Alla scoperta dell’Arabia Saudita. La terra del dialogo e della cultura
Dal 04 Ottobre 2013 al 30 Novembre 2013
Roma
Luogo: Complesso Monumentale del Vittoriano
Indirizzo: piazza dell’Ara Coeli 1
Orari: da lunedì a giovedì 9.30-18.30; venerdì, sabato e domenica 9.30-19.30
Curatori: Ali I. Al-Ghabban
Enti promotori:
- Commissione Saudita per il Turismo e le Antichità del Regno dell’Arabia Saudita
- Reale Ambasciata dell’Arabia Saudita
- Ministero degli Affari Esteri
- Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
- Roma Capitale
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 6780664/ 328 4116985
E-Mail info: p.polidoro@comunicareorganizzando.it
Sito ufficiale: http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW516767&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode
«Questa esposizione – ha detto Sua Altezza Reale Principe Sultan bin Salman bin Abdulaziz al-Saud, Presidente della Commissione Saudita per il Turismo e le Antichità - è il risultato dell’appello al dialogo avviato e condotto dal Custode delle Due Sacre Moschee, re Abdullah bin Abdulaziz, per favorire la conoscenza delle reciproche culture in un clima di fiducia e collaborazione».
L’esposizione, promossa dalla Commissione Saudita per il Turismo e le Antichità del Regno dell’Arabia Saudita in collaborazione con la Reale Ambasciata dell’Arabia Saudita, e realizzata con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Roma Capitale, propone oltre centocinquanta reperti, manufatti e oggetti preziosi, mai esposti al di fuori del territorio arabo, provenienti dal Museo Nazionale di Riyad e gentilmente concessi in prestito dalla Commissione Saudita per il Turismo e le Antichità del Regno dell’Arabia Saudita. Un patrimonio ricchissimo che giunge a Roma per dare l’opportunità a un vasto pubblico di riscoprire e promuovere le antiche relazioni di amicizia e gli scambi culturali, economici e politici che hanno interessato l’Italia e l’Arabia Saudita nel corso dei secoli.
«I romani e i turisti conosceranno così la storia e la cultura millenaria di questo bellissimo Paese, crocevia di civiltà diverse, correnti culturali, commerciali e religiose, che con l’esposizione di oltre 160 reperti, manufatti e oggetti sacri, mai mostrati prima, catturano l’animo con fascinazione e sorpresa», ha sottolineato il Sindaco di Roma Ignazio Marino inaugurando la mostra.
“Alla scoperta dell’Arabia Saudita. La terra del dialogo e della cultura” è curata dal Prof. Ali I. Al-Ghabban, vice-presidente per le Antichità e i Musei della Commissione Saudita per il Turismo e le Antichità. Il coordinamento generale è di Alessandro Nicosia. L’organizzazione e la realizzazione sono di Comunicare Organizzando.
La mostra
I preziosi tesori archeologici dell’Arabia Saudita rappresentano uno straordinario patrimonio culturale. La ricchezza e la varietà di questo patrimonio sono l’espressione di una cultura antica, formata in una zona situata tra Oriente e Occidente, scenario di eventi storici che l’hanno resa naturale protagonista e crocevia di civilizzazioni e tradizioni.
In un suggestivo percorso cronologico, che dalla Preistoria accompagna il visitatore fino alla proclamazione del Regno di Arabia Saudita (1932), si passa attraverso l’Arabia pre-islamica e il primo periodo islamico. Sono esposti reperti risalenti alle origini dell’uomo, dal Paleolitico al Neolitico, e dall’età arcaica e classica (con vasi, manufatti, statue e monete del periodo ellenistico e romano) all’età contemporanea, raccontata attraverso oggetti relativi alla vita quotidiana e alle tradizioni della società attuale.
L’esposizione – che rientra negli eventi organizzati dall’1 al 5 ottobre a Roma per la celebrazione degli 80 anni di relazioni diplomatiche - dimostra inoltre che le relazioni tra l’Italia e l’Arabia hanno origini antiche: al I secolo a.C. risalgono non solo gli scambi economici e politici, ma anche quelli culturali e artistici. Monete di conio romano, sculture e manufatti dell’epoca venuti alla luce grazie alle attività di scavo nel territorio arabo e qui esposte, sono testimoni di questo scambio, rinnovato nella volontà di dialogo tra i popoli e di accoglienza delle culture promosso dal Custode delle due Sacre Moschee, Re Abdullah bin Abdulaziz, nel momento in cui il regno dell’Arabia Saudita sta impiegando grandi risorse per la conservazione del patrimonio e per la promozione della cultura saudita.
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