Patrizia Dottori. Lapides

Patrizia Dottori. Lapides, Acta International, Roma
Dal 2 April 2014 al 7 May 2014
Roma
Luogo: Acta International
Indirizzo: via Panisperna 83
Orari: martedì - sabato 16-19.30
Curatori: Francesca Pietracci
Telefono per informazioni: +39 06 4742005
E-Mail info: info@actainternational.it
Sito ufficiale: http://www.actainternational.it
Dal 2 aprile al 7 maggio 2014, Acta International presenta la mostra Lapides di Patrizia Dottori, attraverso una selezione di 10 opere fotografiche.
Lapides è un progetto itinerante iniziato nel 2011 per il quale Patrizia Dottori ha ricevuto prestigiosi premi quali il Premio Donna del Marmo di Verona (2013) e il posizionamento come finalista al concorso Lo Sguardo di Giulia di Milano (2013) e al Prix de la Photographie de Paris (PX3), nella categoria Fine art/abstract (2011).
La mostra si sposterà poi a CarraraMarmotec 2014, dentro e Fuori Fiera, dal 21 al 24 maggio 2014.
Lapides è un lavoro fotografico dedicato alla condizione femminile e alla discriminazione di genere.
L’artista lo ha realizzato all’interno della cava di granito Luz de Compostella (Spagna), assumendo come simbolo della donna un vestito rosa shocking. L’assenza del corpo denuncia un diritto negato, quello della libertà di essere, sia dal punto di vista mentale che comportamentale ed estetico.
La pietra rappresenta invece un duplice elemento: quello della natura ctonia, della madreterra, e quello della brutalità delle lapidazioni.
Le opere raccontano un mondo nel quale l’essere umano è ormai assente. Tuttavia i pensieri e le azioni di donne e di uomini sono evocati da un’atmosfera algida, da un’inquietante bellezza apparente, da una veste e da una natura entrambe violate.
Ma la donna e la pietra stanno mettendo in atto un sodalizio, come infatti sostiene l’artista stessa:
“Lapis, lapidis. Pietra, terra, natura, donna. Bellezza ed energia suggeriscono la strenua resistenza contro chi tenta di sopprimere il pensiero. Le pietre, scagliate per paura della bellezza, sono le stesse che trasmettono la forza di lottare. Le pietre brillano, i fantasmi volano, la luce e l’anima vivono di libertà.” (P.D.)
Lapides è legato a tre progetti di Patrizia Dottori più ampi: il primo di diffusione dell’idea, attraverso la stampa su granito delle immagini consegnate alle istituzioni (4ER-ForEveRose); il secondo di comunicazione collegato al Blog www.camminaconme.com (Menzione speciale all’Ipa Awards di Los Angeles, e finalista al Prix de la Photographie de Paris nella categoria Advertising/self promotion) e alle performance; il terzo di consapevolezza con l’inserimento nel progetto “Madre e Terra” che coniuga la donna-Madre alla terra-habitat, come momento di riflessione su una direzione etica globale.
Patrizia Dottori lavora a Roma e a Buenos Aires. Ha realizzato mostre e progetti in diverse città italiane, a Budapest, New York, Havana, Teheran, Barcellona, Istanbul e Buenos Aires. Ha ricevuto numerosi premi e menzioni speciali a Parigi, Los Angeles, New York e Londra. Ha inoltre partecipato come consulente artistico alla 1a biennale internazionale STONE PROJECT, Villa Viçosa (Lisbona).
Lapides è un progetto itinerante iniziato nel 2011 per il quale Patrizia Dottori ha ricevuto prestigiosi premi quali il Premio Donna del Marmo di Verona (2013) e il posizionamento come finalista al concorso Lo Sguardo di Giulia di Milano (2013) e al Prix de la Photographie de Paris (PX3), nella categoria Fine art/abstract (2011).
La mostra si sposterà poi a CarraraMarmotec 2014, dentro e Fuori Fiera, dal 21 al 24 maggio 2014.
Lapides è un lavoro fotografico dedicato alla condizione femminile e alla discriminazione di genere.
L’artista lo ha realizzato all’interno della cava di granito Luz de Compostella (Spagna), assumendo come simbolo della donna un vestito rosa shocking. L’assenza del corpo denuncia un diritto negato, quello della libertà di essere, sia dal punto di vista mentale che comportamentale ed estetico.
La pietra rappresenta invece un duplice elemento: quello della natura ctonia, della madreterra, e quello della brutalità delle lapidazioni.
Le opere raccontano un mondo nel quale l’essere umano è ormai assente. Tuttavia i pensieri e le azioni di donne e di uomini sono evocati da un’atmosfera algida, da un’inquietante bellezza apparente, da una veste e da una natura entrambe violate.
Ma la donna e la pietra stanno mettendo in atto un sodalizio, come infatti sostiene l’artista stessa:
“Lapis, lapidis. Pietra, terra, natura, donna. Bellezza ed energia suggeriscono la strenua resistenza contro chi tenta di sopprimere il pensiero. Le pietre, scagliate per paura della bellezza, sono le stesse che trasmettono la forza di lottare. Le pietre brillano, i fantasmi volano, la luce e l’anima vivono di libertà.” (P.D.)
Lapides è legato a tre progetti di Patrizia Dottori più ampi: il primo di diffusione dell’idea, attraverso la stampa su granito delle immagini consegnate alle istituzioni (4ER-ForEveRose); il secondo di comunicazione collegato al Blog www.camminaconme.com (Menzione speciale all’Ipa Awards di Los Angeles, e finalista al Prix de la Photographie de Paris nella categoria Advertising/self promotion) e alle performance; il terzo di consapevolezza con l’inserimento nel progetto “Madre e Terra” che coniuga la donna-Madre alla terra-habitat, come momento di riflessione su una direzione etica globale.
Patrizia Dottori lavora a Roma e a Buenos Aires. Ha realizzato mostre e progetti in diverse città italiane, a Budapest, New York, Havana, Teheran, Barcellona, Istanbul e Buenos Aires. Ha ricevuto numerosi premi e menzioni speciali a Parigi, Los Angeles, New York e Londra. Ha inoltre partecipato come consulente artistico alla 1a biennale internazionale STONE PROJECT, Villa Viçosa (Lisbona).
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