Ivano Bolondi. I 5 continenti – Immagini come parole

© Ivano Bolondi | Ivano Bolondi, Asia

 

Dal 21 Ottobre 2017 al 28 Luglio 2018

Montecchio Emilia | Reggio Emilia

Luogo: Castello di Montecchio Emilia

Indirizzo: via A. D’Este 5

Enti promotori:

  • Città di Montecchio Emilia

Sito ufficiale: http://www.ivanobolondi-profetiinpatria.com



La rassegna “Profeti in patria – Cammini d’artista a Montecchio Emilia” giunge alla terza edizione, dedicata alla fotografia di Ivano Bolondi. Dopo il successo riscosso con Graziano Pompili ed Omar Galliani, il Comune di Montecchio Emilia sceglie come nuovo “profeta” Ivano Bolondi, fotografo originario di Montecchio Emilia, autore di immagini che, come parole, esplorano “I 5 continenti”. Da ottobre 2017 a luglio 2018, all’interno del Castello di Montecchio Emilia, saranno allestite cinque mostre fotografiche, dedicate ai cinque continenti: 

Europa” – dal 21 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018
"Africa" - dal 13 gennaio al 25 febbraio 2018
"Americhe" - dal 3 marzo all'8 aprile 2018
"Asia" - dal 14 aprile al 27 maggio 2018
"Oceania" - dall'8 giugno al 28 luglio 2018

Le mostre saranno presentate dal prof. Massimo Mussini.

«Il lungo percorso iniziato da Bolondi muovendo degli esempi narrativi di Cartier Bresson, spiega il critico fotografico, è approdato a una spiaggia da cui lo sguardo corre libero da condizionamenti e confini e non guarda soltanto la realtà per coglierne le forme, ma ne analizza i riflessi – percepibili e metaforici – dati dalla sovrapposizione fra realtà e sua immagine, propria del “rumore” visivo contemporaneo. In questo modo cerca di rispondere alla sfida del passaggio epocale segnato dalla fine del Modernismo, nato più di un secolo fa per adeguare le forme espressive allo sviluppo tecnologico e scientifico».

«Sono passati tre anni – scrive l’Assessore alla Cultura Angela Marchetti – da quando l’Amministrazione comunale di Montecchio Emilia ha deciso di sostenere la voce dei suoi artisti con l’iniziativa “Profeti in Patria”. L’idea era che la loro voce potesse chiamare nel deserto dei nostri tempi per suscitare un coro di voci, le voci di chi avrebbe accettato di entrare in dialogo con queste persone che non smettono di cercare di essere vive. Desiderio di conoscere e incontrare, pratica dell’accoglienza e del dialogo anche quando a dividerci sono i chilometri, la cultura, la tradizione, questo è ciò che l’opera di Ivano Bolondi riesce a comunicare. I fotografi che lavoreranno con lui a questo lungo anno insieme ricreeranno con tutti quelli che vorranno partecipare, nuove letture della realtà e nuovi intrecci di vite, di pensieri, di sentimenti per prendere Montecchio in una rete di immagini e parole che non lasci più nessuno a sentirsi escluso da un silenzio senza inviti. Prendiamo una fotografia oggi di Montecchio e scopriamo se si sarà modificata alla fine di questo viaggio».

Realizzato in collaborazione con Cinefotoclub Montecchio, in occasione del 35° Fotofestival, l’anno di Ivano Bolondi sarà arricchito da un ricco programma di iniziative rivolte a giovani, adulti, bambini e studenti. Ci saranno serate dedicate a fotografi, viaggiatori, registi, critici, unitamente a proiezioni, workshop, laboratori, progetti musicali e residenze d’artista, per vedere, e sentire, il territorio con occhi nuovi.

Ivano Bolondi vive a Montecchio Emilia (Reggio Emilia) dove è nato. Fotografa dagli inizi degli anni Settanta. Dai primi anni Ottanta ottiene importanti riconoscimenti in Italia e all’estero. Nel 1992 gli è stata conferita dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) l’onorificenza AFI (Artista Fotografo Italiano). È stato designato dalla FIAF Autore dell’anno 2005 e Maestro della Fotografia Italiana (MFI) nel 2007. Sue opere sono conservate presso l’Istituto di Cultura Brasile – Italia di Recife, l’Accademia Carrara di Bergamo, il CSAC (Centro Studi Archivio della Comunicazione) dell’Università di Parma, il MiM – Museum in Motion di S. Pietro in Cerro di Piacenza, la Casa Reale della Thailandia, ed in Birmania presso la residenza di Aung San Suu Kyi (Premio Nobel per la pace nel 1991). Le sue fotografie sono state oggetto di numerose esposizioni e sono state pubblicate su diversi libri, monografie, riviste, testi universitari.


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