Abruzzo 1935 – Afghanistan 1978. Fotografie di Pasquale e Riccardo De Antonis

© Pasquale e Riccardo De Antonis

 

Dal 27 Gennaio 2016 al 17 Febbraio 2016

Roma

Luogo: Acta International

Indirizzo: via Panisperna 82-83

Orari: martedì-sabato 15:30-19:30

Curatori: Diego Mormorio

Telefono per informazioni: +39 06 4742005

E-Mail info: info@actainternational.it

Sito ufficiale: http://www.actainternational.it



La mostra nasce dai ricordi di Riccardo. Quando, al suo rientro dall'Afghanistan, mostra al padre le fotografie prese durante il viaggio, Pasquale, osservandole - così Riccardo rammenta - non potè fare a meno di notare come in quei volti, in quei paesaggi, in quelle atmosfere, gli sembrasse di poter ravvisare " qualcosa " del suo Abruzzo, come lo aveva rappresentato tanti anni addietro, nei suoi  ben noti lavori fotografici di indagine etnografica.
Da qui il legame tra Abruzzo e Afghanistan che dà il titolo alla mostra: paesi e tempi così lontani tra loro ma entrambi con quel "quid" universalmente poetico che li accomuna.
La mostra è composta di circa 26 immagini: tutte vintage b/n quelle di Pasquale, quasi tutte inedite e a colori quelle di Riccardo.
(ACTA International)

Pasquale De Antonis nasce a Teramo nel 1908,inizia la sua attività di fotografo nel 1928 a Pescara.
Nel 1935 realizza delle importanti fotografie etnografiche sulle feste di Rapino,Spoltore,Pretoro e S.Gabriele considerate da Annabella Rossi come i primi reportage etnografici insieme a quello di PozziBellini sul Pianto delle Zitelle.Tra il 1930 e 40 ricerca sul ritratto ed il colore producendo immagini dipinte su foto in bianco e nero con una tecnica speciale a base di viraggi,colori a matita uniti con aniline e olio (vedi Photo n.162 dic.1968
Sempre di questi anni è una documentazione storica con foto di architettura e paesaggio su Pescara dell’epoca di D’annunzio anche queste con interventi cromatici.
Interessante per le innovazioni e la ricerca nelle tecniche dell’inquadratura dell’illuminazione è il suo lavoro fino al 1938, specialmente per l’industria,lo sport ed in particolare per le corse di F1 Coppa acerbo.
Partecipa con splendidi ritratti al concorso naz.fotografico del 1933 al I salone della fotografia di Vienna 1934 e XXXI salone di Arte fotografica di Parigi del 1936.
Nel 1939 si trasferisce a Roma in P.di Spagna dove avrà il suo studio fino 1990
Tra il 1947 e 1952 esegue per i testi di Irene Brinn dei servizi di Alta Moda Italiana documentandone la nascita. In questi anni lavora con Luchino Visconti fotografando i suoi spettacoli di teatro e per tutti i maggiori artisti di teatro di quel momento. Continua la sua ricerca sul ritratto fotografando i suoi amici artisti delle arti visive, letterarie e musicale come Afro,Calder,Caporossi,Flaiano,Alvaro,Pratolini,Petrassi.
Tra il 1951 e 1957 realizza delle fotografie astratte che espone alla Gall.dell Obelisco presentano le due mostre Cagli e Sinisgalli.
Dal 1960 inizia il suo lavoro dedicato all’editoria sulle Opere d’arte con grandi servizi come LaCappella Sistina per Rizzoli o i Mosaici Paleocristiani per il Poligrafico dello Stato.
A metà degli anni 70 partecipa per la fotografia alle ricerche di lavoro intercodice del Gruppo Altro con Perilli nell’ambito del teatro sperimentale.
Si spegne a Roma nel 2001

Riccardo De Antonis nasce il 22 dicembre 1952 a Roma, dove vive e lavora. All’inizio degli anni Settanta prende ad occuparsi di fotografia professionale, collaborando con il padre Pasquale nel noto studio di Piazza di Spagna, contemporaneamente, fino al ’76, frequenta l’Istituto di Storia dell’Arte della Sapienza e in particolare le lezioni di Storia del Teatro.
Nel 1977 gli viene affidato l’incarico della documentazione fotografica dei beni demoantropologici del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, a seguito di questa collaborazione, durata sino al 1997, si specia~ lizza nella fotografia di reportage antropologico, continuando l’esperienza del padre in questo settore. Nel 1978 partecipa al Convegno che si tiene a Modena sulla Fotografia come Bene Culturale con un intervento sul tema della Lettura e utilizzo multiplo di un’immagine fotografica dei fondi storìci realizzata in grande formato.
Con il M.N.A.T.P. realizza le campagne fotografiche di molti cataloghi sulle collezioni di oreficeria (L’Ornamento Prezioso, Roma, De Luca/ Leonardo, Mondadori, 1986), ceramica, fischietti, pani e dolci devozionali. Nel 1999 per il libro sulle Feste Giocate, edito da De Luca, realizza nuovi reportage e si confronta con le fotografie di due maestri come Giueppe Primoli per la festa delle bambine di Ariccia e Pasquale De Antonis per il Lupo di Pretoro e le Verginelle di Rapino. Tra il 1987 e il 1990 produce circa 15.000 immagini sulle collezioni di Piemonte e Valle d’Aosta del M.N.A.T.P., finalizzate a una mostra, catalogo e videodisco, esperienza ripetuta con i Musei Trentini per circa 35.000 immagini di storia naturale, reperti preistorici e numismatica. In seguito la sua attività si estende alla riproduzione per volumi di storia dell’arte con importanti case editrici, collezioni private e, dal ’90 al.’92, per i cataloghi della casa d’aste romana Christies.
Tra il 1978 e il 1985 fotografa il teatro contemporaneo tra Roma e Milano e riprende circa 400 spettacoli italiani e stranieri per un totale di oltre 5.000 immagini; parte di questo lavoro viene selezionato ed esposto nel 1984 a Roma, alla Sala Barbo di Palazzo Venezia e nel 2003 diviene oggetto di una nuova mostra Ieri e l’altroieri. Immagini di teatro di Pasquale e Riccardo De Antonis, presso la Libreria Feltrinelli di Genova e il Politeama Genovese, a cura del Museo Biblioteca dell’Attore di Genova.Nel 2004 ancora a Genova nell’ambito delle manifestazioni per Genova04 capitale della cultura europea pubblica il libro “Luce fisicità e spazio del teatro”.
Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta realizza alcuni repor­tage all’estero, in particolare in Nepal, Marocco, Turchia, Iran e Afghanistan. In qualità di curatore dell’archivio del padre, ha organizzato numerose mostre e pubblicazioni,tra le più recenti per la città di Teramo, sulle fotografie astratte (testo di Diego Mormorio),per il I Festival della fotografia di Roma e ultimamente nel 2008 organizza la grande mostra sulle fotografie di moda alla Calcografia Nazionale di Roma.Espone i suoi lavori in gallerie come La Moserrato900 di Vincenzo Mazzarella ad esempio la mostra “Portrait”sui ritratti degli artisti romani acquisita totalmente dalla collezione Jacorossi,nel 2009 realizza il catalogo per la mostra Cinquant’anni di civetteria per la ADSI del Molise e espone le sue opere nella grande monografica a Pescara nel Palazzo ell’exAurum. Dal 1996 è docente di fotografia presso l’Istituto “Quasar” di Roma per i corsi di Fotografia digitale, Multimedia ,Habitat, Hipergraphic e Architettura virtuale.
Inaugurazione 27 gennaio, ore 18:30

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