Giuseppe Spagnulo e Carlo Zauli. Dialoghi, confronti ed eredità artistiche tra gli anni ’50 e ’90
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Giuseppe Spagnulo, Rosa Dei Venti, 1990
Dal 28 Maggio 2021 al 25 Giugno 2021
Faenza | Ravenna
Luogo: Museo Carlo Zauli
Indirizzo: Via della Croce 6
Curatori: Barbara Vincenzi
Costo del biglietto: Ingresso MCZ + visita guidata 10,00 euro + Ingresso MIC 5,00 euro. E’ necessaria la prenotazione via mail
Telefono per informazioni: +39 333 8511042
E-Mail info: museocarlozauli@gmail.com
La mostra vuole mettere in luce alcuni aspetti dei due grandi Maestri del ‘900: l’amicizia, nata tra Carlo Zauli e Pino Spagnulo negli anni di formazione faentina ‘50/58, e il confronto continuo, che va oltre gli anni giovanili, per proseguire in un dialogo costante costruito su affinità e sperimentazione, incontri, eredità estetiche e tragitti paralleli, che hanno portato entrambi a costruire percorsi internazionali.
Sono i primi anni ’50 quando il giovane Giuseppe Spagnulo arriva a Faenza per continuare gli studi artistici. Nato a Grottaglie (TA) nel 1936, celebre cittadina nota per la ceramica, muove i primi passi nella bottega del padre Vincenzo. La terracotta, il fango, le prime prove al tornio da giovanissimo sono all’origine della sua intera ricerca artistica. Gli anni faentini diventano fondamentali per raffinare la tecnica della ceramica presso Istituto Statale d’Arte Gaetano Ballardini, allievo del professor Angelo Bianchini. In questo ambiente magico, altro centro importante della ceramica ricco di stimoli culturali e artistici, cresce e matura artisticamente entrando in contatto con Nanni Valentini, Albert Diato, Carlo Zauli e il greco Panos Tsolakos.
In questa esposizione la scelta è ricaduta sulle opere di piccole e medie dimensioni che vanno dagli anni ‘50 a tutti gli anni ‘90, in una corrispondenza serrata con le opere in permanenza del Museo Zauli. Tra i suggestivi ambienti, i vecchi laboratori lasciati al loro stato originario e le cantine dove ancora sono presenti i sacchi antichi con le terre, si inseriscono le opere di Spagnulo quali: Struttura ascesa diagonale del ’71, al Tondo spezzato ruota anni ’90, fino al Cubo e alle Stele del 2000, passando per alcune carte degli anni eseguite tra il ’70 e il ‘90.
Il taglio intimo di accostamento all’interno del Museo Zauli esce poi dalle mura del Museo per completare il progetto proponendo una mostra diffusa nel territorio, dipanandosi poi negli spazi del vicinissimo MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche) e in alcuni luoghi della città in cui si trovano le sculture ambientali di Spagnulo e di Zauli e che arricchiscono il percorso del MAP, il museo all’aperto della città.
Saranno proposte alcune giornate dedicate a Visite Guidate Speciali che prevedono il seguente percorso: MCZ + MIC + luoghi in città.
Le giornate saranno sabato 29 maggio 2021 ore 10,30; sabato 5 giugno 2021 ore 10,30; sabato 12 giugno 2021 ore 10,30.
Sono i primi anni ’50 quando il giovane Giuseppe Spagnulo arriva a Faenza per continuare gli studi artistici. Nato a Grottaglie (TA) nel 1936, celebre cittadina nota per la ceramica, muove i primi passi nella bottega del padre Vincenzo. La terracotta, il fango, le prime prove al tornio da giovanissimo sono all’origine della sua intera ricerca artistica. Gli anni faentini diventano fondamentali per raffinare la tecnica della ceramica presso Istituto Statale d’Arte Gaetano Ballardini, allievo del professor Angelo Bianchini. In questo ambiente magico, altro centro importante della ceramica ricco di stimoli culturali e artistici, cresce e matura artisticamente entrando in contatto con Nanni Valentini, Albert Diato, Carlo Zauli e il greco Panos Tsolakos.
In questa esposizione la scelta è ricaduta sulle opere di piccole e medie dimensioni che vanno dagli anni ‘50 a tutti gli anni ‘90, in una corrispondenza serrata con le opere in permanenza del Museo Zauli. Tra i suggestivi ambienti, i vecchi laboratori lasciati al loro stato originario e le cantine dove ancora sono presenti i sacchi antichi con le terre, si inseriscono le opere di Spagnulo quali: Struttura ascesa diagonale del ’71, al Tondo spezzato ruota anni ’90, fino al Cubo e alle Stele del 2000, passando per alcune carte degli anni eseguite tra il ’70 e il ‘90.
Il taglio intimo di accostamento all’interno del Museo Zauli esce poi dalle mura del Museo per completare il progetto proponendo una mostra diffusa nel territorio, dipanandosi poi negli spazi del vicinissimo MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche) e in alcuni luoghi della città in cui si trovano le sculture ambientali di Spagnulo e di Zauli e che arricchiscono il percorso del MAP, il museo all’aperto della città.
Saranno proposte alcune giornate dedicate a Visite Guidate Speciali che prevedono il seguente percorso: MCZ + MIC + luoghi in città.
Le giornate saranno sabato 29 maggio 2021 ore 10,30; sabato 5 giugno 2021 ore 10,30; sabato 12 giugno 2021 ore 10,30.
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