A day of remembrance. Incontro di studio in memoria di Irving Lavin
Dal 23 Marzo 2020 al 24 Marzo 2020
Roma
Luogo: Galleria Borghese
Indirizzo: piazzale Scipione Borghese 5
Sito ufficiale: http://www.galleriaborghese.it
La Galleria Borghese vuole rendere omaggio agli studi e alla figura di Irving Lavin in uno dei luoghi da lui certamente più amati e spesso al centro delle sue ricerche.
Con un’iniziativa che ha origine dal pensiero di Marilyn Aronberg Lavin con Anna Coliva, Marcello Fagiolo e Claudio Strinati, si svolgeranno due giornate di studio, lunedì 23 marzo presso la Galleria Borghese e martedì 24 marzo presso il Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma - Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, nelle quali si intende proporre una serie di brevi interventi su tematiche pertinenti soprattutto al Barocco romano, in relazione agli studi di Lavin, o di testimonianze rivolte alla persona e all’attività del grande studioso.
Alla giornata del 23 marzo alla Galleria Borghese saranno presenti Marilyn Aronberg Lavin, storica dell’arte, Anna Coliva, Direttrice della Galleria, Marcello Fagiolo, presidente del Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma, Claudio Strinati, storico dell’arte.
Tra i relatori Claudia Cieri Via, Sapienza Università di Roma; Anna Lo Bianco, storica dell’arte; Francesco Petrucci, Palazzo Chigi, Ariccia; Horst Bredekamp, Humboldt Universität zu Berlin; Tod Marder, The State University of New Jersey. Ha inviato una sua relazione Ann Sutherland Harris, University of Pittsburgh.
Gli studi di Irving Lavin (Saint Louis, Missouri, 14 dicembre 1927 - Princeton, New Jersey, 3 febbraio 2019) sono fondamentali per la storia dell’arte e della cultura. Rivolte inizialmente anche all’arte tardoantica, le sue ricerche si orientano soprattutto sull’arte italiana del Cinquecento e del Seicento per incentrarsi in particolare, dagli anni Sessanta del XX secolo, sul barocco romano. Lavin interpreta la relazione tra contenuto e forma attraverso un metodo complesso e filologicamente rigoroso ma insieme innovativo e vivace, fondato sull’indagine degli aspetti storici, documentari, formali, iconografici, sullo studio delle fonti, esaminando problemi di recezione e contesto culturale e sociale. Sono centrali gli studi su Bernini, che comprendono anche numerose e interessanti integrazioni del catalogo dell’artista, del quale Lavin è stato un interprete imprescindibile. Si ricordano, tra gli altri, Bernini and the Crossing of St. Peter’s (1968) e Bernini and the Unity of the Visual Arts (1980) testo definitivo di riferimento per gli studi sull’artista; ma i suoi vasti interessi si estendono fino all’arte contemporanea, con saggi su Picasso, Jackson Pollock, Frank Gehry.
Su Bernini ha curato la mostra itinerante Drawings by Gianlorenzo Bernini from the Museum der bildenden Künste, tenuta nel 1981-82 negli Stati Uniti, e il volume di studi Gianlorenzo Bernini. New aspects of his art and thought (1985, con un suo saggio). Ha curato, tra l'altro, gli atti del 26° Congresso internazionale di storia dell'arte World art. Themes of unity in diversity (1989) e il volume Meaning in the visual arts: views from outside. A centennial commemoration of Erwin Panofsky (1892-1968) (1995).
Tra le tante pubblicazioni si possono ricordare Past present. Essays on historicism in art from Donatello to Picasso (raccolta di saggi, 1993); The crisis of art history (1996), personale contributo alla critica d’arte; Santa Maria del Fiore: Il Duomo di Firenze e la Vergine Incinta (1999); Caravaggio e La Tour: La Luce Occulta di Dio (2000); le raccolte Visible Spirit: The Art of Gianlorenzo Bernini (2007-09); Bernini at St. Peter’s: The Pilgrimage (2012); The Art of Art History, edita in italiano con il titolo L’arte della storia dell’arte (2008).
Dopo gli studi alla Washington University di St. Louis (1945-48), alla Cambridge University (1948-49, con B. Russell), all'Institute of Fine Arts di New York (1952) e alla Harvard University (1953-55), Irving Lavin è stato professore di Storia dell'arte alla New York University (1963-73) e, dal 1973, all'Institute for Advanced Study a Princeton, di cui dal 2001 è stato Professore emerito.
Presidente del Comité International d'histoire de l'art (1986-89), ha incentivato gli studi e contribuito allo sviluppo di centri di ricerca sulla storia dell’arte e dell’architetura. Socio straniero dell'Accademia nazionale dei Lincei (1986) e accademico d'onore (1986) dell'Accademia Clementina di Bologna, èstato insignito di importanti riconoscimenti, come il premio Daria Borghese (1981) per il suo studio Bernini and the unity of the visual arts e il Premio internazionale Galileo Galilei (2005).
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