I Giovedì della Villa
Dal 22 Febbraio 2018 al 25 Febbraio 2018
Roma
Luogo: Villa Medici
Indirizzo: viale Trinità dei Monti 1
Orari: dalle 19 alle 22
Costo del biglietto: ingresso gratuito senza prenotazione
Sito ufficiale: http://https://www.villamedici.it/
ore 19 ART CLUB #22: Ciprian Mureşan
mostra dell’artista, a cura di Pier Paolo Pancotto
visibile fino a domenica 25 febbraio
nell’ambito del programma di visite guidate di Villa Medici
ore 20:30 L’altro lato della città
Mostra e incontro con Odysseas Yiannikouris,
architetto e borsista dell’Accademia di Francia a Roma
L’energia creativa di nuovi giovani talenti è al centro degli appuntamenti di giovedì 22 febbraio a Villa Medici, per il ciclo I Giovedì della Villa ideato dalla direttrice Muriel Mayette-Holtz e a cura di Cristiano Leone. Alle ore 19 l’artista Ciprian Mureşan, classe 1977 e fiore all’occhiello dell’arte transilvana, presenterà una serie di lavori concepiti appositamente per le Stanze del Cardinale, in occasione dell’Art Club #22 a cura di Pier Paolo Pancotto; alle 20.30 Odysseas Yiannikouris, architetto urbanista attualmente in residenza all’Accademia di Francia a Roma, insieme alla collega Alessandra Monarcha illustrerà la propria ricerca, incentrata sull’ecologia e la presenza di fonti di energia nei territori confinanti le città, che ha ispirato la sua installazione L’altro lato della città, visibile nei giardini di Villa Medici.
Ore 19.00. Art Club #22 Ciprian Muresan
Esponente di punta della cosiddetta “scuola di Cluj”, Ciprian Mureşan è uno degli autori più raffinati e sensibili della sua generazione, come testimonia anche la sala personale riservatagli all’ultima Biennale di Venezia. La sua ricerca grafica e plastica, che si confronta spesso con l’arte del passato, dal Medioevo al XX secolo, fonde l’antico con la cronaca, la cultura classica con la quotidianità. A Villa Medici Mureşan presenta alcuni lavori concepiti espressamente per le Stanze del Cardinale ove, come in sintonia con la sua pratica operativa, s’addensano memorie storiche e artistiche di varie epoche, emblematicamente esplicitate dall’azione creativa condotta al loro interno da Balthus. Si tratta di una serie di bassorilievi in cera raccolti sotto il titolo 12 pages from Malevič and Film (2018) e incentrati sulla figura del pittore Kazimir Malevič, eletto, nell’occasione, emblema delle sue riflessioni sui temi della creatività e della autorialità nell’attuale contesto espressivo e della comunicazione. Secondo le consuetudini di Mureşan, le immagini raffigurate affiorano sulla superficie della materia plasmata in base a un sistema di stratificazioni, dando luogo a un palinsesto che pone in questione il valore semantico di un apparato iconografico originale rielaborato oggi.
Ciprian Mureşan (Cluj Napoca, 1977; vive e lavora a Cluj Napoca). Mostre personali (selezione): Museo Pietro Canonica, Roma (2016); Ludwig Museum, Museum of Contemporary Art, Budapest (2015); Museion, Bolzano (2013); Contemporary Art Gallery, Vancouver (2013); Tate Modern, Project space, London (2012); Centre d’art contemporaine, Geneva (2012); Museum of Art, Cluj-Napoca (2012); FRAC Champagne-Ardenne, Reims (2011); Neuer Berliner Kunstverein, Berlin (2010). Mostre collettive (selezione): Greffes, Art Club 19#, Villa Medici, Roma (2017); Biennale di Venezia (2017); Freundschaftsspiel Istanbul:Freiburg, Museum für Neue Kunst, Freiburg (2016); Mapping Bucharest, MAK, Vienna (2015); Working from Language, The National Museum of Contemporary Art, Bucharest (2015); Chercher le garçon, Musée d´art contemporain du Val-de-Marne, Vitry-sur-Seine, Paris (2015); Workers leaving the studio, National Gallery of Arts, Tirana (2015); Few Were Happy with their Condition, Kunsthalle, Winterthur (2015); A few grams of red, yellow, blue, Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle, Warsaw (2014); Without Reality There Is No Utopia, Yerba Buena Center for the Arts, San Francisco (2013); Analogital, Utah Museum of Contemporary Art, Salt Lake City (2013); Imagine, National Museum of Contemporary Art, Bucharest (2013); Six Lines of Flight, Museum of Modern Art, San Francisco (2012); Genius without talent, De Appel, Amsterdam (2011); Les Promesses du passé, Centre Pompidou, Paris (2010); Biennale of Sydney (2010); Where do we go from here?, Wiener Secession, Vienna (2010); The Generational: Younger Than Jesus, New Museum, New York (2009); Biennale di Venezia, Padiglione della Romania (2009); Fusion // Confusion, Museum Folkwang, Essen (2008).
Ore 20.30. L’altro lato della città, mostra e incontro con Odysseas Yiannikouris
Lo scorso ottobre Odysseas Yiannikouris e Alessandra Monarcha hanno estratto quattro tonnellate di terra dai giardini di Villa Medici, portando in superficie le radici di un pino bicentenario abbattuto qualche mese prima. L’installazione intuitiva L’altro lato della città, presentata in occasione della Notte Bianca di Villa Medici 2017, è nata dalla prima impressione che gli autori hanno avuto dei paesaggi romani e dell’Agro Pontino. Da gennaio 2018 Yiannikouris e Monarcha lavorano, insieme a Simona Belotti, a una narrazione dello stesso territorio. Dai suoi dieci anni di pratica professionale, Odysseas Yiannikouris desidera oggi trarre ed elaborare nuove prospettive, tramite un approccio plastico e narrativo delle condizioni tecnologiche delle fonti di energia, e dare al tema un nuovo respiro.
Odysseas Yiannikouris è nato nel 1984 a Clermont-Ferrand. Figlio d’arte, di una coppia cipriota-ceca trasferitasi in Auvergne, cresce frequentando atelier di pittura e di tessitura, tra paesaggi rurali e scenari naturali. È in questo contesto che matura spontaneamente il suo interesse per l’arte, la creazione e l’ecologia. Laureatosi presso l’ENSACF in architettura, nel 2006, lavora dal 2009 al 2017 come capoprogetto all’AUC, studio di architettura a Parigi. Il suo percorso professionale lo forma in molteplici ambiti, come la scenografia, la concezione dello spazio pubblico, il progetto urbanistico e del territorio. Yiannikouris lavora a contatto con eminenti personalità nel campo della grafica, dell’ingegneria edile, del paesaggio e dell’ambiente, oltre che dell’economia territoriale. A partire dal 2012 crea, parallelamente, propri lavori, elaborando una visione personale del progetto. Pur avvalendosi di una solida esperienza e di un gusto spiccato per la tecnica, i suoi lavori sono nondimeno permeati da una grande sensibilità artistica e da una forte passione per l’ecologia. Dal 2017, lavora in proprio.
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