Mostri. Creature fantastiche della paura e del mito
Dal 20 Dicembre 2013 al 01 Giugno 2014
Roma
Luogo: Museo Nazionale Romano - Palazzo Massimo alle Terme
Indirizzo: l.go di Villa Peretti 1
Orari: 9-19.45
Curatori: Rita Paris, Elisabetta Setari
Enti promotori:
- Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma
- Electa
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 6.50
Telefono per informazioni: +39 06 3996770
E-Mail info: ssba-rm@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://archeoroma.beniculturali.it/
Con “Mostri. Creature fantastiche della paura e del mito”, torna una grande mostra al Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo, dopo il percorso di rinnovamento degli allestimenti delle collezioni permanenti perseguito negli ultimi anni. L’esposizione, attraverso più di cento reperti archeologici, indaga i miti della tradizione classica che hanno influenzato l’arte moderna e contemporanea, e il cinema in particolar modo.
In continuità con l’evento del 2011, intitolato “Usciamo a riveder le stelle”, sul tema della scultura ideale raffigurante gli dei e gli eroi, quest’anno si approfondisce l’aspetto complementare: per ogni eroe c’è sempre un mostro da affrontare, simbolo dei lati oscuri dell’animo umano. L’allestimento si ispira a un labirinto, la forma più antica del viaggio iniziatico che ogni eroe deve affrontare per accedere a una consapevolezza superiore.
Straordinari prestiti dai musei di tutto il mondo - Atene, Berlino, Basilea, Vienna, Los Angeles e New York - cui si aggiungono i prestigiosi reperti giunti da numerose collezioni di archeologia di musei italiani, consentono di restituire un ampio panorama dell’iconografia delle creature fantastiche presenti nelle culture antiche. Grifi, Chimere, Gorgoni, Centauri, Sirene, Satiri, Arpie, Sfinge, Minotauro, Tritone, Pegaso, Scilla e l’Idra di Lerna sono rappresentati su oggetti di tipologie diverse: sculture, terrecotte architettoniche, vasellame, armi, affreschi e mosaici di diversi ambiti culturali e cronologici, dall’Oriente alla Grecia al mondo etrusco, italico e romano.
L’esposizione, promossa dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma in collaborazione con Electa, è curata da Rita Paris, direttore del Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo, ed Elisabetta Setari.
I mostri degli antichi racconti, al pari degli dèi, costituiscono da sempre un termine di confronto per gli esseri umani, lungo un percorso che ha permesso all’uomo di costruire la propria identità.
Da questa riflessione prende spunto la mostra, che affronta per aree tematiche l’iconografia di ciascun tipo di creatura fantastica e ne illustra l’evoluzione nel corso del tempo.
A riprova dell’inesauribile fonte d’ispirazione rappresentata nel tempo da queste creature, insieme ai reperti archeologici sono esposte tre tele: di Alberto Savinio Creta, dalla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, il cui soggetto è un minotauro con testa di giraffa; lo splendido olio Medusa, di anonimo fiammingo della prima metà del XVII secolo proveniente dalla Galleria degli Uffizi, un tempo attribuito a Leonardo da Vinci, e, dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna, la tela del Cavalier d’Arpino Perseo libera Andromeda, con una pregiata rappresentazione di Pegaso.
Il cinema, forma artistica che più di tutte subisce il fascino delle paure legate alla dimensione del quotidiano e incarnate dalle figure mostruose, presterà alla mostra due testimonial d’eccezione: Scott Ross, pioniere degli effetti speciali a Hollywood, e Shane Mahan, specialista della creazione di mostri meccatronici sul grande schermo.
Venerdì 20 dicembre incontreranno gli studenti dell’Istituto per la cinematografia e la TV “Roberto Rossellini”, e sabato 21 alle ore 11.00 terranno una conferenza presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.
In occasione dell’inaugurazione, la facciata di Palazzo Massimo su Piazza dei Cinquecento si vestirà di effetti speciali con le animazioni laser realizzate da Hyperreality, mettendo in scena il confronto tra i Mostri e gli Eroi. Gli esseri primordiali metteranno in crisi la fiducia dell’uomo nel predominio naturale della razionalità, mentre ombre e luci tenderanno a integrarsi, alludendo alla complessità dell’animo umano e all’intelligenza creativa come risorsa.
Le animazioni mitologiche saranno proiettate anche nel cortile interno del Museo per tutta la durata della mostra, per stimolare la riflessione sul significato antropologico degli antichi reperti.
Alla mostra si accompagna il catalogo edito da Electa. Come un dizionario riccamente illustrato, repertorio ragionato in cui ciascun mostro è spiegato a partire dalle fonti letterarie e attraverso le sue principali immagini, il volume approfondisce il significato della persistenza di queste figure mitologiche nella cultura moderna e contemporanea.
I saggi affrontano le iconografie cariche di una forte valenza simbolica, e raccontano la fortuna che arrise a queste creature fantastiche.
In continuità con l’evento del 2011, intitolato “Usciamo a riveder le stelle”, sul tema della scultura ideale raffigurante gli dei e gli eroi, quest’anno si approfondisce l’aspetto complementare: per ogni eroe c’è sempre un mostro da affrontare, simbolo dei lati oscuri dell’animo umano. L’allestimento si ispira a un labirinto, la forma più antica del viaggio iniziatico che ogni eroe deve affrontare per accedere a una consapevolezza superiore.
Straordinari prestiti dai musei di tutto il mondo - Atene, Berlino, Basilea, Vienna, Los Angeles e New York - cui si aggiungono i prestigiosi reperti giunti da numerose collezioni di archeologia di musei italiani, consentono di restituire un ampio panorama dell’iconografia delle creature fantastiche presenti nelle culture antiche. Grifi, Chimere, Gorgoni, Centauri, Sirene, Satiri, Arpie, Sfinge, Minotauro, Tritone, Pegaso, Scilla e l’Idra di Lerna sono rappresentati su oggetti di tipologie diverse: sculture, terrecotte architettoniche, vasellame, armi, affreschi e mosaici di diversi ambiti culturali e cronologici, dall’Oriente alla Grecia al mondo etrusco, italico e romano.
L’esposizione, promossa dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma in collaborazione con Electa, è curata da Rita Paris, direttore del Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo, ed Elisabetta Setari.
I mostri degli antichi racconti, al pari degli dèi, costituiscono da sempre un termine di confronto per gli esseri umani, lungo un percorso che ha permesso all’uomo di costruire la propria identità.
Da questa riflessione prende spunto la mostra, che affronta per aree tematiche l’iconografia di ciascun tipo di creatura fantastica e ne illustra l’evoluzione nel corso del tempo.
A riprova dell’inesauribile fonte d’ispirazione rappresentata nel tempo da queste creature, insieme ai reperti archeologici sono esposte tre tele: di Alberto Savinio Creta, dalla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, il cui soggetto è un minotauro con testa di giraffa; lo splendido olio Medusa, di anonimo fiammingo della prima metà del XVII secolo proveniente dalla Galleria degli Uffizi, un tempo attribuito a Leonardo da Vinci, e, dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna, la tela del Cavalier d’Arpino Perseo libera Andromeda, con una pregiata rappresentazione di Pegaso.
Il cinema, forma artistica che più di tutte subisce il fascino delle paure legate alla dimensione del quotidiano e incarnate dalle figure mostruose, presterà alla mostra due testimonial d’eccezione: Scott Ross, pioniere degli effetti speciali a Hollywood, e Shane Mahan, specialista della creazione di mostri meccatronici sul grande schermo.
Venerdì 20 dicembre incontreranno gli studenti dell’Istituto per la cinematografia e la TV “Roberto Rossellini”, e sabato 21 alle ore 11.00 terranno una conferenza presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.
In occasione dell’inaugurazione, la facciata di Palazzo Massimo su Piazza dei Cinquecento si vestirà di effetti speciali con le animazioni laser realizzate da Hyperreality, mettendo in scena il confronto tra i Mostri e gli Eroi. Gli esseri primordiali metteranno in crisi la fiducia dell’uomo nel predominio naturale della razionalità, mentre ombre e luci tenderanno a integrarsi, alludendo alla complessità dell’animo umano e all’intelligenza creativa come risorsa.
Le animazioni mitologiche saranno proiettate anche nel cortile interno del Museo per tutta la durata della mostra, per stimolare la riflessione sul significato antropologico degli antichi reperti.
Alla mostra si accompagna il catalogo edito da Electa. Come un dizionario riccamente illustrato, repertorio ragionato in cui ciascun mostro è spiegato a partire dalle fonti letterarie e attraverso le sue principali immagini, il volume approfondisce il significato della persistenza di queste figure mitologiche nella cultura moderna e contemporanea.
I saggi affrontano le iconografie cariche di una forte valenza simbolica, e raccontano la fortuna che arrise a queste creature fantastiche.
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