Il principio è la materia
Dal 30 Aprile 2014 al 14 Maggio 2014
Pisa
Luogo: GAMeC - CentroArteModerna di Pisa
Indirizzo: lungarno Mediceo 26
Orari: 10-12.30 / 16.30-19
Curatori: Massimiliano Sbrana, Barbara Vincenzi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 050 542630
E-Mail info: info@centroartemoderna.com
Sito ufficiale: http://www.centroartemoderna.com
Come ha scritto nel testo di accompagnamento della mostra Barbara Vincenzi "Il principio va cercato nella cosiddetta “rivoluzione industriale”, che se da un lato diede impulso all’economia creando nuove dinamiche di fruizione e lavoro, dall’altro, con la creazione della catena di montaggio e un maggior numero di oggetti destinati a d una più larga fascia di persone, ne ha svilito il valore.
Da sempre, però, la storia e l’immaginario umano distinguono tra ciò che è “naturale” e ciò che intendiamo come manipolato e, il fatto di vivere in un mondo fortemente degradato in termini ambientali, ha portato ad ideare un ideale bucolico, che però, è inteso lontano e totalmente avulso da quella natura che percepiamo come definitivamente perduta. Questo è il contesto in cui si inseriscono alcune correnti artistiche che hanno cercato d’interpretare questa frattura, prima idealizzando e iconizzando un ambiente e un nostro rapporto con esso e poi, agli inizi del secolo scorso creando la poetica dell’oggetto-materia, che ha dato vita a correnti espressive che utilizzavano spesso ironicamente, l’oggetto in quanto espressione di valori “altri” legati a riti e archetipi di non lontana memoria, ma d’immediata e presente suggestione.
Operando in questo principio di casualità, di attribuzioni e valenze artistiche si cerca di ridare decoro all’oggetto trovato collocandolo in “ambiente nuovo” accettando le infinite sfumature e significati che può avere, ricordando che in quando manufatto (fabbricato dalla mano dell’uomo) è esso stesso rappresentazione del sentire dell’uomo, anche nel senso più laterale e paradossale del termine e in quanto espressione della materia in continuo rinnovamento, l’artista, con la sua infinità sensibilità lo riproporrà in forma poetica, quale fonte di rinnovata ispirazione, ciò che altrimenti sarebbe solo rifiuto, e scarto, regalandoci un’opera d’arte.
Tutti gli artisti presenti operano su questa linea, lavorando ognuno con una sua visione e adoperando diversi materiali di riciclo, sia naturali sia già precedentemente usati, donandogli nuova vita in assemblamenti e manufatti che hanno valenza artistica. Pier Roberto Bassi da sempre inserisce tra i colori oggetti di riciclo, così come Claudio Cavalieri si avvale sia di gesso sia di catene e chiodi o legno di riciclo per le sue opere e sculture; David Bacci e Piero Sanna lavorano l’elemento naturale del legno, ognuno creando una propria versione artistica, nel legno Sanna inserisce anche ferro resine e acrilici; Roberto Tirabasso imprime orme e tracce nel gesso e materia utilizzando anche il cellophane e creando nuovi concetti interpretativi. Walter Ochs utilizza vecchi cassetti e fili elettrici per parlare di vita, Tommaso Ochs, più giovane si avvale di vecchi computer o televisori creando opere stranianti.
Giorgi Fileni usa il tessuto sulla materia e tramite il colore da vita ad opere informali; la stessa informalità che ritorna in Mauro Malafronte che però concede alla casualità totale importanza e tramite la combustuione di materia e oggetti crea effetti particolari densi di nuovi significati. Vincenzo Vavuso inserisce oggetti quotidiani soffocandoli nella materia per ribadire la sua rabbia; Raffaello Rovati utilizza scatole e cartoni dove, su colori neutri inserisce vecchie fotografie e scritte, in una profondità di pensiero."
Artisti:
Pier Roberto Bassi, Walter Ochs, Tommaso Ochs, Giorgio Fileni, Claudio Cavalieri, Mauro Malafronte, Piero Sanna, Raffaello Rovati, Roberto Tirabasso, David Bacci e Vincenzo Vavuso
Da sempre, però, la storia e l’immaginario umano distinguono tra ciò che è “naturale” e ciò che intendiamo come manipolato e, il fatto di vivere in un mondo fortemente degradato in termini ambientali, ha portato ad ideare un ideale bucolico, che però, è inteso lontano e totalmente avulso da quella natura che percepiamo come definitivamente perduta. Questo è il contesto in cui si inseriscono alcune correnti artistiche che hanno cercato d’interpretare questa frattura, prima idealizzando e iconizzando un ambiente e un nostro rapporto con esso e poi, agli inizi del secolo scorso creando la poetica dell’oggetto-materia, che ha dato vita a correnti espressive che utilizzavano spesso ironicamente, l’oggetto in quanto espressione di valori “altri” legati a riti e archetipi di non lontana memoria, ma d’immediata e presente suggestione.
Operando in questo principio di casualità, di attribuzioni e valenze artistiche si cerca di ridare decoro all’oggetto trovato collocandolo in “ambiente nuovo” accettando le infinite sfumature e significati che può avere, ricordando che in quando manufatto (fabbricato dalla mano dell’uomo) è esso stesso rappresentazione del sentire dell’uomo, anche nel senso più laterale e paradossale del termine e in quanto espressione della materia in continuo rinnovamento, l’artista, con la sua infinità sensibilità lo riproporrà in forma poetica, quale fonte di rinnovata ispirazione, ciò che altrimenti sarebbe solo rifiuto, e scarto, regalandoci un’opera d’arte.
Tutti gli artisti presenti operano su questa linea, lavorando ognuno con una sua visione e adoperando diversi materiali di riciclo, sia naturali sia già precedentemente usati, donandogli nuova vita in assemblamenti e manufatti che hanno valenza artistica. Pier Roberto Bassi da sempre inserisce tra i colori oggetti di riciclo, così come Claudio Cavalieri si avvale sia di gesso sia di catene e chiodi o legno di riciclo per le sue opere e sculture; David Bacci e Piero Sanna lavorano l’elemento naturale del legno, ognuno creando una propria versione artistica, nel legno Sanna inserisce anche ferro resine e acrilici; Roberto Tirabasso imprime orme e tracce nel gesso e materia utilizzando anche il cellophane e creando nuovi concetti interpretativi. Walter Ochs utilizza vecchi cassetti e fili elettrici per parlare di vita, Tommaso Ochs, più giovane si avvale di vecchi computer o televisori creando opere stranianti.
Giorgi Fileni usa il tessuto sulla materia e tramite il colore da vita ad opere informali; la stessa informalità che ritorna in Mauro Malafronte che però concede alla casualità totale importanza e tramite la combustuione di materia e oggetti crea effetti particolari densi di nuovi significati. Vincenzo Vavuso inserisce oggetti quotidiani soffocandoli nella materia per ribadire la sua rabbia; Raffaello Rovati utilizza scatole e cartoni dove, su colori neutri inserisce vecchie fotografie e scritte, in una profondità di pensiero."
Artisti:
Pier Roberto Bassi, Walter Ochs, Tommaso Ochs, Giorgio Fileni, Claudio Cavalieri, Mauro Malafronte, Piero Sanna, Raffaello Rovati, Roberto Tirabasso, David Bacci e Vincenzo Vavuso
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
gamec centroartemoderna di pisa ·
claudio cavalieri ·
mauro malafronte ·
pier roberto bassi ·
walter ochs ·
tommaso ochs ·
giorgio fileni ·
piero sanna ·
raffaello rovati ·
roberto tirabasso ·
david bacci ·
vincenzo vavuso
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family