Augusto Gennari. Mensolari
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Augusto Gennari. Mensolari, Galleria Comunale S.Croce, Cattolica (RN)
Dal 15 Dicembre 2013 al 09 Febbraio 2014
Cattolica | Rimini
Luogo: Galleria Comunale S.Croce
Indirizzo: via Pascoli 21
Orari: venerdì sabato e domenica 16-19
Curatori: Annamaria Bernucci, Gian Piero Gabellini
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura del Comune di Cattolica
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 054 1966603
E-Mail info: museo@cattolica.net
Sito ufficiale: http://www.cattolica.net
Si inaugura sabato 14 dicembre 2013 alle ore 18 alla Galleria Comunale S.Croce di Cattolica la mostra dell’artista Augusto Gennari (1943-2013) dal titolo Mensolari, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cattolica. La mostra sarà anticipata dalla proiezione del video L’immersionista (2007) che si terrà al Teatro Snaporaz alle ore 16,30 alla presenza dell’Assessore alla Cultura Anna Sanchi. I due eventi, collegati tra loro, intendono rendere omaggio all’attività del pittore e scultore Augusto Gennari recentemente scomparso.
Mensolari è il titolo che Gennari diede ad un progetto a lungo custodito, composto da disegni e sculture in cui si ritrovano tutti gli slanci e le riflessioni legati al tema della memoria e del tempo che da anni andava elaborando e a cui dedicò cicli ricorrenti e ininterrotti di lavoro sia pittorici che scultorei.
Giocando sulla parola mensolari, la sua attenzione si era rivolta al portato religioso e poetico degli antichi lari, ai custodi inviolabili della casa e della pace domestica. La tensione contenuta in questa sua adesione al tema del sacro e degli arcani testimoni che governano e proteggono le nostre esistenze, si esprime in modo malinconico e magico, gioioso e lirico, con l’utilizzo di carte povere come supporto ai disegni a carboncino e con la realizzazione di piccole terrecotte che nella concretezza effimera della materia stanno a rammentarci la fragilità dell’uomo, Animato da una tensione e ricerca del vero che Gennari è sempre riuscito a piegare ad una dimensione visionaria e a tratti onirica, concepì i suoi ‘custodi della memoria’ come idoli e numi da collocarsi sui piani e sulle diagonali di piccole mensole, sorta di laici altari che innescano relazioni spaziali e visive e ironici ammiccamenti.
La mostra intende proporre un itinerario fatto di sculture, pitture e disegni preparatori coevi alle plastiche (2001-2012) presupponendo e seguendo idealmente l’implicita regia dell’artista. La sua scultura nasce ‘dentro’, da un gesto ‘primario’, passa per un’elaborazione antropomorfa e si traduce in volti e figure dalle fattezze arcaiche, dotate di antica innocenza, lo sguardo smarrito, stupito, talvolta ironico, dalla malinconica fuggevolezza, la silenziosa contemplazione verso lo scorrere della vita, come esistenze sospese. Non si fatica, scorrendo l’opera di Gennari, a comprendere che in questa moltitudine di figure disegnate e plasmate, abbia voluto indicare in senso più generale il destino e il volto dell’umanit
Il video che verrà proiettato al Teatro Snaporaz alle 16, 30 racconta del recupero e della trasformazione di un enorme tronco e radice di salice spiaggiato tra i ciottoli di Vallungola nel 2006 divenuto scultura antropomorfa di oltre 4 metri, dal titolo l’Immersionista. Molteplici i significati simbolici che l’artista ha inteso attribuire all’opera cui era particolarmente legato.
Interamente girato all’aperto, sulla riva del mare, nei mesi durante i quali Gennari si adoperò per trasformare il tronco nella grande scultura, il filmato, di circa 15 minuti, curato e montato da Leonardo Nobili, narra della passione dell’artista Gennari nel manipolare materie tenere e povere (come il legno) e della sua sfida nel ‘cavar forma’ dalle forme della natura.
Mensolari è il titolo che Gennari diede ad un progetto a lungo custodito, composto da disegni e sculture in cui si ritrovano tutti gli slanci e le riflessioni legati al tema della memoria e del tempo che da anni andava elaborando e a cui dedicò cicli ricorrenti e ininterrotti di lavoro sia pittorici che scultorei.
Giocando sulla parola mensolari, la sua attenzione si era rivolta al portato religioso e poetico degli antichi lari, ai custodi inviolabili della casa e della pace domestica. La tensione contenuta in questa sua adesione al tema del sacro e degli arcani testimoni che governano e proteggono le nostre esistenze, si esprime in modo malinconico e magico, gioioso e lirico, con l’utilizzo di carte povere come supporto ai disegni a carboncino e con la realizzazione di piccole terrecotte che nella concretezza effimera della materia stanno a rammentarci la fragilità dell’uomo, Animato da una tensione e ricerca del vero che Gennari è sempre riuscito a piegare ad una dimensione visionaria e a tratti onirica, concepì i suoi ‘custodi della memoria’ come idoli e numi da collocarsi sui piani e sulle diagonali di piccole mensole, sorta di laici altari che innescano relazioni spaziali e visive e ironici ammiccamenti.
La mostra intende proporre un itinerario fatto di sculture, pitture e disegni preparatori coevi alle plastiche (2001-2012) presupponendo e seguendo idealmente l’implicita regia dell’artista. La sua scultura nasce ‘dentro’, da un gesto ‘primario’, passa per un’elaborazione antropomorfa e si traduce in volti e figure dalle fattezze arcaiche, dotate di antica innocenza, lo sguardo smarrito, stupito, talvolta ironico, dalla malinconica fuggevolezza, la silenziosa contemplazione verso lo scorrere della vita, come esistenze sospese. Non si fatica, scorrendo l’opera di Gennari, a comprendere che in questa moltitudine di figure disegnate e plasmate, abbia voluto indicare in senso più generale il destino e il volto dell’umanit
Il video che verrà proiettato al Teatro Snaporaz alle 16, 30 racconta del recupero e della trasformazione di un enorme tronco e radice di salice spiaggiato tra i ciottoli di Vallungola nel 2006 divenuto scultura antropomorfa di oltre 4 metri, dal titolo l’Immersionista. Molteplici i significati simbolici che l’artista ha inteso attribuire all’opera cui era particolarmente legato.
Interamente girato all’aperto, sulla riva del mare, nei mesi durante i quali Gennari si adoperò per trasformare il tronco nella grande scultura, il filmato, di circa 15 minuti, curato e montato da Leonardo Nobili, narra della passione dell’artista Gennari nel manipolare materie tenere e povere (come il legno) e della sua sfida nel ‘cavar forma’ dalle forme della natura.
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