Mosaici Romani

Mosaico policromo con nave e faro, Mosaici romani, Ostia
Dal 27 Ottobre 2012 al 13 Gennaio 2013
Roma
Luogo: Spazio Polivalente EX [DE] PO’
Indirizzo: corso Duca di Genova 22, Ostia
Enti promotori:
- Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale - Musei Capitolini
- Assessorato alle Attività Produttive
- al Lavoro e al Litorale
- Exp’Ostia
Telefono per informazioni: 0552399570
E-Mail info: info@galleria360.it
Sito ufficiale: http://http://www.galleria360.it/Eventi%20in%20programma.html
Nel nuovo spazio espositivo “EXP’Ostia” si presenta una selezionata scelta di mosaici di età romana, recentemente restaurati, appartenenti alla ricca collezione della Sovraintendenza di Roma Capitale. I mosaici esposti evidenziano le diverse tipologie e le tecniche applicate per la realizzazione di elementi destinati alla decorazione sia di pavimenti che di pareti. Le opere, provenienti da edifici pubblici, edifici privati e ambienti funerari, mostrano schemi decorativi figurati e geometrici e sono realizzati con tessere di marmo bianche e nere o colorate e tessere di vetro e pasta vitrea. Gli esemplari esposti coprono un ampio arco di tempo che va dall’epoca repubblicana sino alla tarda età imperiale testimoniando la evoluzione tecnica delle botteghe artigiane e la eterogeneità dei committenti.
Ritenuti oggi tra i più importanti esempi di mosaici pavimentali e parietali i reperti, di grande pregio e valore, trovano una location ideale nella nuova sede espositiva di Ostia. Grazie al sito archeologico che rende famosa questa area, riconosciuto dalla comunità scientifica, quello con più mosaici rinvenuti e conservati in loco, l’ iniziativa vuole raccontare l’antica tecnica del mosaico per dare uno strumento di lettura e di informazione a coloro che visiteranno il sito di Ostia Antica.
L’esposizione, articolata su quasi trenta mosaici, intende presentare al grande pubblico le diverse tipologie e le tecniche delle pavimentazioni musive e delle decorazioni parietali: tessellati a stuoia, scutulata, pavimenti a tessere bianche e nere con decorazioni geometriche o figurate, pavimenti a tessere policrome ugualmente con motivi geometrici o figurati, mosaici a grandi tessere, lastre lavorate con la tecnica dell’opus sectile; emblemata, ovvero quella particolare tecnica che impiegando tessere di marmo e di vetro minutissime, allettate su un supporto fittile o marmoreo, riproduceva quadri a soggetto figurato da inserire al centro di più ampie pavimentazioni. Numerosissimi sono poi sia gli schemi che i motivi decorativi: motivi geometrici modulari che trovano confronti con schemi attestati in tutto il mondo romano; motivi figurati che ripropongono decorazioni vegetali, raffigurazioni mitologiche, scene reali ed elementi legati al simbolismo.
Tutta questa varietà si colloca lungo tutto l’arco di vita della città antica, dall’epoca repubblicana, fino alla tarda età imperiale, epoca alla quale può essere attribuita la produzione dei mosaici a grandi tessere o un grande tappeto musivo con scene di caccia, ovviamente non tralasciando i secoli centrali dell’Impero, periodo al quale può essere attribuita la maggior parte della documentazione.
Ritenuti oggi tra i più importanti esempi di mosaici pavimentali e parietali i reperti, di grande pregio e valore, trovano una location ideale nella nuova sede espositiva di Ostia. Grazie al sito archeologico che rende famosa questa area, riconosciuto dalla comunità scientifica, quello con più mosaici rinvenuti e conservati in loco, l’ iniziativa vuole raccontare l’antica tecnica del mosaico per dare uno strumento di lettura e di informazione a coloro che visiteranno il sito di Ostia Antica.
L’esposizione, articolata su quasi trenta mosaici, intende presentare al grande pubblico le diverse tipologie e le tecniche delle pavimentazioni musive e delle decorazioni parietali: tessellati a stuoia, scutulata, pavimenti a tessere bianche e nere con decorazioni geometriche o figurate, pavimenti a tessere policrome ugualmente con motivi geometrici o figurati, mosaici a grandi tessere, lastre lavorate con la tecnica dell’opus sectile; emblemata, ovvero quella particolare tecnica che impiegando tessere di marmo e di vetro minutissime, allettate su un supporto fittile o marmoreo, riproduceva quadri a soggetto figurato da inserire al centro di più ampie pavimentazioni. Numerosissimi sono poi sia gli schemi che i motivi decorativi: motivi geometrici modulari che trovano confronti con schemi attestati in tutto il mondo romano; motivi figurati che ripropongono decorazioni vegetali, raffigurazioni mitologiche, scene reali ed elementi legati al simbolismo.
Tutta questa varietà si colloca lungo tutto l’arco di vita della città antica, dall’epoca repubblicana, fino alla tarda età imperiale, epoca alla quale può essere attribuita la produzione dei mosaici a grandi tessere o un grande tappeto musivo con scene di caccia, ovviamente non tralasciando i secoli centrali dell’Impero, periodo al quale può essere attribuita la maggior parte della documentazione.
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