Enrico Lucherini. Purchè se ne parli
Dal 13 Ottobre 2012 al 06 Gennaio 2013
Roma
Luogo: Ara Pacis
Indirizzo: lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli)
Orari: da martedì a domenica 9-19
Enti promotori:
- Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8
Telefono per informazioni: +39 06 0608
E-Mail info: info.arapacis@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.arapacis.it/
Roma celebra mezzo secolo di cinema italiano con un grande appuntamento dedicato ad un protagonista della nostra cinematografia: Enrico Lucherini. Oltre ad aver inventato la figura del press agent, facendo dell’arte della bugia il proprio cavallo di battaglia, Lucherini ha contribuito ad innovare e promuovere l’immagine del cinema italiano e dei suoi interpreti più importanti. Per i suoi 80 anni, l’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale promuove la mostra Purché se ne parli. Dietro le quinte di 50 anni di cinema italiano ospitata dal Museo dell’Ara Pacis dal 13 ottobre 2012 al 6 gennaio 2013, con l’organizzazione e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
“È una mostra incentrata sul lavoro di un genio della comunicazione e di un vero e proprio regista che ha inventato un nuovo modo di raccontare il cinema: divertente, ironico, unico. Il risultato espositivo è un viaggio attraverso 120 film selezionati tra i tanti che ha promosso, per una storia del cinema e del costume e, di certo, storia dell’illusione”. È quanto afferma l’Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico Dino Gasperini.
Il lungo percorso professionale di Lucherini è raccontato in mostra attraverso i backstages dei 120 film più significativi da lui promossi: foto di scena, locandine uniche ed originali, ritagli di giornale, vignette e disegni per restituire cinquant’anni di cinematografia nazionale rivisitati con ironia da un protagonista d’eccezione. Gli oggetti più intimi di Lucherini – tra cui lettere e foto inedite – sono invece raccolti nel centro dell’Ara Pacis, cuore metaforico dell’esposizione.
Infine, una sala video ospita la proiezione di tre film documentari: Enrico LXXV curato da Antonello Sarno e presentato nel 2007 alla Mostra del Cinema di Venezia; Un sorriso, uno schiaffo, un bacio in bocca, una raccolta di film italiani prodotti dalla Titanus dal 1947 al 1962, commentati ironicamente da Oreste Lionello; Titanus: un secolo di cinema e televisione che ripercorre la storia della Titanus attraverso i momenti più significativi dei film prodotti dalla famiglia Lombardo.
Accompagna la mostra uno straordinario libro di immagini, fotografie e aneddoti di Palombi Editore, un importante progetto editoriale sul cinema italiano curato dallo stesso Lucherini con Nunzio Bertolami e con la collaborazione di Francesco Serra di Cassano.
Lucherini è un attore mancato: nei primi anni cinquanta si iscrive all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ed entra nella “Compagnia dei Giovani” , ma Sofia Loren lo convince ad abbandonare il palcoscenico, certa che il suo futuro sarebbe stato promuovere gli attori di cinema. Nel 1958 lavora come addetto stampa al suo primo film La notte brava di Mauro Bolognini, scritto da Pasolini. Qui scatta la prima lucherinata: butta in acqua tutte le attrici – Rosanna Schiaffino, Elsa Martinelli, Anna Maria Ferrero, Antonella Lualdi, Mylène Demongeot – che il giorno dopo si ritrovano immortalate su tutti i giornali. Da allora ha lanciato 830 film con ironia e provocazione, creando notizie, star, amori e il suo stesso mestiere, disposto a tutte le lucherinate necessarie …. “purché se ne parli!”.
“È una mostra incentrata sul lavoro di un genio della comunicazione e di un vero e proprio regista che ha inventato un nuovo modo di raccontare il cinema: divertente, ironico, unico. Il risultato espositivo è un viaggio attraverso 120 film selezionati tra i tanti che ha promosso, per una storia del cinema e del costume e, di certo, storia dell’illusione”. È quanto afferma l’Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico Dino Gasperini.
Il lungo percorso professionale di Lucherini è raccontato in mostra attraverso i backstages dei 120 film più significativi da lui promossi: foto di scena, locandine uniche ed originali, ritagli di giornale, vignette e disegni per restituire cinquant’anni di cinematografia nazionale rivisitati con ironia da un protagonista d’eccezione. Gli oggetti più intimi di Lucherini – tra cui lettere e foto inedite – sono invece raccolti nel centro dell’Ara Pacis, cuore metaforico dell’esposizione.
Infine, una sala video ospita la proiezione di tre film documentari: Enrico LXXV curato da Antonello Sarno e presentato nel 2007 alla Mostra del Cinema di Venezia; Un sorriso, uno schiaffo, un bacio in bocca, una raccolta di film italiani prodotti dalla Titanus dal 1947 al 1962, commentati ironicamente da Oreste Lionello; Titanus: un secolo di cinema e televisione che ripercorre la storia della Titanus attraverso i momenti più significativi dei film prodotti dalla famiglia Lombardo.
Accompagna la mostra uno straordinario libro di immagini, fotografie e aneddoti di Palombi Editore, un importante progetto editoriale sul cinema italiano curato dallo stesso Lucherini con Nunzio Bertolami e con la collaborazione di Francesco Serra di Cassano.
Lucherini è un attore mancato: nei primi anni cinquanta si iscrive all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ed entra nella “Compagnia dei Giovani” , ma Sofia Loren lo convince ad abbandonare il palcoscenico, certa che il suo futuro sarebbe stato promuovere gli attori di cinema. Nel 1958 lavora come addetto stampa al suo primo film La notte brava di Mauro Bolognini, scritto da Pasolini. Qui scatta la prima lucherinata: butta in acqua tutte le attrici – Rosanna Schiaffino, Elsa Martinelli, Anna Maria Ferrero, Antonella Lualdi, Mylène Demongeot – che il giorno dopo si ritrovano immortalate su tutti i giornali. Da allora ha lanciato 830 film con ironia e provocazione, creando notizie, star, amori e il suo stesso mestiere, disposto a tutte le lucherinate necessarie …. “purché se ne parli!”.
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