A Sud del Museo

A Sud del Museo, Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, Roma
Dal 29 Maggio 2014 al 18 Giugno 2014
Roma
Luogo: Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
Indirizzo: piazza Guglielmo Marconi 8
Orari: mar-dom 9-20
Curatori: Emilia De Simoni, M. Letizia Campoli
Telefono per informazioni: +39 06 5926148
E-Mail info: ic-d@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.idea.mat.beniculturali.it
La mostra dossier “A Sud del Museo” rientra nell’ambito delle iniziative espositive che il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari ha avviato nel 2013 con la finalità di presentare, in percorsi tematici periodici, alcuni esemplari tratti dalle collezioni conservate nei depositi museali. La riproposizione degli oggetti alla pubblica fruizione è iniziata con l’artigianato sardo e prosegue nel 2014 con una mostra dedicata alle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia.
“Mio sud, / mezzogiorno / potente di cicale” scriveva il poeta calabrese Franco Costabile: in letteratura e in antropologia il Sud è stato spesso rappresentato come un territorio fortemente evocativo, una sorta di alterità colorata e luminosa, spesso accompagnata da venature di arcaicità.
“A Sud del Museo” intende offrire, attraverso l’esposizione di costumi, maschere, oggetti devozionali, cartelloni di cantastorie, strumenti di lavoro e manufatti artigianali, un itinerario visivo in cui si intrecciano temi del quotidiano e del festivo, episodi delle vite individuali raccontati negli ex voto: grazie ricevute, interventi salvifici di figure religiose che, dall’alto, governano il rischio dell’esistere. Un esistere, nel Sud, che è anche gioiosità e ironia delle maschere carnevalesche, delle marionette allusive, e sapiente bellezza di opere uniche prodotte tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.
Mostra dossier a cura di Emilia De Simoni
Mostra di grafica a cura di M. Letizia Campoli
Direzione tecnica: Stefano Sestili
Allestimento, restauro e conservazione: Roberta Scoponi, Nicolò Giacalone
Collaborazione all’allestimento: Franco Rossi Gandin
Didascalie: Francesca Montuori
Verifiche inventariali: Giuliana Barilà
IL MUSEO SI RACCONTA
presentazione dei nuovi percorsi informativi, descrittivi e multimediali per le sale espositive del Museo.
Comunicare i contenuti di un museo con parole semplici e chiare, affidarle ad una grafica piacevole ed evocativa, arricchita da grandi riproduzioni di foto storiche dagli archivi del Museo, e da echi sonori – selezionati dal fondo audiovisivo dell’Istituto - evocativi di ambienti e contesti storici oggi perduti: è il Museo si racconta, un programma di rinnovamento dell’intero apparato didattico-descrittivo, per una migliore fruizione e accoglienza del pubblico. Sia quello italiano che quello straniero, grazie ai testi in doppia lingua, italiano e inglese.
Il percorso espositivo del Museo sarà vivacizzato da note di colore, e da segni visivi e letterari ad un tempo: le sale saranno caratterizzate da tendaggi con versi poetici che rimandano ai vari temi dei percorsi espositivi. "Noi non ci bagneremo /sulle spiagge/ a mietere andremo noi/ e il sole ci cuocerà/ come la crosta del pane": sono parole di Rocco Scotellaro, che ci introducono al tema, antico quanto l’uomo, della panificazione e del nutrimento come frutto del lavoro dei campi. Il Museo si racconta, un percorso di conoscenza ed emozione nel nostro passato, per una visita museale che coinvolga il nostro presente.
“Mio sud, / mezzogiorno / potente di cicale” scriveva il poeta calabrese Franco Costabile: in letteratura e in antropologia il Sud è stato spesso rappresentato come un territorio fortemente evocativo, una sorta di alterità colorata e luminosa, spesso accompagnata da venature di arcaicità.
“A Sud del Museo” intende offrire, attraverso l’esposizione di costumi, maschere, oggetti devozionali, cartelloni di cantastorie, strumenti di lavoro e manufatti artigianali, un itinerario visivo in cui si intrecciano temi del quotidiano e del festivo, episodi delle vite individuali raccontati negli ex voto: grazie ricevute, interventi salvifici di figure religiose che, dall’alto, governano il rischio dell’esistere. Un esistere, nel Sud, che è anche gioiosità e ironia delle maschere carnevalesche, delle marionette allusive, e sapiente bellezza di opere uniche prodotte tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.
Mostra dossier a cura di Emilia De Simoni
Mostra di grafica a cura di M. Letizia Campoli
Direzione tecnica: Stefano Sestili
Allestimento, restauro e conservazione: Roberta Scoponi, Nicolò Giacalone
Collaborazione all’allestimento: Franco Rossi Gandin
Didascalie: Francesca Montuori
Verifiche inventariali: Giuliana Barilà
IL MUSEO SI RACCONTA
presentazione dei nuovi percorsi informativi, descrittivi e multimediali per le sale espositive del Museo.
Comunicare i contenuti di un museo con parole semplici e chiare, affidarle ad una grafica piacevole ed evocativa, arricchita da grandi riproduzioni di foto storiche dagli archivi del Museo, e da echi sonori – selezionati dal fondo audiovisivo dell’Istituto - evocativi di ambienti e contesti storici oggi perduti: è il Museo si racconta, un programma di rinnovamento dell’intero apparato didattico-descrittivo, per una migliore fruizione e accoglienza del pubblico. Sia quello italiano che quello straniero, grazie ai testi in doppia lingua, italiano e inglese.
Il percorso espositivo del Museo sarà vivacizzato da note di colore, e da segni visivi e letterari ad un tempo: le sale saranno caratterizzate da tendaggi con versi poetici che rimandano ai vari temi dei percorsi espositivi. "Noi non ci bagneremo /sulle spiagge/ a mietere andremo noi/ e il sole ci cuocerà/ come la crosta del pane": sono parole di Rocco Scotellaro, che ci introducono al tema, antico quanto l’uomo, della panificazione e del nutrimento come frutto del lavoro dei campi. Il Museo si racconta, un percorso di conoscenza ed emozione nel nostro passato, per una visita museale che coinvolga il nostro presente.
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