Davide Dormino. Quando il bambino era bambino
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Davide Dormino. Quando il bambino era bambino, Fondazione VOLUME!, Roma
Dal 20 Marzo 2022 al 15 Aprile 2022
Roma
Luogo: Fondazione VOLUME!
Indirizzo: Via di San Francesco di Sales 86/88
Orari: dal martedì al venerdì dalle 17:00 alle 19:00
E-Mail info: info@fondazionevolume.com
Sito ufficiale: http://www.fondazionevolume.com
“…Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un bambino,
per lui tutto aveva un’anima
e tutte le anime erano un tutt’uno…“
Peter Handke
Il 20 Marzo 2022 dalle ore 12:00 alle 19:00, la Fondazione VOLUME! inaugura Quando il bambino era bambino, progetto di Davide Dormino con un testo di Silvano Manganaro.
Davide Dormino è il secondo artista a confrontarsi con il nuovo, duale, ambiguo paradigma espositivo di VOLUME!. Gli spazi di Via S. Francesco di Sales sono stati infatti ripensati per creare due ambienti: uno più grande, allo stesso tempo familiare e straniante, pausa necessaria dal mondo esterno e uno più piccolo, uno spazio senza spazio dove è possibile smarrirsi.
Questo ambiente, privo di ogni riferimento spaziale, è progettato (su indicazione di Michele De Lucchi) per far vivere a ciascuno una personale esperienza percettiva, un momento di riflessione e di intimità con l'opera. L’obiettivo è creare una narrazione tra interno ed esterno: un’attesa attiva e un’immersione contemplativa.
L’intervento di Davide Dormino, dal titolo Quando il bambino era bambino, si configura come un’esperienza totalizzante, un racconto intimo e profondo che parte da un’archeologia del pensiero per concludersi con un’epifania, un incontro che lascia lo spettatore o, meglio, “l’osservatore”, libero di riconnettere i propri pensieri e le proprie sensazioni in maniera totalmente personale. Il titolo Quando il bambino era bambino rimanda al primo verso della poesia-filastrocca Elogio dell’infanzia, scritta da Peter Handke, e leitmotiv de Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders. La poesia è uno sguardo indietro verso gli anni dell’infanzia, verso un modo forse dimenticato, fatto di semplicità e di assenza di ambizioni. L’intervento di Dormino, lontano da ogni intento teorico, chiede al fruitore di lasciare pregiudizi e preconcetti fuori dal porta e vivere un’esperienza, rientrando in contatto, forse, con una parte dimenticata di sé.
Davide Dormino è nato a Udine nel 1973. Vive e lavora a Roma.
L’artista si esprime principalmente attraverso la scultura e il disegno, cercando nuove forme e sfruttando le possibilità liriche e plastiche di materiali come il marmo, il bronzo e il ferro.
Nei suoi lavori di arte pubblica e ambientale si ritrova una tendenza alla monumentalità (Poltergeist, 2019) e alla presa di possesso dello spazio (Naviganti_Monumento all’immaginazione, 2017). In ogni suo lavoro, inoltre, compare una ricerca di senso, attraverso il riferimento a tematiche imprescindibili per l’Uomo (Atlante, 2019).
Ha realizzato opere ambientali in Italia e all'estero tra cui, Breath (2011), per incarico delle Nazione Unite, installata permanentemente nella North Lawn del quartiere generale delle U.N. a New York.
Anything to say? (2015) è una scultura itinerante dedicata al coraggio e alla libertà d'espressione che ha iniziato il suo percorso da Berlino (Alexanderplatz) il 1 Maggio 2015, e successivamente si è spostata nelle piazze delle più importanti capitali europee. Per quest’opera ha ricevuto nel 2016 il Prix Èthique dall’organizzazione francese AntiCor.
Insegna Disegno, Scultura e installazione alla R.U.F.A. Rome University of Fine Arts.
non sapeva di essere un bambino,
per lui tutto aveva un’anima
e tutte le anime erano un tutt’uno…“
Peter Handke
Il 20 Marzo 2022 dalle ore 12:00 alle 19:00, la Fondazione VOLUME! inaugura Quando il bambino era bambino, progetto di Davide Dormino con un testo di Silvano Manganaro.
Davide Dormino è il secondo artista a confrontarsi con il nuovo, duale, ambiguo paradigma espositivo di VOLUME!. Gli spazi di Via S. Francesco di Sales sono stati infatti ripensati per creare due ambienti: uno più grande, allo stesso tempo familiare e straniante, pausa necessaria dal mondo esterno e uno più piccolo, uno spazio senza spazio dove è possibile smarrirsi.
Questo ambiente, privo di ogni riferimento spaziale, è progettato (su indicazione di Michele De Lucchi) per far vivere a ciascuno una personale esperienza percettiva, un momento di riflessione e di intimità con l'opera. L’obiettivo è creare una narrazione tra interno ed esterno: un’attesa attiva e un’immersione contemplativa.
L’intervento di Davide Dormino, dal titolo Quando il bambino era bambino, si configura come un’esperienza totalizzante, un racconto intimo e profondo che parte da un’archeologia del pensiero per concludersi con un’epifania, un incontro che lascia lo spettatore o, meglio, “l’osservatore”, libero di riconnettere i propri pensieri e le proprie sensazioni in maniera totalmente personale. Il titolo Quando il bambino era bambino rimanda al primo verso della poesia-filastrocca Elogio dell’infanzia, scritta da Peter Handke, e leitmotiv de Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders. La poesia è uno sguardo indietro verso gli anni dell’infanzia, verso un modo forse dimenticato, fatto di semplicità e di assenza di ambizioni. L’intervento di Dormino, lontano da ogni intento teorico, chiede al fruitore di lasciare pregiudizi e preconcetti fuori dal porta e vivere un’esperienza, rientrando in contatto, forse, con una parte dimenticata di sé.
Davide Dormino è nato a Udine nel 1973. Vive e lavora a Roma.
L’artista si esprime principalmente attraverso la scultura e il disegno, cercando nuove forme e sfruttando le possibilità liriche e plastiche di materiali come il marmo, il bronzo e il ferro.
Nei suoi lavori di arte pubblica e ambientale si ritrova una tendenza alla monumentalità (Poltergeist, 2019) e alla presa di possesso dello spazio (Naviganti_Monumento all’immaginazione, 2017). In ogni suo lavoro, inoltre, compare una ricerca di senso, attraverso il riferimento a tematiche imprescindibili per l’Uomo (Atlante, 2019).
Ha realizzato opere ambientali in Italia e all'estero tra cui, Breath (2011), per incarico delle Nazione Unite, installata permanentemente nella North Lawn del quartiere generale delle U.N. a New York.
Anything to say? (2015) è una scultura itinerante dedicata al coraggio e alla libertà d'espressione che ha iniziato il suo percorso da Berlino (Alexanderplatz) il 1 Maggio 2015, e successivamente si è spostata nelle piazze delle più importanti capitali europee. Per quest’opera ha ricevuto nel 2016 il Prix Èthique dall’organizzazione francese AntiCor.
Insegna Disegno, Scultura e installazione alla R.U.F.A. Rome University of Fine Arts.
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