Shaun the Sheep & Friends
Dal 12 Maggio 2023 al 15 Ottobre 2023
Pordenone
Luogo: PAFF! International Musem of Comic Art
Indirizzo: Viale Dante 33
Curatori: Art Ludique-Le Musée e PAFF! International Museum of Comic Art
Prolungata: fino al 15 ottobre 2023
Telefono per informazioni: +39 0434 392 941
Sito ufficiale: http://www.paff.it
Dal 12 maggio al 24 settembre 2023 gli spazi del PAFF! International Musem of Comic Art di Pordenone diventano la casa di Wallace e Gromit, dei mitici animali della Fattoria Mossy Bottom di Shaun, vita da pecora, delle simpatiche pennute di Galline in fuga e della squinternata ciurma di Pirati – Briganti da strapazzo, tutti protagonisti della mostra The Art of Aardman Exhibition, Shaun the Sheep & Friends curata dal Museo insieme ad Art Ludique-Le Musée di Parigi e in collaborazione con Aardman Studios, che di questi straordinari personaggi sono i creatori.
Dopo Parigi, Francoforte, Melbourne e Seoul, la mostra arriva a Pordenone arricchita da preziosi inediti e con un nuovoimpianto espositivo, per offrire ai visitatori un viaggio nell’universo creativo di Peter Lord e David Sproxton, menti e anime degli Aardman Studios (che tra nomination e statuette hanno calcato il palco dell’Academy per ben 4 volte), attraverso più di 30 set cinematografici autentici, veri e propri capolavori di scultura.
«A soli 5 anni dalla sua apertura il PAFF! è oggi un punto di riferimento internazionale per il fumetto. La sua unicità sta nell’uso del fumetto come gancio culturale e lo sguardo su altre discipline in una proposta di qualità di prim’ordine», racconta Giulio De Vita, direttore artistico del Paff!, che aggiunge come «con la mostraThe Art of Aardman Exhibition, Shaun the Sheep & friendsraggiungiamo il culmine di questo percorso aprendo lo sguardo dal fumetto all’animazione di una delle case di produzione più celebri e apprezzate del mondo».
La mostra ripercorre la storia di Peter e David dal 1966, quando a 12 anni creano per gioco il loro primo cartone animato, che vendono per 15 sterline alla BBC, fino ad alcuni dei loro più iconici film in stop motion, in un viaggio che descrive tutto il processo di realizzazione cinematografica: un omaggio al genio artistico degli autori che, immagine per immagine, hanno dato vita a sculture in plastilina che hanno incantato – e continuano ad incantare – milioni di appassionati di ogni età in tutto il mondo.
Per la tappa pordenonese, il percorso si espande per includere alcuni incredibili contenuti visibili dal vivo per la prima volta, come alcune parti tratte dallo speciale musical delle feste Un pettirosso di nome Patty (2021), nominato agli Oscar® e ai BAFTA®, di cui sarà possibile vedere alcuni disegni e il pupazzo originale. Inoltre, sarà possibile vedere in anteprima nazionale la nuovissima serie CGI dello studio Lloyd of the Flies (2022) e lo spettacolo in stop motion per bambini nominato ai BAFTA® The Very Small Creatures (2021), mai distribuiti in Italia.
Peter Lord, regista, animatore, produttore e cofondatore di Aardman afferma: «In questa mostra vorremmo farvi soffermare lungo il percorso e condividere alcune delle nostre esperienze e farvi incontrare le persone la cui creatività ha reso quest’avventura possibile. Perché i bozzetti, i pupazzi e le scenografie che vedrete qui sono di per sé oggetti molto belli». E aggiunge: «Personalmente, adoro l’animazione in stop motion. Mi piace la sua possibilità di essere istintiva e dare l’impressione di essere io stesso a muovermi. Anzi, dirò di più, l’animazione in stop motion è una performance dal vivo. È l’attività più entusiasmate e impegnativa che io conosca. Come potrete vedere in questa mostra, offre un’immensa gioia, in un mondo magico e pieno di begli oggetti, circondati da un’arte incredibile creata e animata dai migliori artisti».
Dal disegno che vede nascere i personaggi sui taccuini, alla sperimentazione delle possibili sfumature di figure e ambienti, al lavoro di scrittura che coniuga narrazione e raffigurazione, alla scultura dei personaggi e la costruzione delle scenografie, la mostra grazie a un originale impianto scenografico prodotto dal museo, ricostruisce il rigoroso percorso formale degli Studios.
In mostra gli arnesi scoppiettanti di Wallace, l’orto di Gromit, i set del film di Shaun the Sheep, la macchina volante di Galline in fuga, il favoloso galeone di Pirati lungo 5 metri, insieme a più di 400 disegni, studi sui personaggi e sullo sfondo, acquerelli, storyboard, e l'album da disegno di Nick Park da studente, che contiene i primi disegni di Wallace & Gromit.
Lo stile Aardman, definito soprattutto per l’attenzione ad alcuni temi come il paesaggio britannico e la natura, le macchine – a volte ingegnose e irrazionali – le ambientazioni architettoniche dei dettagli fantasiosi, si rivela nel virtuosismo nella realizzazione di prototipi, la grande manualità e il piacere dell’invenzione, tratti condivisi da pupazzi e creativi, entrambi spesso impegnati a costruire con le loro mani le invenzioni più imprevedibili.
La magia del cinema anima questi piccoli mondi grazie alla luce, elemento unificatore del film, parte integrante del modo in cui un regista racconta e mette in scena una storia, frutto di una stretta collaborazione tra le sezioni cinematografica e artistica, e all’uso di un sistema simile a quello dei teatri, che consente di creare effetti estremamente precisi, grazie ai quali la luce struttura e movimenta lo spazio.
Per mostrare come si arriva al risultato sullo schermo, il percorso espositivo prevede l’allestimento di una scenografia del film Shaun, vita da pecora, creata appositamente dai tecnici delle luci dello studio Aardman per questa occasione, che permette di osservare l’importanza della luce nella realizzazione dei film in stop motion.
In mostra anche numerosi contenuti audiovisivi che consentono di immergersi nella dimensione creativa dello studio, con estratti dei film più famosi, più di 60 cortometraggi e lungometraggi, esilaranti pubblicità e videoclip.
Con Shaun the Sheep & Friends, il PAFF! apre le porte nella sua nuova veste di International Museum of Comic Art, che conta 2.200 metri quadrati di spazi espositivi e una collezione permanente con tavole di maestri e disegnatori iconici della nona arte.
Più di 200 opere originali e oltre 500 gli schizzi di autori come Andrea Pazienza, il maestro dei comics americani Art Spiegelman, il pioniere del fumetto italiano Benito Jacovitti, il “papà” dei Peanuts Charles M. Schulz. E ancora Carl Barks, Chester Gould, Floyd Gottfredson, George McManus, Giorgio Cavazzano, Hugo Pratt, Magnus, Milo Manara, Milton Caniff e Will Eisner, presentati attraverso sceneggiature, pubblicazioni rare, filmati, oggetti e cimeli provenienti da collezioni pubbliche e private internazionali.
Dopo Parigi, Francoforte, Melbourne e Seoul, la mostra arriva a Pordenone arricchita da preziosi inediti e con un nuovoimpianto espositivo, per offrire ai visitatori un viaggio nell’universo creativo di Peter Lord e David Sproxton, menti e anime degli Aardman Studios (che tra nomination e statuette hanno calcato il palco dell’Academy per ben 4 volte), attraverso più di 30 set cinematografici autentici, veri e propri capolavori di scultura.
«A soli 5 anni dalla sua apertura il PAFF! è oggi un punto di riferimento internazionale per il fumetto. La sua unicità sta nell’uso del fumetto come gancio culturale e lo sguardo su altre discipline in una proposta di qualità di prim’ordine», racconta Giulio De Vita, direttore artistico del Paff!, che aggiunge come «con la mostraThe Art of Aardman Exhibition, Shaun the Sheep & friendsraggiungiamo il culmine di questo percorso aprendo lo sguardo dal fumetto all’animazione di una delle case di produzione più celebri e apprezzate del mondo».
La mostra ripercorre la storia di Peter e David dal 1966, quando a 12 anni creano per gioco il loro primo cartone animato, che vendono per 15 sterline alla BBC, fino ad alcuni dei loro più iconici film in stop motion, in un viaggio che descrive tutto il processo di realizzazione cinematografica: un omaggio al genio artistico degli autori che, immagine per immagine, hanno dato vita a sculture in plastilina che hanno incantato – e continuano ad incantare – milioni di appassionati di ogni età in tutto il mondo.
Per la tappa pordenonese, il percorso si espande per includere alcuni incredibili contenuti visibili dal vivo per la prima volta, come alcune parti tratte dallo speciale musical delle feste Un pettirosso di nome Patty (2021), nominato agli Oscar® e ai BAFTA®, di cui sarà possibile vedere alcuni disegni e il pupazzo originale. Inoltre, sarà possibile vedere in anteprima nazionale la nuovissima serie CGI dello studio Lloyd of the Flies (2022) e lo spettacolo in stop motion per bambini nominato ai BAFTA® The Very Small Creatures (2021), mai distribuiti in Italia.
Peter Lord, regista, animatore, produttore e cofondatore di Aardman afferma: «In questa mostra vorremmo farvi soffermare lungo il percorso e condividere alcune delle nostre esperienze e farvi incontrare le persone la cui creatività ha reso quest’avventura possibile. Perché i bozzetti, i pupazzi e le scenografie che vedrete qui sono di per sé oggetti molto belli». E aggiunge: «Personalmente, adoro l’animazione in stop motion. Mi piace la sua possibilità di essere istintiva e dare l’impressione di essere io stesso a muovermi. Anzi, dirò di più, l’animazione in stop motion è una performance dal vivo. È l’attività più entusiasmate e impegnativa che io conosca. Come potrete vedere in questa mostra, offre un’immensa gioia, in un mondo magico e pieno di begli oggetti, circondati da un’arte incredibile creata e animata dai migliori artisti».
Dal disegno che vede nascere i personaggi sui taccuini, alla sperimentazione delle possibili sfumature di figure e ambienti, al lavoro di scrittura che coniuga narrazione e raffigurazione, alla scultura dei personaggi e la costruzione delle scenografie, la mostra grazie a un originale impianto scenografico prodotto dal museo, ricostruisce il rigoroso percorso formale degli Studios.
In mostra gli arnesi scoppiettanti di Wallace, l’orto di Gromit, i set del film di Shaun the Sheep, la macchina volante di Galline in fuga, il favoloso galeone di Pirati lungo 5 metri, insieme a più di 400 disegni, studi sui personaggi e sullo sfondo, acquerelli, storyboard, e l'album da disegno di Nick Park da studente, che contiene i primi disegni di Wallace & Gromit.
Lo stile Aardman, definito soprattutto per l’attenzione ad alcuni temi come il paesaggio britannico e la natura, le macchine – a volte ingegnose e irrazionali – le ambientazioni architettoniche dei dettagli fantasiosi, si rivela nel virtuosismo nella realizzazione di prototipi, la grande manualità e il piacere dell’invenzione, tratti condivisi da pupazzi e creativi, entrambi spesso impegnati a costruire con le loro mani le invenzioni più imprevedibili.
La magia del cinema anima questi piccoli mondi grazie alla luce, elemento unificatore del film, parte integrante del modo in cui un regista racconta e mette in scena una storia, frutto di una stretta collaborazione tra le sezioni cinematografica e artistica, e all’uso di un sistema simile a quello dei teatri, che consente di creare effetti estremamente precisi, grazie ai quali la luce struttura e movimenta lo spazio.
Per mostrare come si arriva al risultato sullo schermo, il percorso espositivo prevede l’allestimento di una scenografia del film Shaun, vita da pecora, creata appositamente dai tecnici delle luci dello studio Aardman per questa occasione, che permette di osservare l’importanza della luce nella realizzazione dei film in stop motion.
In mostra anche numerosi contenuti audiovisivi che consentono di immergersi nella dimensione creativa dello studio, con estratti dei film più famosi, più di 60 cortometraggi e lungometraggi, esilaranti pubblicità e videoclip.
Con Shaun the Sheep & Friends, il PAFF! apre le porte nella sua nuova veste di International Museum of Comic Art, che conta 2.200 metri quadrati di spazi espositivi e una collezione permanente con tavole di maestri e disegnatori iconici della nona arte.
Più di 200 opere originali e oltre 500 gli schizzi di autori come Andrea Pazienza, il maestro dei comics americani Art Spiegelman, il pioniere del fumetto italiano Benito Jacovitti, il “papà” dei Peanuts Charles M. Schulz. E ancora Carl Barks, Chester Gould, Floyd Gottfredson, George McManus, Giorgio Cavazzano, Hugo Pratt, Magnus, Milo Manara, Milton Caniff e Will Eisner, presentati attraverso sceneggiature, pubblicazioni rare, filmati, oggetti e cimeli provenienti da collezioni pubbliche e private internazionali.
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