Fotografia Europea in Biblioteca
Dal 04 Maggio 2013 al 16 Giugno 2013
Reggio nell'Emilia | Reggio Emilia
Luogo: Biblioteca Panizzi
Indirizzo: via Farini 3
Orari: 3 maggio 16-20; 4/5 maggio 10-20. Dal 10 maggio venerdì 19-23; sabato 10-23; domenica 10-21
Curatori: Laura Gasparini
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 7
Telefono per informazioni: +39 0522 456477
E-Mail info: marina.dacci@municipio.re.it
Sito ufficiale: http://panizzi.comune.re.it
La mostra propone all’attenzione del pubblico i quattro album fotografici dal titolo Turchia, Japan, China, Siam e una raccolta di immagini sciolte relative al Giappone della collezione di Maria Gigli Cervi Pansa (Parma, 1867- Cà del Vento, 1960) moglie dell’ambasciatore piemontese Alberto Pansa (Torino, 1844 – Roma, 1928). Alberto Pansa, figlio di Giuseppe e della reggiana Caterina Pirondi, si laurea in giurisprudenza a Torino e segue la carriera diplomatica viaggiando in Europa e in Oriente. Trascorse gli ultimi anni della sua vita, con la moglie e la figlia a Cà del Vento sull’ Appennino reggiano, dove custodiva la sua ricca biblioteca, le fotografie e oggetti preziosi acquistati durante i suoi numerosi viaggi. La biblioteca e le fotografie sono conservate, per volere della moglie Maria Gigli Cervi vedova Pansa, alla Biblioteca Panizzi mentre gli oggetti sono depositati presso i Musei Civici di Reggio Emilia.
Maria Gigli Cervi fu autrice di un diario, pubblicato a cura di E. Serra nel 1992 dal titolo In viaggio con un’ambasciatrice. Ricordi e testimonianze dalla belle epoque, che costituisce una delle testimonianze più veritiere di un mondo élitario che andava più o meno inconsciamente verso la carneficina della prima guerra mondiale e all’avvento del Fascismo. Donna intelligente, curiosa e aperta verso le novità, Maria Gigli Cervi contribuì notevolmente alla prestigiosa carriera diplomatica del marito che seguì nei suoi viaggi e nei suoi lunghi soggiorni all’estero. Alberto Pansa fu inviato straordinario e ministro plenipotenziario a Il Cairo (1892), a Costantinopoli (1884-1885 e 1895-1901), a Budapest (1886-1889), a Pechino (1890-1893), a Londra (1901-1906) e a Berlino (1906-1913). Nel 1912 si dimise da Ambasciatore perché non condivideva le linee aggressive del ministro San Giuliano. Maria Gigli Cervi, appassionata d’arte e di fotografia, documentò il suo viaggio e soggiorno in Cina e a Costantinopoli, acquistò le fotografie di Felice Beato per arricchire la sua collezione e numerose porcellane cinesi. Durante il soggiorno a Londra, invece Alberto e Maria formarono una ricca biblioteca con importanti edizioni con dediche e autografi degli scrittori anch’essa conservata alla Biblioteca Panizzi.
La mostra intende dare visibilità ai preziosi album fotografici dal titolo Turchia, con più di 100 fotografie al collodio di Callerio, Giappone, circa 120 albumine colorate all’anilina di Felice Beato, China, più di 80 fotografie all’albumina e cianotipi del viaggio di Maria Pansa, e Siam, album composto da 60 fotografie all’albumina di Lambert & C. e diverse realizzate dalla stessa Maria Gigli Cervi, nel contesto della collezione della famiglia Pansa restituendo il gusto, la curiosità e l’attenzione verso i diversi Paesi attraversati, oltre che uno sguardo su uno spaccato che rappresenta una più vasta cultura del viaggio e del collezionismo di fine Ottocento, di cui anche la fotgrafia fa parte.
Maria Gigli Cervi fu autrice di un diario, pubblicato a cura di E. Serra nel 1992 dal titolo In viaggio con un’ambasciatrice. Ricordi e testimonianze dalla belle epoque, che costituisce una delle testimonianze più veritiere di un mondo élitario che andava più o meno inconsciamente verso la carneficina della prima guerra mondiale e all’avvento del Fascismo. Donna intelligente, curiosa e aperta verso le novità, Maria Gigli Cervi contribuì notevolmente alla prestigiosa carriera diplomatica del marito che seguì nei suoi viaggi e nei suoi lunghi soggiorni all’estero. Alberto Pansa fu inviato straordinario e ministro plenipotenziario a Il Cairo (1892), a Costantinopoli (1884-1885 e 1895-1901), a Budapest (1886-1889), a Pechino (1890-1893), a Londra (1901-1906) e a Berlino (1906-1913). Nel 1912 si dimise da Ambasciatore perché non condivideva le linee aggressive del ministro San Giuliano. Maria Gigli Cervi, appassionata d’arte e di fotografia, documentò il suo viaggio e soggiorno in Cina e a Costantinopoli, acquistò le fotografie di Felice Beato per arricchire la sua collezione e numerose porcellane cinesi. Durante il soggiorno a Londra, invece Alberto e Maria formarono una ricca biblioteca con importanti edizioni con dediche e autografi degli scrittori anch’essa conservata alla Biblioteca Panizzi.
La mostra intende dare visibilità ai preziosi album fotografici dal titolo Turchia, con più di 100 fotografie al collodio di Callerio, Giappone, circa 120 albumine colorate all’anilina di Felice Beato, China, più di 80 fotografie all’albumina e cianotipi del viaggio di Maria Pansa, e Siam, album composto da 60 fotografie all’albumina di Lambert & C. e diverse realizzate dalla stessa Maria Gigli Cervi, nel contesto della collezione della famiglia Pansa restituendo il gusto, la curiosità e l’attenzione verso i diversi Paesi attraversati, oltre che uno sguardo su uno spaccato che rappresenta una più vasta cultura del viaggio e del collezionismo di fine Ottocento, di cui anche la fotgrafia fa parte.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family