Riciclati ad Arte
Dal 07 Giugno 2014 al 28 Giugno 2014
Pontedera | Pisa
Luogo: Museo Piaggio
Indirizzo: viale Rinaldo Piaggio 7
Orari: da martedì a venerdì 10-18; sabato 10-13 / 14-18; domenica 8 e 22 giugno 10-18
Enti promotori:
- Comune di Pontedera
- Fondazione Piaggio
- Waste Recycling Spa
- Provincia di Pisa
- Regione Toscana
Telefono per informazioni: +39 0587 299620 / 0587 57282
E-Mail info: cultura@comune.pontedera.pi.it
Sito ufficiale: http://www.museopiaggio.it
Il 7 giugno si inaugura negli spazi del prestigioso Museo Piaggio di Pontedera la grande mostra “Riciclati ad Arte”, evento che celebra 10 anni di progetti in Città all’insegna dell’arte. L’esposizione, promossa dal Comune di Pontedera, dalla Fondazione Piaggio e dall’azienda Waste Recycling Spa con il suo progetto SCART, con il patrocinio della Provincia di Pisa e della Regione Toscana, ospiterà opere realizzate attraverso materiale di riciclo da Luca Gnizio, Elvira Todaro e dal Gruppo Vidari di Riccardo Turini e Vittoria Lapolla.
Giampaolo Talani, Ugo Nespolo, Nado Canuti e molti altri; sono numerosi e prestigiosi i nomi dell’arte contemporanea che negli ultimi dieci anni hanno partecipato a un vero e proprio laboratorio creativo promosso dal Comune di Pontedera con la collaborazione della Fondazione Piaggio e con coordinamento delle professoresse Anna Ferretti e Roberta Giglioli del liceo XXVAprile. Quest’anno, grazie anche alla collaborazione con la Waste Recycling Spa e il suo progetto SCART (www.scartline.it), il tema del laboratorio è più che mai attuale: l’arte attraverso il riciclo. Significativo è che la mostra venga inaugurata proprio a ridosso della Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 Giugno.
Oltre ad aver realizzato le opere che verranno esposte in mostra, gli artisti SCART Luca Gnizio, Elvira Todaro, Riccardo Turini e Vittoria Lapolla (questi ultimi due del Gruppo Vidari) sono stati “maestri di bottega” per i giovani liceali della Città, che da gennaio a giugno hanno partecipato al laboratorio che ha insegnato loro proprio l’arte attraverso il riciclo, portandoli a realizzare opere e oggetti di design che troveranno anch’essi spazio in una apposita sezione della mostra.
«I quattro giovani artisti che hanno guidato l’esperienza di quest’anno, con la fattiva e stimolante collaborazione della Waste Recycling e del suo presidente Maurizio Giani – dice il curatore artistico dell’iniziativa Ilario Luperini - hanno condotto il lavoro in parte offrendo spunti progettuali, in parte agevolando la creatività degli studenti, in parte lasciando che la loro fantasia si esplicasse nella maniera più libera possibile. Hanno mostrato professionalità, intuizione, metodo e passione pedagogica».
Ospite d’onore della mostra l’abito Beautiful Recycle Garbage, manifesto eco-chic in difesa dell’ambiente che Guillermo Mariotto, creative director dell’Alta Moda della Maison Gattinoni, ha voluto realizzare, in sintonia con i tempi, attraverso l’utilizzo prevalente di materiali riciclati. Un abito creato con tessuti ecocompatibili, bioetici e biodegradabili, paillettes, scarti di ferramenta e “ritagli” di atelier, risorse rinnovabili ad alta innovazione tecnologica responsabile. L’arte attraverso il riciclo è un tema che è stato sviluppato senza soluzione di continuità dagli inizi del XX secolo a oggi, con un notevole incremento all’epoca del “design radicale” degli anni Settanta e con successive tappe orientate alla pratica del riuso come forma di salvezza concreta del mondo. Come è noto, all’origine dell’ideologia dell’oggetto o del frammento, decontestualizzato e riproposto, dell’assemblaggio di materiali di scarto, c’erano elementi di critica alla società consumistica e alla mercificazione di tutti i valori. L’esposizione del Museo Piaggio, invece, punta i riflettori con ironia sulla consapevolezza della storia e delle stratificazioni culturali, insieme a un autentico desiderio di scoprire, di scavare, di calarsi dentro i materiali, di assemblarli senza condizionamenti, preconcetti o pregiudizi, di coglierne il trascolorare, il diverso spessore, la proprietà di ridursi a frammento senza perdere il loro originario carattere e, insieme, di divenire profondo motivo di ispirazione.
Giampaolo Talani, Ugo Nespolo, Nado Canuti e molti altri; sono numerosi e prestigiosi i nomi dell’arte contemporanea che negli ultimi dieci anni hanno partecipato a un vero e proprio laboratorio creativo promosso dal Comune di Pontedera con la collaborazione della Fondazione Piaggio e con coordinamento delle professoresse Anna Ferretti e Roberta Giglioli del liceo XXVAprile. Quest’anno, grazie anche alla collaborazione con la Waste Recycling Spa e il suo progetto SCART (www.scartline.it), il tema del laboratorio è più che mai attuale: l’arte attraverso il riciclo. Significativo è che la mostra venga inaugurata proprio a ridosso della Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 Giugno.
Oltre ad aver realizzato le opere che verranno esposte in mostra, gli artisti SCART Luca Gnizio, Elvira Todaro, Riccardo Turini e Vittoria Lapolla (questi ultimi due del Gruppo Vidari) sono stati “maestri di bottega” per i giovani liceali della Città, che da gennaio a giugno hanno partecipato al laboratorio che ha insegnato loro proprio l’arte attraverso il riciclo, portandoli a realizzare opere e oggetti di design che troveranno anch’essi spazio in una apposita sezione della mostra.
«I quattro giovani artisti che hanno guidato l’esperienza di quest’anno, con la fattiva e stimolante collaborazione della Waste Recycling e del suo presidente Maurizio Giani – dice il curatore artistico dell’iniziativa Ilario Luperini - hanno condotto il lavoro in parte offrendo spunti progettuali, in parte agevolando la creatività degli studenti, in parte lasciando che la loro fantasia si esplicasse nella maniera più libera possibile. Hanno mostrato professionalità, intuizione, metodo e passione pedagogica».
Ospite d’onore della mostra l’abito Beautiful Recycle Garbage, manifesto eco-chic in difesa dell’ambiente che Guillermo Mariotto, creative director dell’Alta Moda della Maison Gattinoni, ha voluto realizzare, in sintonia con i tempi, attraverso l’utilizzo prevalente di materiali riciclati. Un abito creato con tessuti ecocompatibili, bioetici e biodegradabili, paillettes, scarti di ferramenta e “ritagli” di atelier, risorse rinnovabili ad alta innovazione tecnologica responsabile. L’arte attraverso il riciclo è un tema che è stato sviluppato senza soluzione di continuità dagli inizi del XX secolo a oggi, con un notevole incremento all’epoca del “design radicale” degli anni Settanta e con successive tappe orientate alla pratica del riuso come forma di salvezza concreta del mondo. Come è noto, all’origine dell’ideologia dell’oggetto o del frammento, decontestualizzato e riproposto, dell’assemblaggio di materiali di scarto, c’erano elementi di critica alla società consumistica e alla mercificazione di tutti i valori. L’esposizione del Museo Piaggio, invece, punta i riflettori con ironia sulla consapevolezza della storia e delle stratificazioni culturali, insieme a un autentico desiderio di scoprire, di scavare, di calarsi dentro i materiali, di assemblarli senza condizionamenti, preconcetti o pregiudizi, di coglierne il trascolorare, il diverso spessore, la proprietà di ridursi a frammento senza perdere il loro originario carattere e, insieme, di divenire profondo motivo di ispirazione.
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