnini, Adriana Polveroni, Alberto Zanchetta e alcuni pensieri di Simone Pellegrini. Il volume, edito nella collana I quaderni de L’ARCA, all’interno del progetto editoriale Baskerville Artbooks della nota casa editrice bolognese, è il secondo catalogo legato a L’ARCA, laboratorio per le arti contemporanee di Teramo, con cui il progetto Factory è sinergicamente legato da alcuni anni. Infatti, la personale dell’artista si trasferirà nello spazio abruzzese nei mesi di novembre e dicembre 2014. La mostra è realizzata in collaborazione con le gallerie Cardelli & Fontana di Sarzana e Bonioni Arte di Reggio Emilia
Simone Pellegrini, nato ad Ancona nel 1972, è uno dei più originali artisti contemporanei italiani. Nel 1999 si diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino; nel 2003, con la personale Rovi da far calce, inizia la sua collaborazione con la galleria Cardelli & Fontana. Con I muschi del sentiero nel 2004, espone per la prima volta alla Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia. Nel 2006 inaugura la sua prima personale, Stille, presso la galleria Hachmeister di Münster, che diviene il suo spazio espositivo di riferimento in Germania. Attualmente è docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove vive e lavora. Le sue opere si trovano in prestigiose collezioni private e istituzioni pubbliche, come il Museo di Palazzo Forti di Verona e il MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna. La sua rigorosa ricerca ha sempre affrontato il fertile linguaggio di un segno molto personale, declinato con forte valenza concettuale e con una potente carica narrativa sulla carta da spolvero. Le opere di Pellegrini sono delle cartografie visionarie, una sorta di topografia d’invenzione in cui diverse culture, l’islamica e l’occidentale, si confrontano incessantemente dentro un complesso impianto iconografico costruito sul tema di una defigurazione tormentata e di un’ornamentazione di grande fascino formale.
Per l’occasione sarà edito un catalogo che, oltre a riprodurre una cospicua selezione di opere principalmente realizzate nell’ultimo triennio, contiene interventi critici di Umberto Palestini, Walter Guadagnini, Adriana Polveroni, Alberto Zanchetta e alcuni pensieri di Simone Pellegrini. Il volume, edito nella collana I quaderni de L’ARCA, all’interno del progetto editoriale Baskerville Artbooks della nota casa editrice bolognese, è il secondo catalogo legato a L’ARCA, laboratorio per le arti contemporanee di Teramo, con cui il progetto Factory è sinergicamente legato da alcuni anni. Infatti, la personale dell’artista si trasferirà nello spazio abruzzese nei mesi di novembre e dicembre 2014. La mostra è realizzata in collaborazione con le gallerie Cardelli & Fontana di Sarzana e Bonioni Arte di Reggio Emilia
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