Caravaggio e la Resurrezione di Lazzaro

Caravaggio, La Resurrezione di Lazzaro

Caravaggio, La Resurrezione di Lazzaro, Palazzo Braschi, Roma

 

Dal 16 Giugno 2012 al 15 Luglio 2012

Roma

Luogo: Palazzo Braschi

Indirizzo: piazza Navona 2

Orari: da martedì a domenica 10-20

Enti promotori:

  • Roma Capitale
  • Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali
  • Assessorato alla Cultura della Regione Siciliana
  • MIBAC/ISCR

Costo del biglietto: intero € 9, ridotto € 7; residenti intero € 8, ridotto € 6 (Museo + Mostra)

Telefono per informazioni: +39 06 0608

E-Mail info: museodiroma@comune.roma.it

Sito ufficiale: http://www.museodiroma.it


Dopo otto mesi di lavori è possibile ammirare il capolavoro di Caravaggio commissionato da Giovan Battista Lazzari nel 1608 e collocato nella cappella di famiglia nel 1609.

La resurrezione di Lazzaro, proveniente dalla chiesa dei Padri Crociferi di Messina, uno dei più importanti dipinti eseguiti in Sicilia da Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, dopo la sua precipitosa fuga da Malta, a conclusione di un restauro durato otto mesi sarà finalmente esposto dal 16 giugno al 15 luglio 2012, in una mostra nel Museo di Roma Palazzo Braschi, promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali, dall’Assessorato alla Cultura della Regione Siciliana e dal MIBAC/ISCR.

L'intervento ha fatto riemergere il profilo del Cristo, le braccia spalancate di Lazzaro, di nuovo «vive» dopo il rigore della morte, l'autoritratto di Caravaggio confuso tra la folla e altri eccezionali particolari nascosti nella superficie ingiallita della tela, appesantita e danneggiata dalle ridipinture settecentesche e, più di recente, dal restauro eseguito nel 1951. Le antiche vernici e i tanti ritocchi subiti dall'opera, che avevano lo scopo di schiarire i toni caravaggeschi, considerati troppo cupi e drammatici, avevano anche prodotto microfratture sulla grande pala commissionata a Caravaggio dal mercante genovese Giovan Battista Lazzari e destinata alla chiesa messinese dei Padri Crociferi. La tela, poco esposta anche a causa delle sue precarie condizioni, dal 22 luglio tornerà a essere visibile nel Museo Regionale di Messina.

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