Bizhan Bassiri. Veglia

Bizhan Bassiri, Veglia, Fondazione Volume!, Roma

 

Dal 17 Maggio 2018 al 29 Giugno 2018

Roma

Luogo: Fondazione Volume!

Indirizzo: via San Francesco di Sales 86/88

E-Mail info: info@fondazionevolume.com



Il 17 maggio alle ore 18:00 parte della mostra Veglia di Bizhan Bassiri ospitata negli spazi di Palazzo Riso a Palermo curata da Bruno Corà, fa tappa alla Fondazione VOLUME! di Roma. Non una riproposizione delle opere presenti nel capoluogo siciliano, ma la selezione di un gruppo di opere con cui Bassiri prosegue il percorso incentrato su un dialogo costante tra materiali, luoghi, tempi e spazi distanti eppure uniti attraverso il suo lavoro.

A dare il via al “viaggio mistico” negli spazi di Via San Francesco di Sales un Ermein bronzo lucido, accompagnato da un Bastone dello stesso materiale, sulla cui superfice si riflette lo spazio circostante. Oscurità e improvvisi bagliori conducono al quadro Evaporazione, un particolare della Battaglia, da cui emergono delle immagini che ricordano figure in lotta e simboleggiano il destino dell’eroe. L’opera, composta di zolfo, nero fumo e bianco titanio, crea un legame con il pavimento dello spazio completamente ricoperto da lapillo lavico. 

La drammaturgia che Bassiri mette in scena nello spazio di VOLUME! ha come elemento nodale il Sarcofago, un monumentale monolite nero ispirato da una roccia trovata nel Mar Baltico, che, con la sua presenza, cambia la percezione degli spazi rivelando tutta la sua potenza evocativa e suggestiva. La scultura si presenta come una sorta di dormiente disteso, un sarcofago di un eroe riconsegnato alla storia, una presenza in grado di trasformare l’ambiente in uno spazio sacro, nel quale l’energia è calamitata dalla materia e dall’olio nero che la riflette. 

Un ritorno alla Fondazione VOLUME! da parte di Bizhan Bassiri dopo 18 anni dalla prima mostra che segna una tappa di un viaggio iniziato a Palermo, omaggiando la storia di Federico II e il sincretismo tipico della tradizione siciliana, e che proseguirà in Iran per poi concludersi idealmente sulle rive del Mar Baltico. L’incontro e la fusione dei diversi elementi che compongono Veglia, nonché delle differenti tradizioni evocate da Bassiri, diventano la sintesi della visione che l’artista ha del mondo contemporaneo.

A compendio della mostra sarà realizzata una pubblicazione in via di elaborazione, con testi teorico-poetici dell'artista e un saggio di Bruno Corà che, affiancato da un repertorio di immagini conseguente all'origine e allo sviluppo delle opere presenti nella mostra Veglia, ben documenterà una fase molto significativa dell'opera di Bassiri.                             

Bizhan Bassiri nato a Tehran nel 1954, giunge a Roma nel 1975 e vive tra Roma e Chiusi (Siena). 
La ricerca artistica di Bizhan Bassiri inizia con l’utilizzo di materiali diversi: superfici di cartapesta e di acciaio e bronzo, elementi lavici, elaborazioni fotografiche. È autore del Pensiero Magmatico (1984), del Manifesto del Pensiero Magmatico (1984 – 2014).
A partire dal 1981 inizia un'intensa attività espositiva realizzando mostre personali e partecipando a mostre collettive presso istituzioni pubbliche e private, in Italia e all'estero, tra cui si ricordano in particolare: IX Biennale di Sidney, Australia, 1992.  Bizhan Bassiri. La Pensée Magmatique, Le Creux de l’Enfer. Centre d’Art Contemporain, Thiers, Francia, 1996. The Opening. The Collection in the new Museum of Contemporary Art, S.M.A.K. Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Gand, Belgio, 1999. Au rendez-vous des amis. Identità e Opera, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, 1998. La Caduta delle Meteoriti nelle ore vitali che anticipano la visione, Firenze, Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Galleria dell’Accademia e Palazzo Strozzi, 2009. La Caduta delle Meteoriti, Museo Archeologico Nazionale di Venezia, 2011. Det mentale landskab, Giovanni Anselmo, Bizhan Bassiri, Per Kirkeby, Jannis Kounellis, Franz West, Bornholms Kunstmuseum, Danimarca, 2012. La Riserva Aurea, Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia, 2013. Motlaq, Tehran Contemporary Art Museum, Tehran, 2015. 57.a Biennale di Venezia, 2017.
Le sue installazioni permanenti si trovano, tra l’altro, presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (1998), l’Ars Aevi Museum di Sarajevo (2002), a San Casciano dei Bagni (2002), presso l'Osservatorio di Capodimonte a Napoli (2007), la Galleria dell’Accademia a Firenze (2009), lo S.M.A.K Museum di Gent (Belgio), l'Agenzia Spaziale, Roma (2015).

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI