ARTCITY Estate 2017
Dal 20 Maggio 2017 al 21 Settembre 2017
Roma
Luogo: Sedi varie
Indirizzo: sedi varie
Enti promotori:
- Polo Museale del Lazio
ARTCITY cosa? ARTCITY è un progetto organico di iniziative culturali. Nato nei musei e per i musei, unisce sotto un ombrello comune oltre 100 iniziative di arte, architettura, letteratura, musica, teatro, danza e audiovisivo. ARTCITY chi? ARTCITY è realizzato dal Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli. ARTCITY quando? Il programma copre l’intera estate 2017, dal 20 maggio al 21 settembre. ARTCITY dove? Gli eventi e le iniziative si svolgono nei musei e luoghi di cultura del Polo Museale del Lazio. ARTCITY perché? Il programma promuove e valorizza i luoghi del Polo Museale del Lazio.
ARTCITY nasce da una domanda concreta del pubblico di Roma e delle altre città del Lazio. Specie in estate, turisti e cittadini percepiscono in termini allargati e quasi liquidi gli spazi, i modi e i tempi della cultura. Il Polo Museale del Lazio risponde a questa domanda con un programma di ampio respiro, che mette al centro i musei dello Stato. ARTCITY, appunto. I principi metodologici della ‘Nuova Museologia’ servono dunque a spalancare i confini del Museo, aprendoli ulteriormente all’arte e alla cultura. ARTCITY tiene conto dei flussi dei visitatori in ciascun luogo del Polo, ma supera i pregiudizi gerarchici fra ‘centro’ e ‘periferia’. Alla base vi è difatti una concezione organica e globale del Lazio, collegato nei suoi vari centri di trasmissione e ricezione anche grazie all’impiego della rete e dei social.
Valorizzare il patrimonio dei musei e di altri importanti luoghi di cultura a Roma e nel Lazio. Promuoverne la visita e l’utilizzo presso il pubblico interno ed esterno. Questi dunque gli obiettivi del progetto. Contenuti nuovi fanno scoprire e conoscere meglio i contenitori; o magari – perché no? – anche il contrario.
In ARTCITY tutto viene incontro alle esigenze del pubblico moderno dei musei. I suoi oltre 100 eventi sono dunque modulati per soddisfare gusti e livelli di fruizione diversi. D’altro canto – come già accaduto nel 2016 – il fulcro museologico consente di mantenere un solo punto fermo: l’alto livello di qualità.
L’audiovisivo, che parte proprio a Palazzo Venezia con un’installazione di Luca Brinchi e Daniele Spanò (Scheda 1), si snoda attraverso la mostra al Vittoriano su Anna Magnani a cura di Mario Sesti (Scheda 2), la rassegna dei suoi film (Scheda 3) e quella dei documentari selezionati da Giuliano Montaldo (Scheda 4), fino a Il palazzo del tempo di Daniele Ciprì sulla storia centenaria di Palazzo Venezia (Scheda 5).
L’arte e l’architettura sono protagoniste nella mostra internazionale su Giorgione da Castelfranco a cura di Enrico Maria Dal Pozzolo (Scheda 6), allestita in due sedi a Palazzo Venezia e a Castel Sant’Angelo, come pure nelle due serie di dialoghi con grandi architetti contemporanei, rispettivamente a Palazzo Venezia (Scheda 7) e al Vittoriano (Scheda 8), la seconda delle quali rivolge una speciale attenzione al dettato femminile della professione.
La letteratura vede Anna Maria Belardinelli coordinare un progetto di traduzione e messa in scena di Aristofane portato avanti dagli studenti di “Sapienza” Università di Roma (Scheda 9), Paolo Rumiz raccontare la ‘sua’ via Appia in compagnia di ottanta giovani talenti della European Spirit of Youth Orchestra (Scheda 10) e alcuni fra i più noti autori contemporanei rivivere la vicenda di Castel Sant’Angelo e dei suoi protagonisti in due cicli di incontri a cura di Antonio Audino (Schede 11 e 12).
Nuove letture o percorsi museologici migliorano la leggibilità o cambiano la percezione di luoghi cardine del Polo Museale del Lazio. Il punto d’avvio comune ai 43 luoghi del Polo è la Notte dei Musei, che si tiene sabato 20 maggio (Scheda 13). Il Museo delle Navi Romane di Nemi riscopre l’edificio originale dell’architetto Vittorio Morpurgo (Scheda 14). Castel Sant’Angelo inaugura un percorso di visita arricchito da pannelli-guida, un’app in sette lingue e un sistema WI-FI gratuito e la visita notturna al Passetto di Borgo (Scheda 15). Palazzo Venezia torna al centro della scena romana con la riapertura dell’ingresso sulla piazza omonima, il ciclo della Sala delle Fatiche di Ercole, fresco di restauro (Scheda 16), il cantiere aperto nella Sala del Mappamondo e infine con uno spettacolare percorso di visita sui tetti, fino all’altana, con vista mozzafiato sul centro di Roma (Scheda 17).
Le arti performative – musica, teatro e danza – dominano l’intera rassegna Il giardino ritrovato a Palazzo Venezia (Scheda 18), lo spettacolo del Balletto di Roma diretto da Roberto Casarotto (Scheda 19), le visite animate della Compagnia Ortaet (Scheda 20) e le rassegne Sere d’Arte a Castel Sant’Angelo (Scheda 21), Musica al Vittoriano a cura di Ernesto Assante (Scheda 22) e ancora Stanze al Museo Boncompagni Ludovisi (Scheda 23) e In musica che mette al centro nove prestigiosi luoghi d’arte del Lazio (Scheda 24).
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