Manuela Armellani. Nèros
Dal 29 Settembre 2013 al 18 Ottobre 2013
Roma
Luogo: Museo Crocetti
Indirizzo: via Cassia 492
Orari: lunedì, giovedì e venerdì 11-13/ 15-19; sabato e domenica 11-18
Telefono per informazioni: +39 06 33711468
E-Mail info: fondazione.crocetti@tiscali.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionecrocetti.it/index.php?id=3&itemid=5
Prosegue la serie di mostre negli spazi del Museo Crocetti dove sabato 28 settembre e fino al 18 ottobre, saranno esposti i nudi interpretati da Manuela Armellani, artista pescarese che coltiva il suo talento all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Corpo nudo, perché nelle varie epoche è ciò che più ha determinato l’arte figurativa divenendone un topos; corpo nudo di donna, perché non c’è stato momento storico che non l’abbia affrontato, declinandolo a vario titolo da canone perfetto a passione per il vero, fino ad arrivare alle sperimentazioni del secolo scorso e di quello presente. Néros segna l'approdo di Manuela Armellani ad una fase più matura, sia sul piano estetico e formale, che a livello di contenuti. Il corpo femminile, centrale nell'intero percorso di ricerca dell'artista, continua ad essere protagonista della sua poetica. I venti dipinti, ad acrilico e olio su tela, ci narrano di corpi incombenti, tormentati, inquieti; attraverso il corpo, infatti, la Armellani denuda il suo pensiero e il suo modo di vedere il mondo, parlando a chi guarda la sua opera senza barriera alcuna. Il passaggio dal colore al bianco e nero sottolinea una svolta introspettiva, intimista e sottilmente autobiografica, e fa da sfondo al segno dell'artista che, nella sua complessità, scopriamo più sobrio e leggero. I contrasti, invece, risultano più decisi e marcati, e segnano un distacco dal suo ciclo di lavori più recente, caratterizzato da un'impronta formale molto più materica.
Corpo nudo, perché nelle varie epoche è ciò che più ha determinato l’arte figurativa divenendone un topos; corpo nudo di donna, perché non c’è stato momento storico che non l’abbia affrontato, declinandolo a vario titolo da canone perfetto a passione per il vero, fino ad arrivare alle sperimentazioni del secolo scorso e di quello presente. Néros segna l'approdo di Manuela Armellani ad una fase più matura, sia sul piano estetico e formale, che a livello di contenuti. Il corpo femminile, centrale nell'intero percorso di ricerca dell'artista, continua ad essere protagonista della sua poetica. I venti dipinti, ad acrilico e olio su tela, ci narrano di corpi incombenti, tormentati, inquieti; attraverso il corpo, infatti, la Armellani denuda il suo pensiero e il suo modo di vedere il mondo, parlando a chi guarda la sua opera senza barriera alcuna. Il passaggio dal colore al bianco e nero sottolinea una svolta introspettiva, intimista e sottilmente autobiografica, e fa da sfondo al segno dell'artista che, nella sua complessità, scopriamo più sobrio e leggero. I contrasti, invece, risultano più decisi e marcati, e segnano un distacco dal suo ciclo di lavori più recente, caratterizzato da un'impronta formale molto più materica.
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