Cartier e il Mito ai Musei Capitolini

Tiara, Cartier Paris, special order, 1907. Collection Cartier

 

Dal 14 November 2025 al 15 March 2026

Roma

Luogo: Musei Capitolini

Indirizzo: Piazza del Campidoglio 1

Orari: Tutti i giorni ore 9.30-19.30 Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura

Curatori: Bianca Cappello, Stéphane Verger, Claudio Parisi Presicce

Enti promotori:

  • Roma Capitale - Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali
  • in collaborazione con la Maison Cartier

Telefono per informazioni: +39 060608

Sito ufficiale: http://www.museicapitolini.org


Dal 14 novembre 2025 al 15 marzo 2026, il Palazzo Nuovo dei Musei Capitolini ospiterà la mostra "Cartier e il Mito ai Musei Capitolini". Questa è la prima volta che il Palazzo Nuovo ospita una mostra temporanea. Le creazioni della Maison Cartier, per lo più provenienti dall’heritage Cartier Collection, saranno in dialogo con le sculture in marmo della collezione del cardinale Alessandro Albani – nucleo originario della collezione museale di Palazzo Nuovo – e con una selezione di preziosi reperti antichi provenienti dalla Sovrintendenza Capitolina, da prestigiose istituzioni italiane e internazionali e da collezioni private.

La mostra, curata dalla storica del gioiello Bianca Cappello, dall’archeologo Stéphane Verger, dal Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è organizzata in collaborazione con la Maison Cartier e con il supporto di Zètema Progetto Cultura. Il progetto di allestimento è a cura di Sylvain Roca, con uno straordinario contributo creativo del Maestro Dante Ferretti. 

Dalla metà del XIX secolo ad oggi, Cartier ha studiato, tratto ispirazione e reinterpretato il repertorio estetico e simbolico dell’antica Grecia e di Roma, trasformando motivi millenari in gioielli dal carattere unico e moderno. Cartier e il mito ai Musei Capitolini è un viaggio affascinante alla scoperta dell’universo estetico e formale della Maison Cartier, in continuo dialogo con l’eccezionale collezione di sculture antiche dei Musei Capitolini. La mostra esplora il modo in cui l’antichità classica ha mutevolmente ispirato le sue creazioni più iconiche ricostruendo atmosfere intellettuali e culturali, ed evocando l’evoluzione dell’immaginario legato alla Grecia e a Roma nel corso dell’Ottocento e del Novecento. Particolare attenzione è posta sul profondo legame tra Cartier e l’Italia, specialmente Roma.

Le collezioni permanenti del Palazzo Nuovo in Campidoglio – l’originario Museo Capitolino istituito nel dicembre del 1733 da Clemente XII Corsini – si compongono in modo quasi esclusivo di sculture in marmo, in gran parte acquisite dalla collezione del cardinale Alessandro Albani. Molte di queste sculture antiche hanno costituito modelli imprescindibili per la formazione del linguaggio artistico europeo. La mostra offre una prospettiva originale su un aspetto particolare e importante di questo tema: dell'uso del repertorio antico in gioielleria, dai “pastiches” dei grandi collezionisti e orafi del XIX secolo, come i Castellani a Roma, stile Neoclassico Garland, fino alle opere successive 2 ispirate a Jean Cocteau nel secondo dopoguerra, arrivando infine alle creazioni odierne e a un nuovo approccio all’Antichità. 

L’esposizione mette in luce l’uso del repertorio classico greco-romano nelle creazioni Cartier e le trasformazioni della prima metà del Novecento, quando maturò una nuova concezione dell’antichità classica. Una sezione è dedicata alle tecniche e ai processi di lavorazione dei gioielli, con riferimenti all’età romana. La mostra esplora inoltre le ispirazioni mitologiche che hanno nutrito l’immaginario Cartier dall’inizio del XX secolo, confrontando le creazioni della Maison con le antiche divinità di Palazzo Nuovo – Afrodite e Dioniso, Apollo ed Eracle, Zeus e Demetra – e invitando i visitatori a riscoprire all’interno della collezione permanente i modelli antichi che le hanno ispirate.

La mostra, concepita come un’esperienza immersiva arricchita da elementi audiovisivi, si caratterizza per le installazioni olfattive create dalla profumiera della Maison Cartier, Mathilde Laurent, e per l’esposizione di pietre dure provenienti dall’atelier di glittica di Cartier che incarnano le divinità e i miti esposti.

Negli anni Settanta, Cartier iniziò a riunire pezzi prodotti nei suoi primi anni: gioielli, orologi e altri preziosi accessori furono così raccolti per la conservazione, portando alla fondazione della Cartier Collection nel 1983. Oggi, la Cartier Collection comprende pezzi datati già dagli anni Sessanta dell’Ottocento fino agli anni Duemila. Questi pezzi agiscono come testimonianze materiali della storia di oltre 170 anni di stile e creatività di Cartier e forniscono anche un resoconto storico più ampio delle evoluzioni delle arti decorative così come della società dalla fine del XIX secolo. Con circa 3.500 pezzi, in continua crescita, la Cartier Collection ha attirato l’attenzione dei musei di tutto il mondo. Dalla prima grande mostra nel 1989 al Petit Palais di Parigi, la Cartier Collection è stata presentata in alcune delle più rinomate istituzioni del mondo in 44 mostre monografiche.

“Cartier e il Mito ai Musei Capitolini” è la seconda mostra monografica dedicata a Cartier in Italia, dopo “Il design Cartier visto da Ettore Sottsass”, tenutasi a Palazzo Reale a Milano nel 2002.

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