Julien Friedler. Behind the world

© Ph. Vincent Everarts | Julien Friedler, La Forêt des Ames, 2009. Tecnica mista, 9 colonne 210x30x30 cm. Collezione Fondation Spirit of Boz
Dal 09 Novembre 2018 al 05 Dicembre 2018
Roma
Luogo: Complesso del Vittoriano
Indirizzo: via di San Pietro in Carcere
Orari: da lunedì a giovedì 9.30 - 19.30; venerdì e sabato 9.30 - 22.00; domenica 9.30 - 20.30 (la biglietteria chiude un'ora prima)
Curatori: Dominique Stella
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per prevendita: +39 06 8715111
Telefono per informazioni: +39 06 6780664
Sito ufficiale: http://www.ilvittoriano.com/
Per la prima volta nella Capitale, dal 9 novembre l’Ala Brasini del Complesso del Vittoriano ospita le opere dell’artista belga Julien Friedler nella mostra monografica Behind the world.
La mostra propone un percorso lineare nel mondo mitico dell’artista: 20 recenti opere di grande formato e l’installazione La Forêt des Âmes consentono al visitatore di entrare nell’immaginario costruito da Friedler che unisce spettacolarità, pensiero mitologico e forza evocativa.
Fulcro centrale della mostra è l’installazione La Foresta delle Anime - La Forêt des Âmes (2009-2010): 9 colonne che rappresentano la volontà partecipativa e azionista dell’universo di Friedler e che mirano alla nascita di una moderna spiritualità collettiva fondata sull'arte.
Questa “foresta di anime“ universalmente radunate a Roma è il progetto più alto di Friedler ovvero quello della creazione di un’Umanità nuova capace di essere Comunità.
L’opera - dopo New York, Bruxelles, Milano, Spoleto, Rivara e prossimamente esposta anche a Parigi - prende le mosse dallo Spirit of Boz, progetto partecipativo che si esprime nelle risposte spontanee date dal pubblico a un questionario.
Le migliaia di risposte raccolte finora in tutto il mondo - unite adesso a quelle dei visitatori romani - costituiscono la materia di cui sono composte le 9 colonne-contenitori dell’opera.
Al Vittoriano sarà quindi possibile depositare il proprio messaggio e leggere quello degli altri.
Dipinti e installazioni sono i portavoce di un immaginario ricolmo e costituiscono i segni visibili di una verità che l'artista sviluppa attraverso tematiche dal taglio molto personale. Julien Friedler si fa portatore di una visione umanista, delineata tramite le opere ma anche con un'attività di condivisione che porta avanti attraverso l’associazione Spirit of Boz che esprime l’urgenza di riconciliare azione e contemplazione, nell'intento di promuovere un pensiero umanista e catartico.
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