Virgilio Patarini. EX-PO(st) 2015

 

Dal 17 Maggio 2015 al 22 Maggio 2015

Piacenza

Luogo: Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi

Indirizzo: via San Siro 13

Orari: mer-dom 16-19

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0523 320742

E-Mail info: info@riccioddi.it

Sito ufficiale: http://www.riccioddi.it


Dopo aver a lungo sperimentato forme, tecniche e materiali, passando attraverso l’astrazione, le installazioni, la performance, Virgilio Patarini è approdato negli ultimi anni ad un recupero dell’immagine e di una forma d’arte definibile “figurativa”, sia pure a tratti in una declinazione “citazionista”, pescando spesso dal bagaglio della memoria collettiva immagini in bianco e nero che decontestualizza e inserisce in nuovi spazi, donando a queste “figure” nuovo senso. Patarini lavora su fotogrammi di vecchi films del Neo-Realismo o su foto in bianco e nero della Seconda Guerra Mondiale, collocando queste citazioni in contesti spiazzanti come superfici abrase che fanno pensare a vecchi muri calcinati solcati da scritte o grondanti ruggine e macchie di umidità, e giocando così in maniera sottile, ambigua e post-moderna tra recupero della memoria e oblìo. Con un gesto che è al tempo stesso restauro e cancellazione. (Guglielmo Nero) 

RAIN DOGS IN THE FOG 
"I sultani dell'approssimazione" nascono dal malaugurato incontro tra Stefano Accorsi (chitarra e voce), Riccardo Fritz Piricò (tastiere e voce) e Virgilio Patarini (voce). Nessuno dei tre sa davvero suonare o cantare decentemente e nella vita fanno altro (il pittore, l'attore-regista, l'artista-curatore) e inoltre non vanno d'accordo praticamente su nulla, non solo in campo musicale o letterario, ma anche politico, pratico, esistenziale. Per non parlare dei gusti in fatto di donne. Ma vantano una lunghissima frequentazione e collaborazione reciproca in campi paralleli alla musica: in teatro Patarini e Piricò, nell'arte contemporanea Accorsi e Patarini. Dalla loro nascita (o aborto?) si sono esibiti pochissime volte, in contesti spiazzanti e improbabili: la galleria Zamenhof a Milano, Palazzo Zenobio a Venezia, Palazzo della Racchetta a Ferrara… Contaminano l'alto col basso, il teatro con la musica. Di solito si divertono.

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