Cinque Mostre 2019: Δx Displacement

Cinque Mostre 2019: Δx Displacement, American Academy in Rome

 

Dal 20 Febbraio 2019 al 21 Marzo 2019

Roma

Luogo: American Academy in Rome

Indirizzo: via Angelo Masina 5

Orari: sabato e domenica dalle 16 alle 19

Curatori: Ilaria Gianni

Telefono per informazioni: +39 06 58461

Sito ufficiale: http://www.aarome.org



Con il titolo collettivo di Δx Displacement, Cinque Mostre 2019 presenta le opere degli attuali Rome Prize Fellows e Italian Fellows, insieme a quelle di altri artisti invitati, installate in vari punti del McKim, Mead & White Building all’American Academy in Rome, includendo anche una serie di performance che si svolgeranno in occasione della serata inaugurale del 20 febbraio e in un evento collaterale il 7 marzo.

Nota bene: i posti per assistere alla performance di Basil Twist, Kirstin Valdez Quade e Kenneth Ard sono molto limitati. E' possibile prenotarsi all'entrata dell'Accademia la sera dell'inaugurazione.
Orari performance: 18.30-19.30 - 20.30. La performance dura 10 minuti.


Riunendo i lavori di artisti visivi, architetti, designers, scrittori, archeologi, storici dell’arte e conservatori, in una gamma di linguaggi e dimensioni che si relazionano ai vari significati del termine displacement (dislocamento), Δx si concentra su quelle condizioni che mettono in discussione la poetica dell’ordinario, sovvertendo un senso di appartenenza e disgregando i rapporti convenzionali.

Il titolo della mostra, che riassume i temi esplorati, sotti diversi punti di vista, da tutti i partecipanti, prende spunto dal progetto dei borsisti Michelle Lou (compositrice) e Marcel Sanchez Prieto (architetto), che si chiedono: “Gli spazi/ambienti come rinforzano il nostro senso di appartenenza nel mondo, e l’atto del dislocamento come influenza la percezione di noi stessi?”
Un punto di riferimento è un elemento riconoscibile, fondamento per il nostro senso del luogo, sia in senso materiale che astratto. Per descrivere qualsiasi tipo di moto è necessario indicare una posizione iniziale, una che condividiamo con altri individui, o più intima. Una cornice di riferimento può essere, pertanto, geografica, architettonica, storica, esperienziale o persino emotiva, e uno spostamento da questa posizione iniziale, sia essa fisicamente oggettiva o soggettiva e personale, è definito dislocamento (displacement), non solo dalle teorie politiche, filosofiche o psicologiche, ma anche dalla matematica.
L’equazione Δ= xf ​− x0 (dove Δindica il dislocamento, xf il valore della posizione finale e x0 il valore della posizione iniziale) è inequivocabile: il dislocamento è la differenza di posizione di due segni ed è indipendente dal percorso seguito quando ci si sposta dall’uno all’altro. In base a questa logica, l’American Academy in Rome è essa stessa una comunità “dislocata”, seppure integrata nel contesto cittadino circostante.

Δx 
esamina l’ideazione e la rappresentazione della stabilità, riflettendo su stati di permanente sconvolgimento sociale, politico, emotivo. Le opere in mostra, caratterizzate da molteplici dialoghi tra ambiti di ricerca, offrono uno scambio di opinioni dinamico. Ognuna intende rovesciare immagini convenzionali di un ambiente naturale o costruito di ricordi, rappresentazioni storiche, percezioni emotive o fisiche, rendendo indistinti i confini tra realtà e finzione, tra un “oggi” e un “allora”, tra un “qui” e un “là”.

Attraverso l’interazione di diversi media, mutando i modelli tradizionali della produzione di immagini e della costruzione narrativa, Δx riflette il rapporto tra l’uomo e la vita, la storia, la visione, lo spazio e la natura, creando un’esperienza in cui l’impatto di ogni singolo elemento riverbera in tutta la mostra. Nell’insieme, le opere stimolano una discussione vivace sulle idee di dislocamento e decentramento, attingendo dalla partecipazione del pubblico per arricchire ulteriormente la lettura dei due termini, sottolineando come l’atto di dislocamento, ricercato o imposto, abbia un impatto costante su tutti i movimenti fisici, sociali e spirituali che ci circondano.

Artisti: Ila Bêka e Louise LemoineErin Besler, Carola Bonfili, Joannie Bottkol + Allison Emmerson + Zaneta Hong + Karyn Olivier, Michael Ray Charles, Invernomuto, Sze Tsung Nicolás Leong + Judy Chung*Renato LeottaMichelle Lou + Marcel Sanchez Prieto + Adriana CuéllarJessie Marino + Michael Leighton Beaman, Helen O’Leary + Joannie Bottkol, Gabriele Silli, Basil Twist + Kirstin Valdez Quade + Kenneth Ard, Francesco Zorzi

* Mary Beard, Carmen Belmonte, Michelle Berenfeld, Liana Brent, Thomas Carpenter, Jim Carter, Lan Samantha Chang, Judy Chung, Alessandra Ciucci, Talia Di Manno, Allison L. C. Emmerson, Louisa Ermelino, Maria Ida Gaeta, Vincent Katz, Karen Kevorkian, Eric J. Kondratieff, Lynne C. Lancaster, Mark Letteney, Anna Majeski, Francesca Marciano, Peter Benson Miller, Victoria Moses, John Ochsendorf, Austin Powell, Kirstin Valdez Quade, John F. Romano, Bennett Sims, Sean Tandy, Virginia Virilli, Lauren K. Watel, William N. West


Inaugurazione: 20 febbraio dalle 18 alle 21

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