I Giovedì della Villa - Renato Rizzi e Cécile Fromont
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Renato Rizzi, Gdansk Shakespearean Theatre
Dal 15 Marzo 2018 al 15 Marzo 2018
Roma
Luogo: Accademia di Francia a Roma - Villa Medici
Indirizzo: viale Trinità dei Monti 1
Orari: dalle 19
Costo del biglietto: ingresso gratuito nel limite dei posti disponibili | incontri in italiano o francese con traduzione simultanea
Telefono per informazioni: +39 06 67611
Sito ufficiale: http://www.villamedici.it/
ore 19 L’inganno dell’estetica, il delitto dell’estetico
incontro con l’architetto Renato Rizzi invitato dal borsista Marc Leschelier
ore 20:30 Dal regno del Congo a Villa Medici
incontro con la storica dell’arte Cécile Fromont invitata dal borsista Éric Baudelaire
Tra architettura e storia, tra l’Europa e l’Africa. I Giovedì della Villa ideati dalla direttrice Muriel Mayette-Holtz e curati da Cristiano Leone, il 15 marzo propongono un doppio appuntamento con l’architetto Renato Rizzi e la storica dell’arte Cécile Fromont, invitati rispettivamente dai borsisti Marc Leschelier ed Éric Baudelaire.
ore 19 Renato Rizzi | Marc Leschelier
L’architetto Renato Rizzi apre un duplice e ambizioso scenario sulla cultura occidentale nell’incontro L’inganno dell’estetica, il delitto dell’estetico, organizzato su invito del borsista Marc Leschelier, egli stesso architetto e artista. Sulla spinta delle due parole ‘estetico’ ed ‘estetica’, intese come sostantivi che circoscrivono differenti strutture semantiche, vedremo quanto abbiamo dimenticato della nostra Storia, e, soprattutto, quanto ancora ignoriamo del presente e delle opere che la cultura contemporanea produce. Con l’aiuto di tre stelle, Marcel Proust, Josif Brodskij e la sua Venezia, per non perdere l’orientamento.
Renato Rizzi (Rovereto, 1951) è professore di Progettazione Architettonica all’IUAV di Venezia. Nei primi anni della sua carriera collabora per quasi un decennio con Peter Eisenman a New York (La Villette, Parigi; la nuova sede del Monte dei Paschi a Siena; l’Opera House a Tokio). Nel 1992 vince il premio nazionale In/Arch, e nel 2009 la Medaglia d’oro all’Architettura Italiana della Triennale di Milano con il progetto per la Casa Museo Depero. Tra le principali pubblicazioni “Il Daimon di Architettura, Theoria-Eresia”, 2006; “La muraglia ebraica: l’impero eisenmaniano”, 2009; “L’Aquila-S(c)isma dell’Immagine”, 2011; “Parma Inattesa”, 2013. Attualmente è impegnato nella traduzione degli scritti dell’architetto John Hejduk (1929-2000), membro dei New York Five con Peter Eisenman, Michael Graves, Charles Gwathmey e Richard Meier.
ore 20:30 Cécile Fromont | Éric Baudelaire
Dal regno del Congo a Villa Medici pone al centro il ruolo dell’immagine nelle relazioni tra Europa e Africa nell’epoca moderna fino ai nostri giorni. Punto di partenza: le Tappezzerie delle Indie che oggi ornano le pareti del Grand Salon dell’Accademia di Francia a Roma. Su invito dell’artista Éric Baudelaire, borsista a Villa Medici, la storica dell’arte Cécile Fromont punta il suo sguardo di specialista di cultura africana proprio su questi magnifici arazzi, dove è facile riconoscere la combinazione di curiosità scientifica e gusto per l’esotismo che hanno caratterizzato le arti decorative del XVII e del XVIII secolo: un’amaca; alcune palme; scimmie, uccelli, piccoli mammiferi. Ma cosa pensare della presenza di quegli uomini dalla pelle bruna, tra la fauna tropicale e la flora lussureggiante? Una sfilata dei ritratti di ambasciatori africani, dipinti in Brasile intorno al 1640, e divenuti semplici motivi ornamentali esotici nel giro di pochi decenni, ci invitano a riconsiderare molte delle nostre conoscenze sull’arte e la storia degli ultimi secoli.
Cécile Fromont è docente di storia dell’arte all’Università di Chicago. Le sue ricerche e il suo insegnamento sono dedicati alle culture visive, materiali e religiose, dell’Africa e dell’America Latina, in particolare nell’epoca moderna (1500-1800) e nell’area Atlantica di lingua portoghese. Vincitrice del Prix de Rome, è attualmente borsista dell’Accademia Americana a Roma. Laureata in Scienze Politiche a Parigi, ha conseguito un master e il dottorato in storia dell’arte e dell’architettura presso l’università di Harvard.
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