Maria Morganti - Matteo Nucci
Dal 14 Maggio 2014 al 13 Luglio 2014
Roma
Luogo: Hotel Locarno
Indirizzo: via della Penna 59
Curatori: Otto Zoo, Ilaria Gianni
Enti promotori:
- Galleria Otto Zoo
Telefono per informazioni: +39 335 6857707
E-Mail info: oz@ottozoo.com
Sito ufficiale: http://www.ottozoo.com
Un’opera in cinque parti dentro e fuori quattro vetrine: il terzo episodio di O.Z., promosso dalla Galleria Otto Zoo in collaborazione con l’Hotel Locarno, è il frutto di un lavoro a quattro mani che intreccia il colore e la pittura dell’artista Maria Morganti e le parole dello scrittore Matteo Nucci.
Le quattro vetrine sono quelle dell’Hotel Locarno, in via della Penna a Roma, da sempre luogo di incontro culturale e oggi protagonista di questo progetto espositivo e letterario che si sviluppa in quattro episodi, con la consulenza curatoriale di Ilaria Gianni.
Dopo i dialoghi di Sebastiano Mauri ed Elena Stancanelli, Serena Vestrucci e Vincenzo Latronico, il racconto continua con questo nuovo episodio che Maria Morganti e Matteo Nucci dedicano a Roma, città simbolo della stratificazione e della memoria.
Il lavoro in cinque parti di Morganti è pensato per lo spazio particolare delle vetrine, intese come interno che si apre all’esterno, per vivere in rapporto con la città e il suo “concentrato di esperienza umana”.
Le opere ideate dall’artista nascono dalla stratificazione del colore - sovrapponendo il giallo, l’arancio e l’ocra della città – e sviluppano un dialogo tra la materia pittorica e quella del travertino e della pietra. I lavori prendono forma dalla sedimentazione quotidiana delle tracce e delle impronte lasciate dall’artista a partire dal processo creativo, da un gesto ripetuto, dichiarato, che si fa materia. Ogni parte è legata a un tema della storia di Roma: la narrazione storica, l’accumulo del tempo, la stratificazione archeologica, la memoria individuale e quella collettiva.
Da questa stessa storia, filtrata attraverso un’esperienza personale, nasce il racconto I diari di via dell’Oca e via della Penna, il testo inedito di Matteo Nucci: una profonda e intima riflessione sull’essenza della città, scoperta e vissuta da un unico sguardo in diverse fasi esistenziali. Il testo sarà presentato in occasione dell’inaugurazione.
La lettura delle installazioni site-specific affidata alle parole di alcuni tra gli esponenti più interessanti del panorama letterario italiano odierno, da l’avvio non
solo a un confronto reale tra voci del contemporaneo, ma anche a un racconto intrecciato tra parole e immagini. Nel prossimo episodio del ciclo O.Z. si confronteranno T-yong Chung e Francesco Pacifico.
Maria Morganti si è diplomata all’Accademia di Brera di Milano e ha conseguito il Master of Arts alla New York University. Ha esposto il suo lavoro in mostre personali presso importanti istituzioni e spazi non profit come: Fondazione Querini Stampalia e Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Museo Castelvecchio, Verona; Via Farini, Milano; Casa Testori, Novate Milanese (MI).Ha inoltre avuto mostre personali presso gallerie internazionali: Florence Lynch Gallery, New York, Galerie S65, Cologne, Arnaud Lefebvre, Paris, OTTO ZOO, Milano, Caterina Tognon, Venezia. Nel 2010 ha pubblicato Diari incrociati (edito da Corraini), un libro d’artista realizzato in forma di diario.
Matteo Nucci ha esordito nel 2009 con Sono comuni le cose degli amici (Ponte alle Grazie), che è entrato nella cinquina dei finalisti al Premio Strega 2010. Nel 2011 è uscito il romanzo-saggio Il toro non sbaglia mai (Ponte alle Grazie). Studioso del mondo antico, nel 2009 ha pubblicato per Einaudi un’edizione del Simposio di Platone. Nel 2013, sempre per Einaudi, ha dato alle stampe Le lacrime degli eroi. I suoi racconti sono apparsi sulle principali riviste letterarie come Il Caffè illustrato e Nuovi Argomenti. Pubblica regolarmente reportages e articoli di cultura e società su testate come Il Venerdì di Repubblica, La Repubblica e il Messaggero, oltre che per i siti di minima & moralia e Nuovi Argomenti.
Le quattro vetrine sono quelle dell’Hotel Locarno, in via della Penna a Roma, da sempre luogo di incontro culturale e oggi protagonista di questo progetto espositivo e letterario che si sviluppa in quattro episodi, con la consulenza curatoriale di Ilaria Gianni.
Dopo i dialoghi di Sebastiano Mauri ed Elena Stancanelli, Serena Vestrucci e Vincenzo Latronico, il racconto continua con questo nuovo episodio che Maria Morganti e Matteo Nucci dedicano a Roma, città simbolo della stratificazione e della memoria.
Il lavoro in cinque parti di Morganti è pensato per lo spazio particolare delle vetrine, intese come interno che si apre all’esterno, per vivere in rapporto con la città e il suo “concentrato di esperienza umana”.
Le opere ideate dall’artista nascono dalla stratificazione del colore - sovrapponendo il giallo, l’arancio e l’ocra della città – e sviluppano un dialogo tra la materia pittorica e quella del travertino e della pietra. I lavori prendono forma dalla sedimentazione quotidiana delle tracce e delle impronte lasciate dall’artista a partire dal processo creativo, da un gesto ripetuto, dichiarato, che si fa materia. Ogni parte è legata a un tema della storia di Roma: la narrazione storica, l’accumulo del tempo, la stratificazione archeologica, la memoria individuale e quella collettiva.
Da questa stessa storia, filtrata attraverso un’esperienza personale, nasce il racconto I diari di via dell’Oca e via della Penna, il testo inedito di Matteo Nucci: una profonda e intima riflessione sull’essenza della città, scoperta e vissuta da un unico sguardo in diverse fasi esistenziali. Il testo sarà presentato in occasione dell’inaugurazione.
La lettura delle installazioni site-specific affidata alle parole di alcuni tra gli esponenti più interessanti del panorama letterario italiano odierno, da l’avvio non
solo a un confronto reale tra voci del contemporaneo, ma anche a un racconto intrecciato tra parole e immagini. Nel prossimo episodio del ciclo O.Z. si confronteranno T-yong Chung e Francesco Pacifico.
Maria Morganti si è diplomata all’Accademia di Brera di Milano e ha conseguito il Master of Arts alla New York University. Ha esposto il suo lavoro in mostre personali presso importanti istituzioni e spazi non profit come: Fondazione Querini Stampalia e Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Museo Castelvecchio, Verona; Via Farini, Milano; Casa Testori, Novate Milanese (MI).Ha inoltre avuto mostre personali presso gallerie internazionali: Florence Lynch Gallery, New York, Galerie S65, Cologne, Arnaud Lefebvre, Paris, OTTO ZOO, Milano, Caterina Tognon, Venezia. Nel 2010 ha pubblicato Diari incrociati (edito da Corraini), un libro d’artista realizzato in forma di diario.
Matteo Nucci ha esordito nel 2009 con Sono comuni le cose degli amici (Ponte alle Grazie), che è entrato nella cinquina dei finalisti al Premio Strega 2010. Nel 2011 è uscito il romanzo-saggio Il toro non sbaglia mai (Ponte alle Grazie). Studioso del mondo antico, nel 2009 ha pubblicato per Einaudi un’edizione del Simposio di Platone. Nel 2013, sempre per Einaudi, ha dato alle stampe Le lacrime degli eroi. I suoi racconti sono apparsi sulle principali riviste letterarie come Il Caffè illustrato e Nuovi Argomenti. Pubblica regolarmente reportages e articoli di cultura e società su testate come Il Venerdì di Repubblica, La Repubblica e il Messaggero, oltre che per i siti di minima & moralia e Nuovi Argomenti.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family